28/09/14

La CO2 torna a essere “buona” *

Un articolo di quelli che non possono essere trascurati, sia per gli autori che per la prestigiosa rivista che lo ospita, ridimensiona drasticamente il contributo della CO2 sulla climatologia terrestre. Vanno trovati altri “nemici” (o amici) e vanno riscritti i programmi usati finora dall’IPCC.

Un recente lavoro pubblicato sulla rivista Climate Dynamics, una delle più prestigiose a livello internazionale, ha trovato che gli effetti della CO2 sulla temperature globale è decisamente minore di quanto è stato descritto finora. Nessuna polemica da parte dei due autori, che mirano soltanto a capire come funziona la climatologia terrestre (insomma, due veri climatologi… eh sì, ne esistono ancora!). Essi hanno usato proprio i dati forniti dall’IPCC. In parole povere, l’allarmismo sui risvolti che l’anidride carbonica potrebbe avere sulle variazioni climatiche deve essere profondamente ridimensionato. Se ne deduce che tutti i modelli creati per predire l’evoluzione futura sono da riscrivere. La CO2 ha un’azione decisamente secondaria rispetto a quella di altri processi naturali.

Insomma, è necessario studiare meglio le condizioni al contorno e accettare altre conclusioni per potere realmente capire il futuro trend del nostro clima.  Il lavoro conferma molte altre ricerche che hanno portato a risultati simili, ma che, come al solito, sono passate sotto silenzio. Lo spessore scientifico della rivista fa finalmente sperare che questa conclusione potrà difficilmente essere trascurata, d’ora in poi. Almeno, a livello scientifico e internazionale. L’Italia è come al solito un mondo a parte, dove le novità arrivano (e se arrivano) con grande ritardo…

Non voglio commentare oltre. Per dimostrare la mia completa “non ingerenza” nella descrizione dei risultati, inserisco il link all’articolo. E’ ovviamente in inglese, ma chi dubita della serietà di certe ricerche e si ostina a non voler vedere e sapere, farà il piccolo sforzo di tradurre. Io non lo faccio per non essere accusato di aver “manipolato” l’articolo. Chi non si stupisce del risultato, può fidarsi delle conclusioni…

Buona lettura e cominciate a guardare la CO2, il cibo della Natura, con occhi molto diversi…  Soprattutto, non confondete composti inquinanti (da eliminare assolutamente per la nostra salute) ed elementi fondamentali per la vita. In altre parole, non confondiamo la “cacca” con il “budino”, se mi è permessa la parola un po’ “osé”.

Apriamo le nostre menti e facciamole pensare in modo autonomo…

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20 commenti

  1. Mario Fiori

    Finalmente Enzo, finalmente. Qualcuno ha capito ed è, ripeto finalmente, qualcuno importante. Vediamo ora se ci sarà qualche commento da qualcuno che li ha già fatti in un altro articolo. Ben venga per carità ed in piena libertà ma sperando che venga fatto anche con ragionamento ed umiltà.

  2. Mario Fiori

    Oddio Enzo, scusa non pensavo che mi venisse in rima :oops:

  3. caro Mario,
    ho sempre pensato che tu fossi un POETA! :mrgreen:

  4. Paolo

    Caro Enzo, finora ho sempre evitato di intervenire sui post che riguardano il Global Warming.
    Vorrei, però, provare a descrivere perchè.
    Il grande Feyman, sosteneva che la ricerca scientifica era anche una questione di libertà. Qui ci troviamo in un campo dove tale ricerca rischia di essere addomestica da interessi diversi ed a volte contrapposti.
    Il primo problema perciò riguarda i dati che vengono forniti e le relative conclusioni.
    In realtà veniamo bombardati da dati diversi che portano anche a conclusioni diverse.
    Forse ogni volta che vengono forniti dei dati, bisognerebbe conoscere ed analizzare profondamente anche il metodo utilizzato per raccogliere tali dati (grado di attendibilità), compresi i dati in controtendenza rispetto a quanto si vorrebbe sostenere (cosa che Enzo cerca sempre di fare nei suoi post).
    Metodologicamente, questo, a me sembra il primo scoglio da superare, ossia quali sono i dati di partenza, ossia quale fenomeno stiamo osservando?
    Oltre a ciò a mio avviso spesso si mischiano cose diverse, che vengono usate come armi contundenti per sostenere la propria posizione.
    A mio avviso converrebbe sgombrare il campo da equivoci, più o meno cercati.
    Vorrei perciò partire da tre grosse questioni che ritengo scontate e dalle domande che suscitano.

