L’attesa di nuove notizie su Rosetta sta facendo fremere l’opinione pubblica e, allora, è bene fornirgliene qualcuna e farla passare come “scoop”… tanto, ormai, si beve di tutto e di più. Poco male, comunque… fossero solo queste le notizie un po’ “costruite”...
No, non sto parlando di un qualche satellite artificiale, ma di un piccolo asteroide che il 7 settembre ci verrà a fare una visita molto ravvicinata. Passerà alla minima distanza sopra la Nuova Zelanda, ma per vederlo è necessario un piccolo telescopio. Nessun rischio, però…
Questa news è veramente di quelle “col botto”, sempre che sia confermata da future osservazioni, ma l’accurata analisi dei dati sembra dare alto credito alla sorprendente scoperta. Abbiamo, finalmente, identificato la regione in cui vive il nostro villaggio galattico.
Dopo aver descritto le tre lettere dell’alfabeto del mondo di Alice (uno spazio-tempo, ricordate sempre molto bene) e le loro ampiezze di probabilità (espressioni matematiche troppo difficili per esprimerle compiutamente) è giunta l’ora di scrivere la prima parola, ossia il primo diagramma di Feynman.
Anche se sappiamo benissimo che siamo figli delle stelle e anche se molte idee riguardo a ciò che succede nelle esplosioni di supernova è stato più volte confermato (non tutto, ma molto), fa sempre piacere avere riscontri positive dalle osservazioni. Come diceva Galileo (e il principio della ricerca scientifica): “una volta espressa una teoria esplicativa bisogna continuare a cercare eventi che possano distruggerla. Solo così la sua validità può crescere”.
Un interessante modello evolutivo sembra aver dimostrato che il DNA delle stelle si “costruisce” molto rapidamente, spiegando così perché è possibile identificare stelle “sorelle” anche se hanno scelto di vivere in località molto distanti tra loro. Il sangue non è acqua!
Diamo il dovuto spazio alla relatività galileiana e alle formule che la descrivono. Senza di lei sarebbe assurdo entrare nella relatività di Einstein. Lui stesso è partito proprio dai principi galileiani…