Una nuova immagine di Rosetta ripresa il 29 luglio, con lo strumento OSIRIS, mostra ormai, senza alcun dubbio, la strana forma binaria. E' interessante notare come la zona che unisce le due "protuberanze" sembri decisamente più chiara... Aspettiamoci altre sorprese. Stasera nuove immagini dalla sonda...
Questa volta affrontiamo due argomenti veramente sorprendenti oltre che importanti. Innanzitutto, il problema della fenditura troppo stretta che ci porta automaticamente al principio d’indeterminazione di Heisenberg (e dico niente…). Per concludere, poi, introduciamo la lente. La QED la descrive come un puro trucco probabilistico di una semplicità e ovvietà disarmanti.
Grande notizia, finalmente! I marziani esistono. Ovviamente, finora hanno fatto di tutto per nascondersi alla nostra vista. Tuttavia, la loro esistenza è stata scoperta attraverso una subdola e geniale azione di attacco alla curiosità terrestre. Una contromisura che solo una razza ultra intelligente e tecnologicamente molto avanzata poteva escogitare!
Rosetta è sempre più vicina alla "sua" cometa e le immagini diventano sempre più chiare. Data la forma mi viene da gridare: "Cave canem (attenzione al cane)!!"
Il titolo sembra una formula, ma non lo è. Sintetizza un dubbio che ancora nessuno è riuscito a risolvere. Come si comporta l’antimateria rispetto alla gravità? Se tanto mi dà tanto dovrebbe reagire in senso inverso alla materia. Ma le cose non sono così semplici…
Smettiamo di … “riflettere” e affrontiamo quel fenomeno che solitamente chiamiamo rifrazione. Lo spieghiamo o -meglio- lo descriviamo solo attraverso la QED e le sue regole. Ci aiuta in questa operazione un bagnino non solo impavido, ma anche calcolatore. Vi è, inoltre, un piccolo esercizio per tutti…e la spiegazione semplicissima del perché la luce SEMBRA andare in linea retta: basta scegliersi dei vicini di casa che collaborano volentieri. Forse l’uomo dovrebbe imparare a convivere con il suo prossimo, proprio come insegna la MQ. Mamma mia, quanta carne al fuoco!
Questo articolo non ha certamente un interesse scientifico particolarmente significativo. Oltretutto si basa su ipotesi forse difficilmente rilevabili con le future osservazioni. Insomma, un gioco abbastanza fantascientifico o poco più. Tuttavia, apre una canale di riflessione che potrebbe essere interessante da affrontare.
Le galassie vicine mostrano di formare con le loro satelliti strutture a disco con velocità coerenti, contro tutte le previsioni teoriche. La materia oscura vacilla, così come la classica visione della gravità. Non ci resta, forse, che spiegarle con la solita, assurda e utilissima MQ.
Continuiamo a “lavorare” con uno specchio e vediamo come certe cose che sembrerebbero impossibili, possono invece accadere. Troppa logica “comune” esclude, a volte, possibilità che in realtà esistono e vengono anche usate nel mondo di tutti i giorni. Entreremo, in qualche modo, proprio nel cuore della MQ.
Da alcune domande temo di non essere stato troppo chiaro e di avere usato un metodo di descrizione che potrebbe portare a piccole, ma importanti incomprensioni. Avrei preferito parlarne dopo, ma forse è meglio così…
Una piccola-grande esperienza umana e culturale che ho avuto in Sardegna. Ve la voglio raccontare, anche perché ha dei risvolti decisamente astronomici.
Imparate le semplici regole che descrivono il mondo delle probabilità, il nostro fotone comincia a mostraci come riesce a produrre i fenomeni che accompagnano la realtà quotidiana. Iniziamo con uno dei più famosi: la riflessione. Teniamoci forte e liberiamo le menti da condizionamenti e preconcetti profondamente radicati.
Sì, lo so, è un momento in cui un giorno sì e uno no si scopre qualche pianeta simile alla Terra che è sempre più “uguale” dei precedenti. Un po’ come la vita su Marte ha diretto per anni e anni la visone mediatica di una parte della Scienza astronomica, così oggi i media si scatenano su ogni nuovo pianeta si trovi nelle condizioni giuste per ospitare la vita. Proprio per questa bramosia di notizia a tutti i costi ho smesso di parlarne su questo blog, in attesa che qualcosa di veramente nuovo capiti sul serio.
Una recente ricerca, in corso di svolgimento, si lega perfettamente all’inflazione e alla teoria dei multiversi. Va bene la teoria, ma perché non cercare, sulla base di essa, di individuare possibili prove osservative in grado di dimostrare con i metodi della classica ricerca scientifica la validità della teoria? Forse è un’illusione, ma la MQ ci ha stupito ben più di una volta. Chissà…
La missione Rosetta si avvicina sempre più alla sua meta, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, doppia di nome e di fatto! Le prime immagini dell’oggetto celeste mostrano una struttura binaria, con due corpi a contatto. Al di là dell’interesse scientifico di studiare da vicino una configurazione del genere, del tutto inaspettata, potrebbe sorgere un problema decisionale...
Continuiamo la descrizione della QED, introducendo una “freccia” capace di indicare l’ampiezza della probabilità di un certo evento. Essa può combinarsi con le sue sorelle e permetterci di calcolare la probabilità finale di qualsiasi gioco effettuato dalla luce. Cominciamo ad applicarla alla riflessione parziale che abbiamo incontrato nell’articolo precedente.
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