Categorie: Corpi minori Strumenti e missioni
Tags: Philae Rosetta siti atterraggio
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:9
Una prima scelta (incrociando ... i diti!)
Parlano da sole le immagini che allego. I siti B,I e J si trovano sul “masso” più piccolo e i siti A e C su quello più grande. Niente “collo”… ma forse è meglio così…
Chi vuole saperne di più sui singoli siti, può andare QUI
9 commenti
il sito B sembra quello meno frastagliato e più grande...
Forse li è piu semplice atterrare...
Certo che è strano con quella forma circolare sembra un grosso cratere da impatto...
Si sa quanto è profondo?
Come mai niente collo? Immagino che sia per questioni logistico/tecniche, ma non nascondo che sia la zona che stimola di piú la mia curiositá.
carissimi,
che ci siano crateri da impatto è abbastanza logico. Anche le comete subiscono la continua pioggia meteoritica, anche se passando vicino al Sole si rimodella tutto a causa della sublimazione. Il collo ha sicuramente difficoltà maggiori, anche in termini di visibilità. Poi, forse, si vuole proprio qualcosa di più antico... ma penso sia un problema tecnico, soprattutto.
Beh se atterrerà su un cratere da impatto sarà possibile analizzare anche i materiali interni che costituiscono la cometa, non solo quelli superficiali giusto?
Bene Enzo, ci siamo e speriamo che la scelta sia interessante. Il cratere da impatto sarebbe importante, vediamo.
Come viene fatta la scelta? Si opta semplicemente per il sito che comporterebbe meno rischi o entrano in causa anche altri fattori?
si valuta soprattutto la durata della visibilità da terra, quindi zone che siano in ombra per un tempo minimo...
Grazie... Ma quale sarebbe l'utilità? Assicurarne la comunicazione?
sì e poterla anche vedere direttamente...