22/04/14

L’uovo di Colombo tra i dati di Kepler **

Kepler ha fatto un magnifico lavoro. Anzi, sarebbe meglio dire che Kepler ha dato un sacco di lavoro a tutti coloro che si sono messi a guardare accuratamente i suoi dati, professionisti e dilettanti che fossero. L’obiettivo era uno e uno soltanto: cercare una caduta di luminosità nella curva di luce delle stelle osservate. Quello era il segnale che un pianeta poteva essere passato davanti alla stella. In poche parole, cercare una perdita di luce e non certo un aumento della stessa. Chissà quanti piccoli picchi di luminosità sono stati trascurati… D’altra parte se vado a cercare funghi posso facilmente non vedere un frutto eccezionale che pende da un albero. Cerco per terra e non per aria!

Un giovane ricercatore (anzi, solo studente), senza volerlo, ha guardato in aria e ha scoperto il frutto. Ma sì, era ovvio che ci potesse essere, bastava ricordare la previsione di quarant’anni prima e guardare a 360 ° e non solo verso il basso. Cosa ha notato il nostro Ethan Kruse? Invece di una caduta di luce, proprio un bel picco di luce nella direzione di un sistema stellare doppio. Un sistema abbastanza interessante, dato che una delle due stelle è una nana bianca. Mi spiego meglio, la nana bianca, meno luminosa della compagna di tipo G, passa davanti e dietro di lei. Ci aspetteremmo due eclissi: una primaria e una secondaria. E invece, quando la nana bianca passa davanti ecco il picco di luce. Sono sicuro che molti di voi saprebbero dirmi cos'è successo, senza essere degli astronomi professionisti!

Anzi, faccio proprio così e non vi dico niente… sarete voi a scoprire l’uovo di Colombo. Vi allego solo la curva di luce del sistema doppio. A destra la caduta di luce dovuta all’eclisse della nana bianca, a sinistra ciò che Ethan ha visto mezzo periodo prima… In ordinata c’è la luminosità, in ascissa il tempo. Il periodo completo è di 88 giorni. Potreste anche dirmi l’importanza di questa scoperta casuale: Un evento relativamente comune, ma che non è mai stato osservato prima…

In fondo siete quasi dei professionisti, ormai…

Mi raccomando… non andate in giro a cercare la risposta. Se già sapete… acqua in bocca!

figura
curva di luce della coppia nana bianca e stella di tipo G

22 commenti

  1. Pier Francesco

    Caro Enzo,
    Apro io le danze.
    Per caso, può centrare il fatto che la nana bianca, che è un oggetto molto massiccio, fa da lente gravitazionale per la luce della compagna, in teoria eclissata?

  2. Mario Fiori

    E con ciò che dice Pier Francesco in realtà si cela anche un Pianeta che sfrutta questo effetto

  3. beppe

    Senz'altro lente gravitazionale, ma non pensavo che fosse sufficiente una nana bianca per avere un simile effetto! Si nota bene la smussatura provocata dalla distorsione.
    Da notare che l'entità di aumento è casualmente paragonabile alla diminuzione dell'eclissi della stella nana.
    I residui dovrebbero essere il pianeta che rivoluziona intorno alla stella G.

    Una doppia di cui una fosse una stella di neutroni potrebbe dare lo stesso effetto? 
    Naturalmente solo come aumento di luminosità essendo lei stessa praticamente invisibile.

  4. ConcettoM

    Propendo anch'io per la lente gravitazionale. D'altra parte avendo le due "curve di luce" forma differente, credo coinvolgano fenomeni diversi. Dunque, lente a sinistra, classica eclissi a destra.

  5. alexander

    ma il picco è stato rilevato mezzo periodo prima del picco di caduta di luce,
    Se il periodo è 88 giorni vuol dire che il picco di luminosità è stato rilevato 44 giorni prima del picco.
    Sinceramente mi sembra un pò tantino per un effetto lente gravitazionale da parte di una nana bianca,,,
    Non è che semplicemente si è rilevata la particolare posizione di un pianeta che in quel momento era esposto alla luce di entrambe le stelle e che ha aumentato la luce complessiva del sistema? 

  6. alexander

    ops, rileggendo meglio ho visto che il picco si ha quando la nana bianca passa davanti alla stella...
    Allora la lente ci sta tutta... 

