24/04/14

Come volevasi dimostrare…

Ne avevamo parlato poco tempo fa. Mentre si celebra la giornata della Terra, le nazioni, come la Germania, stanno aumentando come non mai la produzione di carbone… Come dire: si parla bene ma si razzola male. Parliamo di energia pulita, ma intanto usiamo la più sporca che ci sia. L’importante è che si riesca a “mangiare” alla faccia del popolo ignorante (Orwell insegna). Ma, adesso, la situazione sta degenerando e le strategie comunicative dovranno cambiare… Nessuna paura: troveranno il sistema per farci prendere una purga dicendoci che è un dolce fantastico… Magari ce lo dirà anche l’IPCC.

Da quando gli USA sono riusciti a rendersi quasi indipendenti dal petrolio attraverso lo shale gas, stanno facendo di tutto per cambiare le gerarchie internazionali di potere. Non solo riguardo  ai loro rapporti con l’Oriente, ma anche con l’Occidente. Possono finalmente vendere energia, e che sia pulita o sporca o solo un po’ sporca, poco importa. La strategia è veramente alla portata di qualsiasi bambino. Se A (l’Europa) ha bisogno di energia e B (Russia) gliela fornisce, come si potrà fare in modo che entri in ballo C (gli Stati Uniti) che adesso hanno abbondanza di energia? Basta fare in modo che B non dia più energia ad A. Così A dovrà rivolgersi a C. Una bella lite con la Russia attraverso l’Ucraina e il gioco è fatto.

Non per niente Obama è venuto in Europa, da poco, a sponsorizzare la sua energia, dicendo, ovviamente, che il suo è un gesto di aiuto disinteressato (anche se a pagamento). Ma non si doveva ridurre l’emissione di CO2? Eppure il metano non è proprio innocente….

Cosa dirà l’IPCC? Non preoccupatevi, anche se con molta attenzione sta cambiando strategia comunicativa (non verso il pubblico “idiota” che deve sempre avere paura per pagare, contento di pagare), ma verso i governi mondiali (non tutti molto “svegli”, però…). Ed ecco, finalmente che qualcuno si sta accorgendo del doppio sgambetto degli USA: predicare bene, razzolare male e vendere molto bene, allontanando la fonte di energia russa. E se l’Europa la smettesse di stare dietro a tutti gli ecologisti prezzolati, cassandre ben pagate del nuovo millennio? E se si stufasse di eseguire ordini senza base scientifica dettati dall’IPCC, mentre gli USA se ne fregano bellamente e ci vendono il loro gas serra? E così ecco una notizia apparsa su The Times che sembra una specie di risveglio dei cervelli sempre più atrofizzati. Una specie di Fantozzi che urla: “La corazzata Potemkin è una c….a pazzesca!”

Ve la riporto in inglese con una mia traduzione veloce: “Angela Merkel has been urged to end Germany’s moratorium on fracking as part of a drive to reduce dependency on Russian gas. The call to allow “demonstration projects” in hydraulic fracturing, the controversial gas extraction technique, came from Günther Oettinger, who is in charge of the EU’s energy directorate. Mr Oettinger, a senior member of Mrs Merkel’s Christian Democratic Union, said that fracking should be part of the German response to Russia’s use of energy as a political weapon.” (E’ stata fatta urgenza ad Angela Merkel di terminare la moratoria sul “fracking” (l’estrazione orizzontale del gas di scisto) per ridurre la dipendenza dal gas russo. La richiesta viene da Gunther Oettinger, del direttorato dell’ Unione Europea. Oettinger, membro senior dell’Unione Democratica Cristiana della Merkel, ha detto che l’estrazione dello shale gas dovrebbe far parte della risposta tedesca alla Russia che cerca di usare l’energia come ordigno politico”).

