Categorie: Corpi minori Sistemi extrasolari Sistemi multipli
Tags: disco cometario esopianeti Fomalhaut
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:10
A ognuno le sue comete *
Dista solo 25 anni luce da noi… una vicina di casa. Eppure non passa giorno che non ci regali qualche sorpresa. Sto parlando di Fomalhaut, una stella di massa pari a circa due volte quella del Sole. Non è molto che è le è stato scoperto un anello cometario e forse anche un pianeta che ne sembra essere una specie di guardiano. Nel frattempo, però la stella si è anche dimostrata un sistema triplo e non solo…
Fomalhaut A ha due compagne più piccole, ma non ama troppo la promiscuità e le tiene a una distanza veramente eccezionale. La componente B (circa ¾ di massa solare) la guarda da circa 57 000 unità astronomiche, quasi un anno luce. Distanza enorme, ma addirittura ridicola per la più piccola componente C, una nana rossa che non arriva a due decimi di massa solare e che segue la sorella maggiore a ben 158 000 unità astronomiche, ben 2.5 anni luce.
Il legame che tiene al guinzaglio questa Rosetta è molto labile (se pensiamo che tra Sole e Alpha Centauri ci sono solo 4.5 anni luce…) e chissà se durerà a lungo. Il trio sembra essere nato da non molto: solo 450 milioni di anni fa. Chissà se qualche intruso strapperà la piccola C alla sorella maggiore?
Intanto, iniziamo con lo spiegare come si fa a dire che formano un sistema triplo. Non certo vedendo le stelle girare attorno al comune baricentro, dato che i periodi sono lunghissimi. Si è riusciti a capire che si muovono insieme dalla misura del loro moto proprio che è praticamente lo stesso, come mostrato nella figura che segue.
Pensate che, data la piccola distanza del triangolo stellare da noi e la loro reciproca lontananza, C dista apparentemente da A ben 5.5 gradi nel cielo notturno!
Se il sistema è già particolarmente interessante, raggiungendo un record tra quelli conosciuti, non sono da meno le “decorazioni” che accompagnano sia A che C. Intorno alla più grande è stato individuato tempo fa un grande disco di detriti che assomiglia molto alla nostra fascia di Kuiper. In seguito gli ipotetici pianeti avevano sollevato dubbi e ne era stato ipotizzato solo uno (b), ma la sua conferma resta molto critica. Soprattutto data l’eccentricità della sua orbita, appena interna a quella dell’anello cometario. Ma tutto l’anello è decentrato rispetto alla stella A. Non è possibile che un disco proto planetario o cometario possa essere così spostato rispetto alla stella centrale. Ci voleva qualcosa che disturbasse l’intero sistema. Le stelle B e C possono farlo? Sappiamo ben poco delle loro orbite (impiegano milioni di anni a percorrerle), ma potrebbero essere proprio le due sorelline a creare problemi di simmetria alle comete di A.
Ci sarebbe già materiale sufficiente per fare di Fomalhaut uno dei sistemi multipli più interessanti tra quelli conosciuti. E anche da un punto di vista “turistico”. Eventuali pianeti abitati vicini alla stella A assisterebbero a uno show cometario frequente e grandioso: altro che la ISON! Tuttavia, ecco, da poco, arrivare una nuova sorpresa: anche la piccola Rosetta si tiene ben stretto un disco cometario!
Una nana rossa con un disco tutto suo? Non è facile fabbricarselo. Molto più semplice sarebbe una cattura avvenuta durante un passaggio ravvicinato alla compagna più grande. In tal modo si spiegherebbe anche la deformazione del disco di quest’ultima. E perché la B è invece completamente nuda? Insomma, grandi scoperte che spiegano qualcosa, ma che aprono interrogativi ben più grandi.
Bisognerà tenere Fomalhaut sotto attenta sorveglianza anche se i loro reciproci e lentissimi movimenti non giocano certo a favore della limitata vita umana.
10 commenti
Scusa Enzo per la domanda, a quale distanza limite potrebbe giungere un sistema doppio o triplo? Quando potrebbe finire il limite per un legame gravitazionale ? Ulteriore domanda assurda: siamo certi (immagino di sì ) che anche noi con Alpha Centauri, Proxima e dintorni non abbiamo alcun legame (forse 4,5 anni-luce sono troppi veramente?)? Mi vergogno un po' per certe assurdità che dico, mah...
caro Mario,
domanda più che legittima. Ma di non facile risposta.Molti dipende dalla massa della primaria e dalle perturbazioni che la secondaria può subire. Teoricamente non c'è limite. Più sei lontano, però, più la velocità orbitale è piccola e quindi basta poco per darle una spintarella e sbatterla via. Poi, le stelle devono essere nate assieme, se no la velocità relativa non permette la cattura. Questo è il caso di Alpha Centauri... Ogni caso ha una sua storia... Comunque, 2.5 anni luce sono già molti!
Sistema molto interessante... Non mi ricordo: l'associazione di Castore, di cui fa parte il sistema di Fomalhaut, può essere considerato un'ammasso aperto?
Ah, Enzo: "Il nostro Kuiper Belt si colloca, invece, tra 30 e 50 anni luce dal Sole."? Mi sa che sono AU....
ops... grazie e corretto!
dimenticavo... per adesso viene considerato "gruppo" di stelle di simile moto proprio e di possibile simile età...
molto interessante....soffermandoci sulla stella primaria: se si è incerti della presenza o meno di un pianeta,( magari sono di più) come hanno fatto ad individuare la fascia cometaria,che è composta da corpi minori? è come se ossevatori lontani guardando il nostro sole,riescono a vedere la nube di oort,ma non riescono a vedere giove....com'è possibile?
caro davide,
nessuno pretende di vedere i singoli corpi cometari, come invece bisogna fare per i pianeti. La fascia è una specie di disco che riflette la luce incidente come se fosse una struttura continua. Pensa agli anelli di Saturno: li vedi al telescopio, mentre non vedi i satelliti che ci sono ai loro bordi. Ma questi ultimi sono nettamente più grandi dei singoli blocchi di ghiaccio che formano gli anelli. La luce rimbalza tra pezzo e pezzo e si comporta come un'unica superficie estesa.
Ciao Enzo, è proprio vero, la vita umana è troppo breve per scoprire tutte le meraviglie dell’Universo…
Giorgia
Desideravo chiederti: ma basta lo stesso moto proprio per essere certi di avere a che fare con un sistema di stelle fisicamente legato anziché una semplice visione prospettica o necessitiamo di ulteriori dati?
Grazie
No, Concetto... hai ragione. Anche le stelle di un ammasso aperto si muoverebbero di conserva. Tuttavia, data l'estrema vicinanza e la perfetta uguaglianza del moto proprio, i conti suggeriscono un legame gravitazionale. Purtroppo, i periodi sono dell'ordine dei milioni d'anni e vederne una ruotare intorno all'altra necessita di tanto, tanto tempo... Comunque, il calcolo delle velocità relative (moto proprio più velocità radiale) esclude un combinazione prospettica. E' proprio uguale la velocità nelle tre dimensioni.