    1- Il clima della terra nel corso del tempo è mutato più volte.

    Tale enunciazione mi sembra inopinabile.
    Quali sono state le cause di tali mutamenti?
    E qui bisognerebbe ragionare su ogni singolo mutamento e su ogni possibile causa, tenendo conto anche della scala temporale che ha contraddistinto tale mutamento.
    Ciò permetterebbe di distinguere i mutamenti lenti, da quelli veloci dovuti probabilmente a fenomeni catastrofici (super eruzioni vulcaniche, impatti asteroidali o cometari, ecc.).
    Provo in tal senso a fare un esempio concreto: il raffreddamento intorno al 1700, ed il gelido inverno del 1816 sono legati al minimo di Maunder (1645 -1715) o ad alcune eruzioni vulcaniche (come Tambora nel 1815), oppure ad entrambe?
    E' del tutto evidente che il clima della Terra può mutare ed è mutato indipendentemente dalla presenza dell'uomo.

    2- L'attività umana, soprattutto dopo la rivoluzione industriale, ha un impatto sull'ambiente circostante.

    Anche tale enunciazione mi sembra difficilmente opinabile.
    E' possibile elencare tali comportamenti e definirne l'impatto sull'ambiente circostante?
    In questo campo mi sembra che il gioco dei dati contrapposti, spesso la fa da padrone, però alcune cose a mio avviso sono difficilmente confutabili.
    Provo perciò a fare alcuni esempi, a mio avviso, significativi.
    A volte abbiamo causato l'estinzione o abbiamo portato sull'orlo dell'estinzione alcune specie (a titolo di esempio, la caccia alle balene e la caccia ai rinoceronti).
    I prodotto di combustione usati come fonti energetiche spesso producono sottoprodotti nocivi, dannosi per l'ambiente circostante e per noi stessi (basta pensare all'ILVA di Taranto ed ai metalli pesanti immessi nell'ambiente circostante, alle polveri sottili dei tubi di scappamento delle automobili, ecc.).
    Sulle emissioni di CO2, come causa di un possibile effetto serra, nel migliore dei casi noto una certa discordanza tra i dati diffusi, per cui se prima non si fa chiarezza sulla validità dei dati mi sembra perlomeno azzardato trarre delle conclusioni.
    Ciò non toglie che il disboscamento di intere aree dei più grossi polmoni della terra (Amazzonia in primis), magari mi sbaglio, però qualche effetto dovrà pure averlo.
    Mi sembra anche altrettanto innegabile che in inverno attorno alle grosse città si formi una bolla termica (un normale scambio di calore, tra edifici riscaldati e aria più fredda), che rende meno probabili le precipitazioni nevose, ma si tratta di un effetto su scala locale e non globale.
    Si potrebbe continuare con altri esempi, però mi fermo qui, perchè penso che si sia compreso cosa intendo dire, aggiungo solo che alcuni fenomeni spesso hanno delle concause e non unica causa

    3- Il fabbisogno energetico.

    Le risorse del Pianeta non sono infinite.

    Anche in questo caso mi sembra un'affermazione ovvia.
    Per buona parte dell'umanità l'accesso al cibo ed all'acqua non sono per nulla scontati (e senza quelle il nostro corpo non possiede sufficiente energia per sopravvivere).
    Le attuali risorse usate per produrre energia (carbone, petrolio, ecc.) sono destinate ad esaurirsi.
    Preferisco non andar oltre, mi limito a dire che se la ricerca di altre fonti energetiche continua ad esser considerata come un'attività di nicchia, per non disturbare i grandi manovratori, sono piuttosto pessimista sul futuro..

    Chiedo scusa se sono andato fuori tema, però mi sembrava giusto provare ad esporre le mie perplessità e riflessioni, che ho cercato di esporre seguendo un vecchio proverbio tibetano, prima di riempire il bicchiere è meglio svuotarlo.

    Paolo

  5. caro Paolo,

    le tue considerazioni sono quasi perfettamente condivisibili. Prima di commentarle velocemente, volevo ribadire lo spirito che mi spinge a dare ampio spazio alle ricerche contrarie al GW umano... (ancora una volta, ma con l'archivio non mi ripeterò più :mrgreen: )

    Innanzitutto, perché i modelli che hanno cercato di prevedere il clima futuro su queste basi sono miseramente falliti e continuano a non dare risultati soddisfacenti. Poi escludono a priori altre cause come il Sole, la copertura nuvolosa, le grandi correnti periodiche marine e molto altro. Infine, si presentano come la verità assoluta, senza dare spazio alla discussione scientifica, utilizzando spesso dati falsi o contraffatti. Negando, soprattutto qualsiasi altra ricerca.