Insomma, un invito a svegliarsi e non continuare a pendere dalle labbra degli USA che fanno i propri interessi e che probabilmente hanno fatto di tutto per creare la tensione tra Russia ed Europa, adesso che possono vendere anche loro energia. Mentre si svolge la giornata della Terra, la politica europea sta solo pensando se è meglio usare lo sporco carbone o il meno sporco gas di scisto (gli USA, la Cina -e tra poco molti altri- hanno già preso la loro decisione). Quest’ultimo inoltre lo hanno tutti sotto i loro piedi e sono solo i fautori delle energie alternative, come le pale eoliche mafiose, che cercano di non farlo utilizzare. Insomma, una bella messinscena per il popolo bue, mentre le fonti energetiche vanno sempre di più verso i gas fossili di seconda generazione.

Se invece di sponsorizzare energie alternative che riempivano le tasche dei soliti “noti” (in gran parte mafiosi o “stupidi”) si fosse da subito pensato alla vera ricerca non saremmo forse finiti in mano allo shale gas, alle “generose” offerte degli USA e a una nuova guerra fredda che non si sa mai come va a finire. Dobbiamo solo dire grazie alle menzogne dell’IPCC e ai falsi scienziati “pompati” dalle TV serve dei padroni.

E intanto commiseriamo la Terra che sta sempre benissimo, senza renderci conto che siamo noi, razza umana, che dovremmo riuscire a recuperare l’uso del cervello. Perché non fare, molte volte all’anno, la giornata del cervello?

L’articolo completo si può trovare QUI

9 commenti

  1. Andrea I.

    Credo che sia l'ennesima applicazione della storia dell'attenti al lupo.
    Ormai é talmente costante, questo voler fare continuamente paura alla popolazione, che ha perso completamente credibilitá. Se poi agggiungiamo la completa mancanza di coerenza della maggior parte delle "esternazioni" di chi gestisce il "potere", penso che ormai chiunque possa arrivare a capire che siamo ormai all'arrampicata sugli specchi..
    Personalmente trovo che sia uno spettacolo indegno. Siamo di fronte a personaggi e intere istituzioni che, al pari di prostitute, si vendono al miglior offerente buttando via ogni dignitá e orgoglio; non avendo peró nemmeno la scusa del farlo per la propria sussistenza, ma solo per continuare a mantenere privilegi e ricchezze assolutamente inguistificati e non proporzionati ai risultati che ottengono.
    Fortunatamente 1 + 1 alla fine deve fare sempre 2 e non c'é menzogna che possa spiegare, anche ai piú ottusi, come mai alla fine il risultato sia 3 :mrgreen:
     

  2. Come hai ragione Andrea (non sai fare SOLO le derivate  :mrgreen:)! Io spero solo che prima o poi 1 + 1 faccia 2 per la maggior parte dell'umanità.

  3. Mario Fiori

    Eccoci quà caro Enzo, e il nostro Governo? L'Italia? Cosa fà? Al solito si allinea agli USA e paga? Ricerca vera non ne facciamo perchè i nostri cervelli (quelli che funzionano) se ne vanno, chiacchere ne facciamo anche troppe, tanto per ingannare il tempo e anche qualcosa di altro, per i litigi sulle facezie siamo campioni e così via, per le mafie di ogni tipo (eco e non eco) c'è da scegliere. Le persone serie, coscienziose ed intelligenti ce ne sono ma non ce la fanno a stare al passo con i furbacchioni.
    Sono solo contento di potermi sfogare e poter parlare di questi temi e, naturalmente in primis, della nostra passione: l'Astronomia con te e con le persone di questo blog; teniamo duro e facciamo funzionare i nostri neuroni forse servirà a qualcosa o...forse sono troppo ottimista. :mrgreen:

  4. caro Mario,
    il problema è che tutta l'Europa è dentro a questa tenaglia. Si è data delle regole capestro e spesso fasulle per assecondare le varie lobby e adesso non sa che pesci pigliare. La Cina e l'India se ne fregano e vanno avanti per la loro strada, anche perché chi guida le scelte non è la logica scientifica, ma l'interesse finanziario ben più alto. E gli USA si fregano le mani: guarda qua sotto una figura che mostra la produzione di combustibile fossile negli USA prima e dopo l'inizio dello sfruttamento dello shale gas...
     

