Ho letto questo pensiero da qualche parte, ma non ricordo più dove. Sperando di non essere picchiato dall’autore (non voglio attribuirmene il merito), mi piacerebbe condividerlo con voi. Direi che è nello stile Feynman… e potrebbe avere applicazioni nel campo della Scienza in generale e -perché no?- anche nella descrizione di singoli oggetti celesti: ogni cosa è composta da qualcosa di più piccolo e ancora non conosciamo -forse- il caffè, ciò che riempie davvero tutto il vasetto.
Una stella appena nata è circondata da materiale “segnato” dai suoi momenti iniziali. In esso, però, manca qualcosa e ciò fa intuire una vita precedente violenta e del tutto inaspettata.