    Come dici bene tu, il clima è una brutta bestia e non abbiamo ancora dati sufficienti per capire come evolve. E' un processo essenzialmente caotico che può risolversi con integrazioni numeriche, ma senza conoscere tutte le condizioni al contorno non è assolutamente una via che può essere seguita, almeno per adesso. Ne consegue che la ricerca più utile sarebbe quella di estendere le conoscenze e utilizzare tutti i metodi possibili allo scopo.

    La volontà di imporre una verità già decisa in partenza uccide completamente il dibattito scientifico e la sua evoluzione. Tanto per fare un esempio, veramente indicativo, posso dirti che la creazione del celeberrimo IPCC NON è stato voluta per lo scopo di capire a cosa era dovuto un leggero e in parte prevedibile aumento della temperatura (dopo un minimo abbastanza notevole), ma SOLO per portare più evidenze possibili alla sua esistenza e alla sua drammaticità. Lo dice lo stesso statuto di partenza. Questa non è assolutamente Scienza, ma politica.

    La mia presa di posizione è quindi legata al fatto di vedere una strategia anti-scientifica e di avere recepito più e più volte l'immissione di dati fasulli, come ho spesso riportato nei miei articoli.

    Bisognerebbe fare Scienza e aprire le porte a un dibattito ancora aperto. Ma, quando si vede che questo è ostacolato e irriso, succede come in una partita di calcio tra l'Argentina e il Camerun (Italia '90) e si fa il tifo per il più debole. Il più forte (politicamente e non scientificamente) ha già abbastanza tifo....

    Nessuno degli "scettici" veri ha mai detto di aver trovato la soluzione o preparato modelli da far accettare come atti di fede, ma ha sempre ammesso che il lavoro da fare era enorme e ci volevano fondi per la ricerca. Fondi tagliatigli brutalmente per paura di smentite o di prove troppo evidenti.

    Passo ai tuoi tre punti.

    1) Pienamente d'accordo. Ma ancora non si sa quanti altri processi siano coinvolti e la percentuale di quelli conosciuti.

    2)L'attività umana ha sicuramente un impatto. Ma dovrebbe essere valutato con attenzione e spirito scientifico. E invece siamo stati subissati da menzogne come gli orsi bianchi, i ghiacciai dell'Himalaya, la foresta amazzonica in crisi e via dicendo. Sì, sono tutte menzogne che sono state dimostrate, ma che si è cercato di nascondere. Sapessi quanti soldi sono stati dati al WWF e associazioni analoghe per compiere studi scientifici (senza che vi fossero veri scienziati al lavoro) con il risultato di errori madornali, voluti o no che fossero. Ho scritto molto a riguardo e anche sulla foresta amazzonica. Qui posso solo dirti che mai come in questo periodo le foreste mondiali sono state così bene (a memoria d'uomo). E si sa da dati che provengono dagli enti forestali ufficiali e non dagli "scettici". Tuttavia, ripeto ancora una volta: non confondiamo l'inquinamento con la CO2!!!!!

    3) Questa è la parte più critica, dato che non si danno fondi per la ricerca veramente innovativa e si preferisce darli a strategie energetiche che hanno dei limiti enormi, sia per la minima utilizzazione (come puoi far muovere treni, auto, navi, aerei; come fare a riscaldare le megalopoli; ecc., ecc.?) sia per la spesa non accettabile dai paesi del terzo e quarto mondo. No, non si può avere sfruttato il petrolio per decenni lasciando i poveri senza energia e adesso dirgli: "Basta, non ve la potete permettere nemmeno domani, perché noi ne abbiamo usato troppa. Cominciate voi con il consumarne meno!"

    Sono situazioni simili al grido di democrazia e di salvezza degli USA contro i pazzi musulmani (una piccola percentuale), dopo avergli venduto armi per decenni. Ancora oggi da un lato bombardano e dall'altro riforniscono. Mi sembra di essere tornato ai tempi di Saddam Hussein, quando la Francia non volle partecipare con l'aviazione alla guerra dato che l'Iraq aveva aerei di tipo francese (vendutigli fino a pochi giorni prima) e c'era rischio di confonderli... O come l'ebola che finché era poco troppo virulenta non era un pericolo perché uccideva solo i locali. Il potere e i soldi vincono su tutto. ma non parliamo di energia alternativa per tutto il mondo. NO, solo per i soliti e pochi ricchi...

