13/09/14

Un quiz quantistico (per i più bravi…) ***

Mentre rimettevo in ordine l’articolo sull’introduzione alla MQ, ho pensato di inserirvi anche il celebre gatto di Schrodinger, spesso male interpretato. Nel frattempo, da cosa nasce cosa e, per farvi passare il tempo, ecco una doppia domanda molto semplice per i più preparati. Ovviamente, la risposta ci serve per riflettere sempre meglio sulla MQ. Per rispondere bastano solo due formulette veramente banali e conosciute da tutti (o quasi)… Una è stata richiamata da poco e l’altra è la definizione di lunghezza d’onda in funzione della costante di Planck…

Le domande sono queste:

1) perché le proprietà ondulatorie non si vedono nei corpi macroscopici?

2) perché il principio di indeterminazione di Heisenberg non influenza la precisione nelle misure macroscopiche?

Risposte precise e non giri di parole...

Ovviamente, aspetto risposte solo da parte di chi ha già una certa preparazione. Agli altri tutto sarà spiegato molto facilmente, sempre per meglio avvicinarsi alla MQ che servirà per i modelli atomici e la spettroscopia...

4 commenti

  1. Alvermag

    1) Credo dipenda dal fatto che l'onda associata al corpo macroscopico ha una lunghezza d'onda così grande (tanto maggiore quanto maggiori sono le dimensioni) che l'aspetto ondulatorio tende a sparire. In pratica, se si "stira" una sinusoide la si trasforma in una retta.

    2) Riferiamoci ad esempio alle due grandezze correlate posizione-quantità di moto: se guardo-illumino un oggetto macroscopico allo scopo di definirne la posizione non riuscirò a modificarne in modo rilevabile la quantità di moto, dando per scontato che lo strumento d'indagine non produca un'elevata potenza. Di conseguenza la dispersione delle possibili posizioni occupate dall'oggetto viene a cadere e la posizione resta ben determinata.

    Sono stato troppo generico? Ho scritto un cumulo di sciocchezze?

  2. beppe

    1) la massa in gioco è molto grande, per esempio 1 grammo di materia pesa 10E27 volte un elettrone quindi la lunghezza d'onda per la legge di De Broglie diventa estremamente piccola.

    2) ho cercato di contestare una molta per autovelox citando Heinsenberg ma senza successo :mrgreen:
    comunque le incertezze di misura per sistemi macroscopici sono generalmente di diversi ordini di grandezza rispetto ai sistemi atomici. Anche se affinando continuamente le misure in qualche caso bisognerà tener conto anche del principio di indeterminazione...

  3. Beppe è sempre troppo avanti... comunque le formule da applicare sono

    lambda = h/quantità di moto

    delta(quantità di moto) >/= h/delta(posizione)

    ma... delta(v) = delta(quantità di moto)/m

    le conclusioni sono ovvie... occhio Alvy!!!

  4. Davide Evangelista
    1. De Broglie diceva che l'elettrone è contemporaneamente un'onda e una particella. Questo perché se la massa è troppo grande, come nel caso dei corpi macroscopici, la lunghezza d'onda e di conseguenza il moto ondulatorio è quasi impercettibile (essendo la relazione di De Broglie " h/m*v").

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