04/01/14

Non tutte le nuvole fanno sbocciare i fiori *

Un esopianeta, GJ 1214b, potrebbe essere coperto da uno strato nuvoloso. Beh… sì, è una notizia interessante, ma dice ben poco su cosa vi è sotto e non implica per niente che vi debba essere un mondo solido e abitabile.

GJ1214b è classificato come una super-Terra, dato che la sua massa è intermedia tra quella del nostro pianeta e quella di Nettuno. Le ultime statistiche basate sulle sempre più numerose scoperte di pianeti extra solari sembrano dimostrare che questo tipo di pianeti siano quelli più comuni nella Via Lattea. Purtroppo, il nostro Sistema Solare non ne contiene per cui la vera natura di questi oggetti “né carne né pesce” (ossia né terrestri né gassosi) è del tutto sconosciuta. In altre parole, sono grandi Terre o piccoli Nettuno? La differenza, come potete facilmente intuire, potrebbe essere anche molto significativa per quanto riguarda la possibilità di vita biologica, ma resta soprattutto un problema di origine ed evoluzione planetaria.

Gli studi eseguiti finora su GJ 1214b avevano lasciato aperte due possibilità che davano ben poco aiuto a una soluzione: o ciò che si vedeva era l’atmosfera esterna probabilmente costituita da vapor d’acqua o di qualche altra molecola pesante o era una coltre nuvolosa molto spessa che nascondeva la vista di ciò che stava sotto (sia da un punto di vista atmosferico che superficiale). Qualcosa di simile a Nettuno o a Venere. Cosa che, in fondo, era già chiaro dalle dimensioni.

La recente scoperta sembra propendere per la seconda ipotesi. Resta, comunque, il fatto che non si ha ancora nessuna idea di cosa si trovi sotto le nuvole.

Hubble ha svolto un lavoro veramente straordinario e al limite delle sue possibilità (in questo campo di ricerca). Su un periodo di 11 mesi ha effettuato 96 ore di osservazione, svolgendo uno dei programmi più lunghi dedicati a un solo pianeta. Un vero e proprio esame per capire cosa potrebbe fare su altri oggetti più interessanti. L’esame non è quindi stato diretto su una possibile  superterra abitabile, ma su un a superterra facilmente osservabile

Il pianeta si trova a circa 40 anni luce da noi e rivolve attorno a una nana rossa. La scarsa luminosità della stella ha quindi permesso misure particolarmente precise, malgrado il pianeta le sia veramente attaccato. Ani, la sua estrema vicinanza ha permesso di seguire un gran numero di transiti. La distanza media è di soli  due milioni di chilometri e il periodo di rivoluzione è di poco superiore al giorno e mezzo.

La temperatura d’equilibrio (relativa all’ipotesi di un corpo nero, sicuramente non realistica per un pianeta) si aggira intorno a un valore compreso tra 120 e 280 °C. Diciamo qualcosa di più su questo valore. Sulla Terra la temperatura d’equilibrio sarebbe di -19°C, ma l’effetto serra riesce a farlo salire di molto. La relazione tra i due tipi di temperatura è quindi molto aleatoria e dipende dalla capacità riflettente dell’atmosfera e da molti altri parametri. Sicuramente, però, l’ambiente è piuttosto “bollente”.

Ben poco si può sapere sulla pressione superficiale che potrebbe anche far pensare a un possibile pianeta “acquoso”, in cui la superficie sia un immenso oceano liquido, anche se ad alta temperatura. In qualche modo un modello preliminare molto simile a un gigantesco satellite “caldo” di Giove. Immaginate un Europa coperta da una densa atmosfera, in cui il ghiaccio superficiale e l’oceano sotterraneo formino un unica immensa distesa di acqua.

Cos’ha fatto Hubble? Ha osservato attentamente i ripetuti transiti del pianeta davanti alla stella studiandone lo spettro nel vicino infrarosso.  La conclusione è che ciò che si sta vedendo è la sommità di una coltre nuvolosa che preclude qualsiasi analisi dell’atmosfera sottostante. Un risultato importante, sicuramente, ma che blocca qualsiasi ulteriore scoperta. In altre parole, nessun passo verso strani mondi abitabili, anzi… E, poi, a quella vicinanza dalla stella… mamma mia!

L’importanza delle osservazioni è puramente didattica, ossia  si è riusciti a capire se esistono nuvole, attraverso osservazioni eseguibili da Hubble. Si spera adesso di utilizzare la stessa tecnica su esopianeti maggiormente indicativi per una possibile “abitabilità”. Oltretutto, non è stato possibile capire la composizione chimica delle nuvole. Un banco di prova, quindi, estremamente importante, ma non certo riconducibile a un corpo abitabile o alla scoperta di particolari condizioni adatte alla vita.

Boh… ogni tanto i media decidono spontaneamente di cosa valga la pena parlare… i loro esperti sanno sicuramente cosa è scientificamente valido… altro che gli studiosi perditempo…

transito esopianeta
Una visione artistica del transito di GJ 1214b davanti alla sua “Rosetta”, che non arriva nemmeno al 16% della massa solare e ha un diametro pari al 20% . Lunga vita (sicuramente) a lei e ai suoi pianeti! E complimenti a Hubble che sa fare anche quello per cui non è certo stato costruito.

4 commenti

  1. adriano

    Ho letto i vecchi articoli: complimenti erano veramente molto interessanti (anche il racconto di fantascienza).
    Una curiosità: nel caso della suddetta  nana bruna a che distanza sarebbe la fascia di abitabilità?
    Grazie per la disponibilità

  2. caro Adriano,
    grazie mille...
    così a occhio direi almeno 5 volte più distante, ma puoi guardare tu stesso nel diagramma di Fig. 1 di questo articolo: 
    http://www.infinitoteatrodelcosmo.it/2013/10/09/un-sole-tiepido-per-due-miliardi-di-anni-e-poi/

    s
    u questo sito si trova di tutto e di più... :mrgreen: (scherzo ovviamente...)

  3. ConcettoM

    Non mi è chiara cos'è la temperatura d'equilibrio!

    Stando a quanto ho capito dovrebbe essere la temperatura di un "corpo nero" delle dimensioni e massa del pianeta in esame a una data distanza dalla propria stella.

    Grazie 

  4. Sì, Concetto... è proprio quella. Ossia si considera il pianeta come se si comportasse da corpo nero

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