    Il vero guaio è che questa visione verso solo poche e ben salde energie alternative per le quali i guadagni sono assicurati, VIETA qualsiasi fondo per le ricerche innovative . I giovani ricercatori preferiscono fare cose ripetitive ma per le quali ricevono soldi che fare ricerche d'avanguardia senza uno stipendio. Puoi accusarli più di tanto?

    Le energie alternative esistono e come: l'acqua, la fusione fredda, il Sole (come sanno fare le piante, senza sprechi), l'idrogeno... ma toglierebbero il pane ai potenti ben consolidati.

    E' di pochi giorni fa l'annuncio trionfale di Rockefeller che ha convertito le sue industrie verso il "verde". Ci credo! ormai sono decisamente più utili e remunerative...

    Infine lo shale gas... Nuovamente Obama dice che bisogna puntare alle alternative, ma intanto gli USA stano sfruttando lo shale gas, abbandonando il petrolio orientale. Come si fa a credere a personaggi e Nazioni che lavorano in questo modo?

    No, caro mio, il GW è una grande messinscena, mentre lo studio della climatologia sarebbe un fondamentale scopo di ricerca, anche perché veri cambiamenti climatici ci saranno di sicuro. Non di mezzo grado, ma di dieci gradi come già successo alla fine dell'era glaciale. Allora sì che ci accorgeremo (si accorgeranno) di essere stati turlupinati. Ma, il minimo solare ci penserà molto prima...

    Ti invito caldamente di leggere gli articoli su astronomia.com, dove avevo già risposto a tutte le tue domande e perplessità...

    Io non voglio l'inquinamento o le estinzioni biologiche! Vorrei solo vedere fare scienza e risolvere con lei i problemi di questo abitante (temporaneo) di un pianeta che gode, come sempre, ottima salute. Lui sta bene sia al caldo che al freddo...

  6. caro Paolo,
    dalla mia lunga risposta sembra che io mi rivolga a te in particolare. Proprio no, dato che tu stai dicendo praticamente le stesse cose che ripeto da anni. Ne ho solo approfittato per fare un ulteriore punto della situazione... :-P

  7. Paolo

    Caro Enzo, permettimi di prender spunto proprio dalla questione dell'Amazzonia (intesa come disboscamento e non come previsione di sua desertificazione a causa dei mutamenti climatici).
    Uso questa questione solo a titolo di esempio.
    Cosa è successo a questa foresta, si è ingrandita, si è rimpicciolita è rimasta invariata?
    Possibile che in questi ultimi 40 anni non l'abbiamo fotografata dallo spazio?
    Diciamo che ho una visione democratica della scienza, per cui cominciamo dal fenomeno.
    Mi piacerebbe vedere su un sito una sequenza di immagini (4 all'anno, una per stagione?) degli ultimi 40 anni, prima di iniziare a discutere di altri dati... (un po' come prima di gridare alla scoperta di un asteroide o una cometa vorrei vedere una sequenza di immagini che ritraggono uno sconosciuto puntino luminoso che si muove tra le stelle).
    Se esiste un simile sito, vado subire a vederlo, ma ne dubito.
    Lo stesso si potrebbe dire per l'Antartide.
    Mi sembra invece che purtroppo fanno notizia le presunte conclusioni, più che l'esposizione e la dimostrazione del fenomeno.

    Paolo

  8. per l'Amazzonia non so se ci sono cartine (ma i dati ufficiali li avevo trovati e riportati). per l'Antartide sicuramente sì (ed è in crescita). Idem per l'Artide negli ultimi anni. Basta cercare i dati e le referenze scientifiche. Spesso l'ho riportate andandole a cercare...
    Tu non ti ricordi, ma tanti anni fa si parlava che disboscavano l'Amazzonia di un Austria all'anno. a quest'ora non dovrebbe più esistere e invece c'è ancora (e si sono fermati all'Austria). Comunque, io cerco di lavorare sempre con dati certi e ufficiali, con tanto di bibliografia dietro... Se cerchi, però, rimandavo sempre alle fonti...
    Se ho fatto una scelta è perché in un caso trovavo Scienza, nell'altro solo propaganda... Se no perché mai avrei dovuto seguire gli "scettici"? Io non ho alcun interesse se non quello scientifico... e non sono tanto sprovveduto da farmi facilmente imbrogliare, te lo assicuro!

