Un articolo di quelli che non possono essere trascurati, sia per gli autori che per la prestigiosa rivista che lo ospita, ridimensiona drasticamente il contributo della CO2 sulla climatologia terrestre. Vanno trovati altri “nemici” (o amici) e vanno riscritti i programmi usati finora dall’IPCC.
Gli attori di questa fantastica avventura del Cosmo sono essenzialmente due: il radiointerferometro ALMA e l’isopropil cianuro. Il primo è uno strumento prestigioso, forse il migliore al mondo per lo studio dettagliato delle regioni di formazione stellare e planetaria (ma non solo) e l’altro potrebbe sembrare un tipico veleno usato dall’assassino di un bel giallo di Agata Christie. Cosa possono avere in comune?