Questo articolo vuole fare il punto su un concetto che forse non è mai stato sottolineato a sufficienza. Un commento di Davide e una news abbastanza recente mi hanno spinto a fare una precisazione molto generale e un discorso molto più ampio e di carattere astro-etico-sociale
Alla fine della descrizione della MQ sapremo abbastanza bene i nomi e i cognomi delle particelle che infestavano i primi istanti dell’Universo e avremo un’idea di come si siano trasformate in quelle ben più tangibili nella nostra vita quotidiana (protoni e neutroni, in particolare). Tuttavia, sarebbe bello riuscire a descrivere (notate che userò sempre ben poco il verbo “capire”), in modo quantitativo, il passaggio da una forma di materia a un’altra, in funzione di grandezze ben conosciute, come, ad esempio, la pressione (o densità) e la temperatura. I supercomputer ci stanno dando una mano forse decisiva.
Ci siamo costruiti un sistema di riferimento semplice e utilissimo. Vedremo subito come utilizzarlo. Prima inseriremo nuove stazioni un po’ dappertutto e, chiamandole con le loro coordinate, sapremo trovarle immediatamente. Poi inizieremo a costruire monorotaie sempre più complicate. La matematica diventerà l’unico linguaggio in grado di aiutarci nella loro “sistemazione” nella rete ferroviaria, ossia nel piano del foglio.
Eccezionale osservazione eseguita nell’Universo primitivo, quando le galassie stavano formandosi, illuminando la densa nebbia della fase oscura. Diciamo grazie a Hubble, a Spitzer, a Subaru e soprattutto ad ALMA.
Questo articolo è, in realtà, un piccolo libro o manuale che dir si voglia. Cerca di sintetizzare l’algebra che può essere più utile per affrontare i problemi dell’analisi matematica, ossia studio di funzioni, limiti e derivate. Probabilmente ho dimenticato qualcosa. Tocca a voi farmelo presente e incitarmi a spiegare meglio certe parti. E’ difficile distinguere ciò che è ovvio per tutti da quello che, invece, non lo è. Non pretendete, però, che descriva tutta l’algebra. Ci vorrebbe davvero un libro… non esageriamo!
Sembra che si sia risolto il problema della mia connessione al sito. Cambiato luogo e cambiata linea tutto funziona perfettamente. La conclusione sembra unica: a casa mia ho una linea più scadente e il sito,per le sue caratteristiche,ne risente più della maggior parte degli altri. Vedrò dì telefonare alla telecom, ma temo che la linea […]
L’Italia è ricchissima di beni artistici e di siti archeologici, lasciati in balia dell’inclemenza del tempo e dell’uomo. Pompei si sta sgretolando, ma i soldi prendono altre strade. Fortunatamente, l’Universo è altrettanto ricco di reperti archeologici che non temono i disastri umani e che si sono perfettamente conservati. L’unica difficoltà è la loro rarità e la difficoltà di scoprirli. Occorrono occhi veramente ben allenati!
E’ stata scoperta la lente gravitazionale più distante (ossia, più lontana nel tempo). Essa mostra un bellissimo anello di Einstein, indicando un allineamento praticamente perfetto con qualcosa di ancora più lontano. Una bella fortuna. Ma, forse, non c’entra solo la fortuna.
cari amici, volete osservare il cielo notturno e scegliere l'oggetto celeste da guardare? Non avete soldi a disposizione o magari non sapete assolutamente che telescopio comprare? Non siete sicuri che ciò che avete comprato sia proprio il meglio per gli oggetti celesti che volete osservare? Oculari, lenti, sigle, montature, motori per inseguire i pianeti e […]
Marte è tornato a far parlare di sé. Tuttavia, qualche cosa sembrerebbe cambiare. Forse, una piccola guerra che si sta svolgendo tra gli alti papaveri delle Istituzioni scientifiche più prestigiose e potenti. Forse, dico forse, la Scienza vuole uscire nuovamente allo scoperto.
cari amici, la cometa ISON continua a essere molto luminosa (adesso è di circa 4 mag). Sono ormai 4 giorni che ha dato il colpo di coda. Purtroppo, adesso, tutto diventa più difficile dato che si avvicina al Sole e le osservazioni diventano molto critiche e le stime di luminosità altrettanto... Ci sarà di aiuto […]
Mentre andiamo avanti con la matematica e con i concetti un po’ astrusi di zero e infinito, vorrei tenervi “svegli” e proporvi qualche piccolo gioco di prestigio. Il primo si riferisce a una delle somme più facili che esistano, uno più uno, il cui risultato è probabilmente conosciuto anche dai bambini dell’asilo. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Ah… questa matematica, ci riesce a sorprendere sempre!
Probabilmente è meglio così, ricordando i versi del grande poeta Fabrizio De Andrè. In fondo il “letame” è proprio ciò che fa nascere la vita. I diamanti porterebbero solo nuovi problemi in un mondo che fa della ricchezza l’unico suo scopo e che non ci pensa un attimo a distruggere il prossimo pur di accumularne un granello in più, anche se del tutto inutile.
Dopo esserci lanciati nelle strane piroette compiute da zero e infinito nel cercare di eseguire, tra di loro, le operazioni aritmetiche di base ed esserci accorti che non sempre tutto risulta banale e scontato (anzi…), facciamo un grande passo indietro. Abbiamo imparato a conoscere questi due concetti e/o punti e/o numeri così particolari. Ora possiamo cominciare proprio dall’inizio. Per far ciò costruiamo una rete ferroviaria di riferimento. E ci vorrà molto prima di lasciarla… I primi articoli di questo tipo saranno fin troppo banali per chi ha studiato analisi matematica. Vi prego di avere pazienza… e poi c’è sempre qualcosa da imparare, quando si parla di geometria e di matematica.
Stiamo vivendo un momento in cui le notizie “ufficiali” sul riscaldamento globale stanno addirittura diventando ridicole, dato che l’indubbio stop degli ultimi 17 anni continua a essere nascosto sotto il letto come la polvere (tanto la “gente” vede e sente solo la TV…). Tutto ciò nonostante vi siano ormai dati inconfutabili che sono stati accettati dagli stessi membri dell’IPCC, che poi, però, li hanno immediatamente smentiti nella versione data ai media (mi ricorda qualcosa di puramente italiano…). Varrebbe la pena raccontare ciò che è successo negli ultimi mesi e a cui nessuno, ovviamente, ha mai accennato pubblicamente. Tuttavia, rimaniamo nella Scienza e dimostriamo come si sia ancora veramente all’ABC della conoscenza del nostro clima.
Incrociamo le dita. La ISON ha dato segni di un risveglio improvviso. Speriamo solo che non sia l'inizio della ... fine.