    Ti consiglio di andare sulla pagina web di Richard Lindzen, il più grande studioso di effetto serra, e leggere alcuni suoi articoli: sono molto esplicativi... :wink:

  9. Alberto De Luca

    Vorrei solo aggiungere, ai vari pessimismi, una mia nota ottimistica. Credo che per il futuro la possibilità di trovare nuove fonti di energia ci sarà eccome! Dovremo solo attendere di arrivare alla sua vera necessità! Ogni grande accelerazione che riguarda la tecnologia, la storia ci insegna, c'è sempre stata in seguito ad un vero imminente bisogno (tutti sappiamo che le guerre, aimè, sono state in tutti i tempi grandi foriere di importanti e decisivi passi in avanti dal punto di vista tecnologico o pensiamo alle conquiste spaziali avvenute in pochi anni accelerate vorticosamente dalla competizione dei 2 blocchi mondiali...). Per farla breve ora l'energia è ancora a buon mercato se ricavata dal petrolio e carbone, (e le nuove tecniche di estrazione purtroppo ve lo faranno rimanere per molti decenni) ma al momento giusto la necessitá fará virtù. Ok, a tutti piacerebbe che non venissero più usate fonti fossili ma come pur scrivendo questo domattina io andró a lavorare in auto e non in bici (alzandomi mezz'ora prima potrei farlo) così non mi scandalizzo e capisco che l'umanitá si organizzi con la soluzione più comoda, semplice e a buon mercato; intanto il mondo si ammalerá? Bhè anche questo potrá essere un motivo per cambiare strada ma inventarsi malattie giá in atto (GW)mi sembra una via controproducente (le chiacchiere utopiche tipo "regrediamo tutti per vivere meglio come una volta" poi...). Quindi si continui a sfruttare fonti fossili, se ne traggano i benefici che fin qui ci hanno assicurato (dei doverosi sforzi nel ridurre al minimo possibile l'inquinamento non parlo dando per scontata a tutti noi l'evidente ovvietà) e col benessere-ricchezza che ci hanno permesso ricerchiamo per noi e per chi non ne ha le possibilità VERE fonti alternative. Vorrei aggiungere che l'idrogeno non penso sia da menzionare tra le fonti di energia; non essendocene allo stato libero quasi niente esso bisogna produrlo con altre fonti energetiche cosí da immagazzinare parte dell'energia usata per ricavarlo. In fine, non so se è poco ortodosso per il nostro blog ma sulle questioni climatiche consiglio a tutti Il blog "climatemonitor".

  10. caro Alberto,
    hai fatto benissimo a inserire il link! da quel poco che ho letto sta proprio cercando di seguire la strada della logica e della scienza richiamando gli stessi articoli che ho "pinzato" io. Non essendo un climatologo ben venga il supporto di voci più autorevoli. D'altra parte certe bugie ed esagerazioni vengono intuite con un minimo di ragionamento e di preparazione fisica e astronomica...
    Io vorrei essere ottimista, ma temo che per dare veramente il via alle fonti alternative SERIE dovremmo infilarci dentro una periodo glaciale e avere problemi con i fossili. Il rischio è che si torni di brutto al carbone (di pessima qualità) e allora cominceremmo veramente a inquinare alla grande...
    Questo sarebbe il momento migliore per studiate alternative concrete, dato che si sta vivendo in un clima meraviglioso e speriamo che duri a lungo!
    Ah...ovviamente (non per te!), ricordiamo che è stato provato, dati alla mano, che i fenomeni estremi (che ci sono sempre stati) NON sono legati alla CO2.... Non credete proprio a tutto,mi raccomando!!!!

    Questo è il sito consigliato, giustamente, da Luca
    http://www.climatemonitor.it/

  11. gioyhofer

    Complimenti ai due scienziati, ma mi domando però, come mai questi risultati sono stati resi pubblici?
    Non era di molto tempo fa la notizia pubblicata qui sul blog, che il professor Bengtsson, è stato minacciato e invitato a lasciare il suo posto alla Global Warming Policy Foundation perchè contro il GW?
    Forse le cose stanno veramente cambiando?