  7. Come volevasi dimostrare! Ero sicuro che non ci sarebbero stati problemi a scoprire l'uovo di Colombo. Siete ormai troppo bravi...
    Posso aggiungere che la gravità di una nana bianca è più che sufficiente a deviare la luce. Il problema può essere la distanza tra le due stelle. Il caso in oggetto è favorevole, perché la distanza è piuttosto grande e quindi l'effetto lente lavora molto meglio di un caso ravvicinato. I residui sono praticamente nulli e non vi sono altri oggetti a disturbare il sistema (almeno nei limiti dell'osservazione). Se vi fosse una stella di neutroni sarebbe ancora meglio, ovviamente. Anzi, forse si vedrebbe soltanto il picco.
    L'eccezionalità della faccenda è che nei casi di normale microlensing il fenomeno capita una volta sola e non si possono ripetere le osservazioni con altri telescopi. In questo caso ogni periodo l'effetto si ripete ed è quindi pianificabile completamente.  Dati sulla massa e altri parametri orbitali e fisici sono alla portata di mano e controllabili più volte.
    Via... si è aperta una nuova caccia!

    Che dirvi ragazzi... siete veramente preparati e la mia felicità si raddoppia perché spero che in minima parte io sia servito a qualcosa.

    E adesso... torno al giallo della velocità e ai versori... mi sa che la forza centrifuga dovrà aspettare ancora una puntata... Poi un po' di derivate e poi il pendolo, grazie a Beppe!
    E no che non m'annoio, non m'annoio!! 

  8. Valerio Ricciardi

    Stavolta son stato più disciplinato e prudente. Avevo letto qualcosa sul piano teorico. :oops:  Ma "vedere" qualcosa sino a poco tempo rima solo prevista come effetto teorico, è sempre intellettualmente emozionante. Come la prima volta che vi furono dati certi che dimostravano la veridictà del meccanismo di scorrimento delle faglie trasformi.  :wink:

  9. gioyhofer

    Sinceramente in un primo momento ho pensato che le radiazioni delle due stelle si sommassero, in modo da dare il picco di luminosità, ma è vero, la spiegazione della lente amplifica la radiazione è proprio giusta...

  10. cara Gio,
    le radiazioni di due stelle fuori eclissi si sommano sempre, e danno la luce totale che caratterizza l'andamento "piatto". Ma qui si ha un picco ancora più luminoso proprio durante un'eclissi ... e quindi è l'unica soluzione :wink:

  11. Michael

    ... ed invece per me non è poi così tanto chiaro... :cry:
    Perché deve trattarsi per forza di un effetto lente dato da una coppia di Stelle? Non potrebbe trattarsi del passaggio di un Pianeta di fronte al suo unico Sole? 

  12. scusa Michael,
    se un pianeta passasse davanti ridurrebbe comunque la luce totale rispetto a quando sia pianeta che stella si vedono entrambi.Inoltre, un pianeta che passa davanti, mostra a noi il lato oscuro e quindi la luce totale deve diminuire. 

  13. Michael

    Allora ho sopravvalutato l'effetto lente... grazie, Enzo. :)

  14. Valerio Ricciardi

    A PROPOSITO leggete qua... lo stesso fenomeno, e la stessa causa, parrebbero aver risolto un "caso" controverso abbastanza recente...   :-D
    Scoperto il segreto delle supernovae luminosissime

    È stato risolto il mistero della supernova luminosissima. Non si trattava di un nuovo tipo di stella ma il suo bagliore appariva così forte perché di fronte aveva una galassia che si comportava come una lente di ingrandimento. La scoperta, pubblicata su Science, è stata fatta da un gruppo di ricerca internazionale guidato da Robert Quimby.

    Individuata nel 2013 con il telescopio Pan-Starrs situato alle Hawaii, la supernova PS1-10afx aveva dimostrato da subito una brillantezza che non aveva uguali nelle altre stelle della sua classe. Il suo bagliore eccezionale aveva portato alcuni ricercatori a pensare che si trattasse di un nuovo tipo di supernova superluminosa.

    Altri invece avevano avanzato l'ipotesi che fosse una normale supernova di tipo Snia, ossia originata dall'esplosione di una nana bianca, con la sua normale luminosità accentuata da una lente di ingrandimento sotto forma di un massiccio buco nero posto nelle sue vicinanze. Per confermare questa teoria, una volta spentasi la supernova PS1-10afx, i ricercatori hanno iniziato ad osservare altre galassie poste nelle vicinanze confrontando i dati spettroscopici. Hanno così scoperto una galassia, proprio di fronte a dove stava la supernova PS1-10afx, che posta alla giusta angolazione e distanza amplificava la luce proprio come una lente di ingrandimento. Questa scoperta potrebbe aiutare i ricercatori a misurare le distanze delle galassie lontane consentendo così di calcolare l'espansione dell'universo.

