Categorie: Corpi minori Pianeti
Tags: attività cometaria cometa Siding Spring Marte missioni marziane passaggio ravvicinato
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:7
Anche le comete non amano le missioni marziane? *
La cometa Siding Spring (C/2013 A1) si sta dirigendo verso Marte. No, nessun impatto, non illudiamoci… ma un passaggio veramente molto ravvicinato. Il giorno di massimo avvicinamento sarà il 19 ottobre del 2014. In quella data si troverà a solo 130 000 km di distanza dal pianeta rosso, dieci volte meno di quanto non abbia mai fatto una cometa rispetto alla Terra (da quando l’uomo esiste e ricorda, almeno). Tuttavia, non c’è bisogno di aspettare la data fatidica per cominciare a preoccuparsi dei vari orbiter marziani (gli unici che servono veramente...) e -forse- anche dei robottini.
Sappiamo benissimo che una cometa “sputa” detriti a raffica e che questi coprono una regione di spazio enorme (pensate alla chioma e alla coda). Già adesso, con la dispettosa cometa a 353 milioni di chilometri di distanza, si cominciano a incrociare le dita. La nuova arrivata sta già mettendosi in mostra come evidenzia l’immagine ripresa da Hubble. Si vedono chiaramente due getti che sparano materiale in direzioni opposte del nucleo. Ci si aspetta una serie di interessantissime osservazioni che daranno molte informazioni sulla forma e la rotazione del nucleo ghiacciato, ma anche una pioggia via via crescente di particelle in grado di investire Marte e i suoi dintorni.
Quanto si rischierà veramente è impossibile da prevedere, dato che ogni cometa segue regole molto personali e -spesso- in modo anche bizzarro. Si potranno prendere precauzioni? Fare nuove missioni per inviare ombrelli? Difficile… staremo a vedere. Sicuramente Hubble seguirà l’evoluzione dell’avventura e della sua pericolosità.
7 commenti
Credo sarà uno spettacolo per le varie sonde che girano intorno e su Marte. Ci sarà una pioggia di meteoriti eccezionale anche per la tenue atmosfera di Marte!
Un po' di rischio ci sarà per i grani di polvere e credo ci potrebbe essere anche una tempesta elettromagnetica a causa della ionizzazione, comunque 130000 km dovrebbero essere sufficienti affinché il grosso della cometa e della sua coda passino.
Speriamo che Curiosity and company riescano a registrare e trasmettere l'evento. Si ripagherebbero parzialmente dei soldi spesi...
La colpa è tutta di Giove che non ha saputo usare la sua gravità per deviare il pericoloso sasso. Probabilmente si è stancato di fare da parafulmini per tutte le porcherie che entrano nel sistema solare ("va bene che sono grosso ma non per questo sono più fesso...").
Cerchiamo di immaginare i possibili scenari:
1) la cometa precipita sul suolo marziano: sarebbe un evento straordinario e irripetibile, 100mila volte meglio della Schumacher-Levy su Giove. Se avviene, poi, nell'emisfero a favore di telescopi e televisioni, la diretta è assicurata. Al di là dell'aspetto mediatico, osserveremmo lo sconquasso del povero Pianeta Rosso, l'immensa nube di sabbia che avvolgerebbe il pianeta, ecc...ecc... e che ce ne importa della brutta fine che potrebbero fare i robottini.
2) la cometa passa vicino ma non cade: come dice Beppe, lascerebbe dietro di sé una marea di detriti e altri fenomeni, interessanti da studiare, che magari gli stessi robottini sarebbero in grado di fare. Il guaio, qui, è che verrebbero investiti di granelli e particelle di ogni tipo, e non è detto che potrebbero riprendere a funzionare.
3) la cometa impazzisce o per qualche stranissimo gioco gravitazionale cambia un po' la sua traiettoria e si dirige verso di noi (mi domando perché, con tutto lo spazio che c'era????): scenario da Deep Impact, tocchiamoci tutti...
4) la cometa impazzisce e subisce i giochi di prima ma si allontana senza dar fastidio: nessuno ne parlerà e l'Universo continuerà ad esistere.
Enzo, nel tuo articolo non hai fornito l'informazione più importante: ma quanto è grande, 'sta Siding Spring? Perché tutti gli scenari vanno a farsi benedire, se poi si viene a sapere che è un sassolino...
caro Pier,
Salve a tutti ho scoperto da poco questo blog e lo trovo molto interessante, complimenti prof. Zappalà In effetti sembra proprio che le missioni su Marte attirino su di sé un bel po' di sventure, sarà lo stesso pianeta che vuole liberarsi di "ospiti indesiderati" (scenario che sa di romanzo di fantascienza)
Una cosa OT: Prof ieri l'ho contattata in privato per una questione che aveva solleticato la mia curiosità, spero abbia ricevuto il messaggio
In effetti nemmeno io capisco l'esigenza di spedire robottini su Marte (per studiarlo approfonditamente, ok, ma a che serve ? ). E' evidente ormai che si tratta di un luogo per noi estremo, arido, freddo, con un'atmosfera ultrararefatta, bombardato da radiazioni e micrometeoriti. Un luogo la cui colonizzazione è più un buon spunto per un film di fantascienza che una prospettiva reale. Da un punto di vista scientifico, sarebbe quasi da augurarsi che la cometa in questione arrivi ad impattare su Marte, con un gran botto. Non riesco neppure ad immaginare quanto materiale questo evento sarebbe in grado di dare agli studiosi, una quantità immensa.
Ma i robottini su Marte sono programmati solo per scavare oppure hanno un qualche telescopio a bordo?
Sì, SMA, hanno almeno una telecamera che gli permette di mostrarci dove vanno. Se ti ricordi avevano ripreso l'eclissi di Phobos... Sono proprio questi strumenti a rischio per la pioggia di polvere cosmica...