  5. Mario Fiori

    Cavolo Enzo, è proprio "revolution"...per gli Americani. Poi ci lamentiamo se l'Europa và a rotoli e la gente non la vuole, se vanno avanti populismi ed antieuropeismi incocludenti.
    Qui , come diceva un noto campione delle mie parti degli anni d'oro del ciclismo: "Gliè tutto sbagliato, gliè tutto da rifare". Tutto sbagliato forse no, molto però si. Tutto da rifare certo ma senza distruggere le basi: ci sarebbe da riscrivere  le regole e...cambiare un pochino i cervelli...semplice no. :mrgreen:

  6. Valerio Ricciardi

    Premetto che io NON mi ascrivo fra coloro che ritengono che tutto il cancan contraddittorio e abilmente gestito da interessi esclusivamente economici e strategici, dietro - sul piano di reali problemi di potenziali interazioni delle attività umane con le oscillazioni climatiche - non vi sia nulla  di nulla, e che ciò cui si sta assistendo sulla scala temporale degli ultimi decenni non sia un fatto. Qualcosa di misurabile sta accadendo; maggiore energia libera degli oceani, tendenza all'estremizzazione del clima, locali  tendenze al riscaldamento (l'apertura della rotta commerciale del Nord alle navi mercantili cinesi, prima impensabile, è un fatto).
    Sappiamo se si tratta di una delle tante fasi di oscillazione dei valori medi cui il clima terrestre ha assistito mille e mille e mille volte, di origine del tutto naturale, e se e di quanto l'uomo influisce in modo percettibile sugli eventi? Secondo me no. Di certo, disboscare e bruciare in modo dissennato combustibili fossili bene non fa, e bene non farebbe anche se con l'arretramento dei ghiacciai alpini e non non avesse relazione alcuna, tutto qui.
    Perché se non disboschi come un pazzo, a rigore una maggiore disponibilità di CO2 innesca il meccanismo di autoregolazione derivante dal maggior rigoglio della vegetazione, trappola per la CO2 praticamente perfetta.
    Perciò ricercare un comportamento in generale virtuoso verso l'ambiente, anche se quanto riferibile al c.d. "global warming" che si sta riducendo ad un isterico "global warning" fosse TOTALMENTE una balla, a mio avviso male comunque non fa.
    E questo è il mio umile punto di vista. Mi rifiuto di gettar via il bambino solo perché l'acqua del bagnetto è sporcata da innumerevoli fandonie ed esagerazioni prezzolate ed interessate. 
    Un fatto è un fatto, e non esiste nulla di più testardo di un fatto. L'interpretazione apodittica e sempre molto allarmistica del fatto, piena di certezze e scarsina di condizionali e periodi ipotetici, mi vede fare mezzo passo di lato abbastanza disgustato.
    ***
    Perciò la mia opinione è che in ogni caso, comunque e sempre, ogni strategia e ogni ricerca avanzata volta a sviluppare la disponibilità di fonti energetiche che non producano gas serra, e che se possibile non ci mettano mani e piedi legati nelle mani della filiera nucleare quale sinora l'abbiamo conosciuta, andrebbe attuata.
    Massacrare la skyline di tratti celebrati del nostro paesaggio collinare di pale eoliche mediamente il più del tempo ferme, messe solo per usufruire di folli incentivi antieconomici e in odore di truffa, o sottrarre prezioso terreno agricolo in pianura per tappezzarlo di pannelli fotovoltaici sempre sulla base di folli incentivi pagati dalla bolletta di tutti, ovviamente non è una soluzione.
    ***
    Lo shale gas... bé, le tecniche di estrazione funzionano sempre meglio, ma a mio sommesso avviso son pericolosette assai, si vanno molto facilmente a "sfrugugliare" situazioni di stress tettonico che poi, delle due, quando presentano il conto non fanno certo ballare le lussuose residenze dei supermanager, ovattate e lontane dai luoghi di estrazione.
