Perché le meteore lasciano una scia luminosa?
Una domanda forse non troppo banale. Spesso si fa confusione su ciò che capita a un oggetto che si muove velocemente nell’aria. Vi lascio rispondere e poi affronteremo meglio il processo fisico per applicarlo nientemeno che alle galassie. Divertitevi un po’ e… fatevi aiutare dalla figura che accompagna la domanda.
9 commenti
Che bello provo a rispondere...
Le meteore lasciano una scia luminosa perchè il contatto con l'atmosfera ne surriscalda la superficie e il materiale che le compone si infiamma a causa della frizione con l'aria. L'oggetto poi si sgretola e le parti più piccole che si staccano rimangono indietro rispetto al nucleo centrale della meteora, creando appunto la scia lumionosa, finchè questo non si "scioglie" completamente...
Beh, oltre a quanto esposto da Giorgia, penso che una grande aliquota della scia sia causata dalla ionizzazione delle molecole atmosferiche dovuta alle altissime temperature in ballo
, e all'energia cineteca delle polveri disgregatesi dal bolide
L'energia cinetica della meteora riscalda l'atmosfera mentre l'attraversa ionizzandola.
Più in dettaglio: le molecole vengono compresse sulla superficie anteriore della meteora in modo adiabatico, cioè il fenomeno è tanto veloce che lo strato compresso non riesce a scambiare calore con le molecole vicine, quindi per la legge dei gas perfetti PV= nRT lo strato non ha altro modo che aumentare la temperatura, raggiunta la temperatura di alcune migliaia di K gli atomi si ionizzano, quando gli ioni recuperano gli elettroni persi emettono fotoni. Anche gli atomi strappati per ablazione dalla meteora possono emettere luce sia termicamente che per ionizzazione. Per questo motivo il colore della scia può cambiare in funzione della composizione chimica.
In fondo il fenomeno di una meteora è simile al fulmine o alle aurore boreali...
Bella Beppe! Ottima esposizione!
mamma mia, ragazzi...
con voi non c'è più gusto!!! La prossima volta vi chiederò di risolvere le equazioni che permettono di calcolare il numero delle stringhe di un universo fatto a scarpa...
Nessuno di voi ha parlato di attrito... e questo mi fa enorme piacere! Infatti non c'entra l'attrito con l'atmosfera, ma la pressione che l'aria causa sull'oggetto in movimento e che fa aumentare la temperatura che. a sua volta, si propaga alla meteora che comincia a perdere i pezzi (più o meno ionizzati).
Vi meritate l'articolo e le foto che riguardano questo fenomeno osservato da Hubble e Chandra: immagini fantastiche che lasciano a bocca aperta! In inglese il fenomeno si chiama ram pressure stripping (letteralmente: spoliazione per pressione ad ariete o giù di lì). Pensavo che ci volesse più tempo e devo ancora scriverlo... spero entro stasera, oggi devo tagliare "n grande a piacere" canne di bambù che sono state piegate fino a terra dalla pioggia e invadono la strada. Uffa! L'Universo a volte è noioso!!!!
Ciao a tutti ed un salutone ad Enzo!
Scusate la domanda un pò forse scema.
Le differenze di luminosità dipendono dalla composizione nel senso che più l'elettrone è vicino al nucleo più serve energia per strapparlo all'atomo?
Ciao!
la differenza dipende dalla massa e quindi dalla pressione e dalla quantità di elettroni liberati. Ovviamente, anche la composizione chimica può avere un ruolo, ma a parità di questa conta la massa...
Per fortuna che questo articolo l'ho letto solo ora!
La risposta che ho immaginato, assolutamente sbagliata, sarebbe stata: "il fortissimo attrito della meteora che entra in atmosfera, non solo surriscalda la meteora, ma anche l'aria che essa attraversa; l'altissima temperatura di entrambi genera l'emissione di fotoni, in più la meteora si dissolve, lasciando i pezzi lungo la strada; la scia dovrebbe essere, perciò, composta un po' da pezzi della meteora in fase di vaporizzazione ed un po' dalla stessa aria della nostra atmosfera, entrambe portate ad elevatissima temperatura"
Aggiungo che questo è lo stesso fenomeno che causa la scia luminosa nel rientro dell Space Shuttle (che purtroppo non c'è più ) o della navicella Soyuz dei russi. L'aria ionizzata è proprio quella che causa il famoso "Communication blackout" della fase di rientro in cui i vari centri di controllo, per alcuni minuti, vivono con il cuore letteralmente in gola nella speranza che tutto stia andando per il meglio...
Povero Shuttle...che bello che era...