  12. Temo di no, cara Giorgia...
    A volte è questione di fortuna, di serietà dell'editore e dei referee, del nome degli autori. Tuttavia, sicuramente qualcosa sta cambiando, nel senso che ormai anche l'IPCC ha dovuto accettare la pausa di 17 anni del GW. Cerca disperatamente di trovare soluzioni alternative, ma, con i programmi parziali che usa, gli riesce veramente difficile. Questo fatto fa passare molti scienziati convinti della serietà dell'IPCC tra gli scettici e fare ricerche avanzate. Il muro si sta incrinando, ma non ancora cedendo del tutto... Il muro ha poi il vantaggio dei media e dei politici che ormai hanno preso decisioni utili per motivi economici e pubblicitari. Bisogna ancora cercare da soli i lavori alternativi e più seri... dato che i media non ne vogliono (e non ne possono) parlare...
    Non ho ancora sentito il piccolo cravattino televisivo... Che qualcuno lo abbia zittito? Mmmh... temo di no e tra breve ci racconterà che questa estate è stata la più calda degli ultimi 3000 anni...

    Io, comunque, anche se "litigando", continuerò a tenervi informati sulle reali novità climatologiche... :wink:

  13. Mario Fiori

    Vai Enzo, tu continua e noi ascoltiamo e interveniamo. Qualcosa deve cambiare e finalmente si saprà piano piano dove l'uomo veramente interviene e dove la natura fa' il suo corso regolare ( a noi magari non sembrerà regolare, ma invece lo è).

  14. gioyhofer

    E fai benissimo a tenerci così informati... Non per nulla l'articolo che hai trovato è in inglese, credo che qui in Italia se non ne parli tu, non lo farà nessun altro... ;)

  15. Mr. Neil

    Vorrei gentilmente sapere il parere dell'astrofisico su questo articolo apparso su Repubblica.it:

    http://www.repubblica.it/ambiente/2014/09/29/news/smog_ue_apre_infrazione-96929850/

    Anche questa notizia è un falso allarme o ci dobbiamo preoccupare?
    Grazie.

  16. caro Mr. Neil,
    come astrofisico posso dirti ben poco dato che siamo a livello di chimica industriale e di medicina. Sul GW la faccenda è diversa perché viene coinvolto il pianeta, il Sole e molti altri processi di carattere astrofisico. Non sono un esperto di inquinanti né ho conoscenze sulla reale pericolosità e sui costi delle pochissime vie alternative (che penso siano ancora fuori portata non solo per noi italiani ma per tutto il mondo attuale). Leggo nell'articolo che si parla di alternative basate su gas naturali e allora ricadiamo di nuovo nel problema legato al GW. Metano e gas liquidi sono più "pericolosi" della povera CO2... Inoltre avevo letto che per le polvere sottili contano sia le macchine, ma anche il riscaldamento delle città. Insomma sarà anche un grosso problema, ma , a parte infrazioni varie che da anni e anni ricordo di aver letto, per adesso l'unico modo di risolverlo è andare a piedi e stare al freddo...

  17. Mr. Neil

    Grazie mille della spiegazione. Ma il metano non doveva darci una mano? Perchè il metano è inquinante o "riscaldante"? Se cortesemente mi spiega il concetto perchè non capisco perchè il metano avrebbe simili effetti. Grazie.

    Sul fatto di andare a piedi, visto che le auto inquinano, aggiungerei di andare sì a piedi ma con la mascherina in faccia però...

  18. caro Mr. Neil
    Il metano è un gas serra peggiore della CO2. Se la CO2 è considerata un nemico pubblico per questa azione atmosferica (mentre è invece il cibo delle piante) lo è a maggior ragione il metano... Una volta dava una mano, adesso è diventato un inquinante... ( ameno di non usare due metri e due misure a seconda degli interessi economici...).

  19. Mr. Neil

    - Quindi non è vero che le auto a metano inquinano meno di quelle a benzina o a gasolio?
    - Ma inquina il residuo della combustione del metano o il metano in quanto tale?
    (Abbia pazienza, ma continuo a non capire...)

    :-|

  20. dunque, facciamo chiarezza:
    una cosa è parlare di polveri sottili e altre schifezze del genere che arrivano dalla benzina e un'altra è parlare di effetto serra e quindi GW. Io non sono certo un esperto di gas inquinanti per la salute. Mi interesso e studio quelli che causano l'effetto serra. In questo contesto la CO2 è meno efficiente del metano e, a maggior ragione, del vapor d'acqua che è il gas più serra che ci sia... Non mischiamo le due cose... :wink:

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