  15. Scusami Valerio e cerca di capirmi.

    Ho aperto questo blog, andandomene da astronomia.com, proprio perché desideravo presentare le news solo dopo un'attenta lettura e valutandone non solo l'importanza, ma anche l'impatto verso i lettori. Quando necessario, aggiungo anche il background necessario e/o dedico articoli a riguardo. Nessuno mi assicura che faccia la cosa migliore, ma sembra che coloro che mi hanno seguito gradiscono proprio il sistema adottato. Dopo l'uscita della news, si inizia il dibattito, le critiche, i dubbi, ecc., ecc, avendo in mano basi abbastanza ampie.

    Questo NON è un forum, dove ognuno dice quello che vuole e quando vuole, creando -spesso e volentieri- una grande confusione. Me ne sono andato proprio per quella ragione.

    Per cui, ti prego caldamente, di non pubblicare news sui commenti. Al limite puoi avvisare di una qualche notizia ma senza andare a fondo. Tuttavia, sappi che le news le vengo a sapere in tempo reale, ma ho solo una testa e il tempo è quello che è. Inoltre, come già detto le voglio pesare con calma.  Non per niente, non mi limito alle news ma proprio a un percorso di conoscenza che mi causa una fatica non indifferente. Vorrei poterlo fare con tranquillità. Se vuoi dare news "personalizzate" continua pure su astronomia.com... 

    Ti ringrazio quindi per la news che ovviamente già conoscevo e che avrei voluto (come probabilmente farò) darla con lo sfondo informativo giusto. 

    Se vuoi stare con noi, ti prego di seguire le nostre regole etiche. Discussioni, dubbi, critiche, commenti, ma non una corsa a chi arriva primo... 

  16. Valerio Ricciardi

    Non volermene.  :-|
    Nessun intento competitivo neppure indiretto, credimi... tantopiù che qui non siamo alla Reuters o all'ANSA che della prontezza di pubblicazione di una notizia fanno la propria ragion d'essere (né io sono un cronista, il mio target tipico di pubblicazione è mensile o bimestrale). Solo mi è venuto spontaneo, perché la notizia vista per caso stamane mi pareva costituire quasi un corollario di quel che ci hai appena fatto notare tu sulla binaria ad eclisse. Anche se avessi avuto il modo "tecnico" per farlo, non mi sarebbe venuto in mente per dire di aprire un thread (come si fa di solito su un forum) perché notando che i thread nuovi li apri sempre tu, pensavo fosse molto opportunamente una tua prerogativa. Ci starò comunque attento per il futuro. :-D  

  17. perfetto Valerio,
    come vedi ho voluto scrivere qualche piccola riflessione proprio per "scusarmi" in qualche modo della risposta un po' dura. Ma non voglio assolutamente ricadere nella confusione di un forum dove tutti possono innescare una nuova discussione. Sarebbe il caos e si imparerebbe ben poco. E non avrei certo il tempo per stare dietro a tutte... :wink:

  18. AlexanderG

    Ciao Enzo, sono tornato! :)
    Finalmente sono in ferie ed ho un po' di tempo da dedicare a me stesso (non troppo però, perché ci sono sempre mia moglie le mie figlie) ;)
    Piano piano sto recuperando tutti i tuoi post, spero di riuscire a rimettermi "in pari" :)
    Ti faccio una domanda su Kepler: come si distingue il transito di un pianeta da una cosiddetta "macchia solare"?
    L'abbassamento della luminositàdovrbbe essere più o meno dello stesso ordine di grandezza... credo.

    Un carissimo saluto a te e a tutti gli altri utenti del blog :)

    Alex.

  19. AlexanderG

    .

  20. bentornato Ale!!!!
    In linea di massima sì, ma una macchia sparisce velocemente, mentre un sistema doppio o un pianeta rimane... Insomma, con una sola osservazione rimane incertezza. Tieni anche conto che la macchia si vede per mezzo periodo, mentre un transito che non sia strettissimo, ha un eclissi più corta...

  21. AlexanderG

    Ok grazie.
    A prestissimo! :)

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