    ***
    Ma trovo  impressionante che ci si riduca a strizzar le rocce alla ricerca dell'ultimo gas disponibile (che poi come effetto serra alla CO2 il metano fa un baffo... QUELLO SI' che funziona per surriscaldare...) nel mentre che viviamo in un sistema in cui lo spreco dissennato di energia è un must, in cui una station wagon da famiglia se non ha almeno 140-170 Cv di turbodiesel nel cofano non si riesce a vendere, e in tempi in cui per ottenere che uno sciacquone da WC limiti lo spreco d'acqua devi fare una legge che lo imponga.
    Di certo, quanti fra gli astrofili (si può dire astrofili qui senza che arrivi padre Amorth gridando "esci da questo corpo!"... :lol: ?) lamentano dell'inquinamento luminoso che impedisce loro di godere del cielo notturno, dovrebbero pensare, per dire, che tutta la luce dispersa verso il cielo sono TW e TW di energia pagata, anche sotto forma di costo ambientale, e non utilizzata.
    Di recente, per dire una sciocchezza, la UE ha finalmente stabilito un limite di potenza assorbita per gli aspirapolvere, che non dovranno essere equipaggiati da motori di oltre 1600 W dal 1 settembre prossimo, e di  900W a partire dal 2017. Pare incredibile, ma a un certo punto era scattata una sorta di competizione fra i costruttori a chi lo faceva più potente, nemmeno dovesse svuotare il Mar Rosso per far ripassare dall'altro lato il popolo errante. Doversi porre il limite intermedio di 1600 W, un valore già mostruoso. vuol dire che oggi moltissimi lo sforano... e con 1600 W di lampade a LED attacco mignon comprate all'IKEA, pure opaline (meno efficienti), si ottengono qualcosa come 101.587 Lumen di flusso luminoso: sono 254 lampade, roba da illuminare un Palacongressi...
    Con lo stesso assorbimento con cui la sòra Mariuccia dà una passata alla moquette, pazzesco. 
    ***
    Incidentalmente, per quanto attiene all'Italia, qualunque cosa abbiate letto dev'essere chiaro che non ce l'abbiamo fatta a scendere sotto l'obiettivo di Kyoto. Le emissioni sul periodo 2008-2012 sono calate solo del 4,6% mentre dovevano scendere del 6,5% rispetto al 1990
    I tecnici Ispra (ero presente il 16 aprile alla conferenza di Roma) hanno fatto i salti mortali per compensare quasi tutto il gap con gli assorbimenti forestali ma non è detto che glieli facciano passare (revisione Onu attesa per settembre). In ogni caso ci sanno da pagare dei crediti.
    Il tutto è stato abilmente nascosto ai media con un comunicato stampa che quelli del politburo gli facevano un baffo. Qui c'è il rapporto
    http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/italian-greenhouse-gas-inventory-1990-2012-national-inventory-report-2014/view

  7. caro Valerio,
    esattamente ciò che sto dicendo da anni... :wink:  Tutti i nodi vengono al pettine!

  8. Mario Fiori

    D'accordissimo Valerio il problema resta sempre chi gestisce i cambiamenti, chi si occupa di studiare scientificamente il tutto, chi fa capire cosa veramente serve all'ambiente e cosa invece serve alle tasche e...qui casca l'asino.
    Siamo talmente inseriti in una società, forse non ce ne stiamo rendendo conto, che si occupa del "dio" denaro, dell'immagine, del futile, dell'interesse personale, del menefreghismo, da parte di tutti, teniamolo presente: dalle piccole cose di noi tutti piccoli cittadini fino alle grandi cose delle grandi mafie.
    Sembrerò tragicamente pessimista, ma bisogna rendersi conto che è così se vogliamo cominciare, con molta fatica, a cambiare qualcosa nella mente di tutti noi e partire verso lidi nuovi; ed è qui che alla fine parte il mio ottimismo.

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