E se ci fidassimo della Natura (e la studiassimo meglio)? *
Questo articolo è stato inserito nella sezione dell'archivio dedicata al clima e al riscaldamento globale, nella quale troverete una selezione di articoli sull'argomento e le motivazioni della nostra impostazione critica a riguardo.
Vi voglio raccontare una favola. Anzi no. Non posso considerarla una favola, dato che rappresenta la realtà, la realtà della Natura. La definisco meglio: è la realtà raccontata come una favola, in cui molte cose sono state umanizzate e semplificate (non è certo una novità per me… vero, cari amici?). Alla fine, però, entreremo prepotentemente nella “notizia”. Una scoperta talmente banale, da sembrare veramente ovvia. Eppure…
Tutto inizia quando la stella Sole riceve dall’Universo un incarico veramente importante e non certo facile: costruire un pianeta in cui nasca ed evolva la vita biologica. Tutto deve essere perfetto: distanza, grandezza, massa, atmosfera e mille altri particolari. Il figlio prescelto verrà chiamato Terra. L’inizio è alquanto complicato, o almeno così sembra a noi, dato che le differenze con i fratelli meno “fortunati” non sono così nette e definite. Quell’inferno di fenomeni geologici, di urti continui, non appare proprio l’ideale.
Il Sole, però, sa molto bene cosa deve fare. Innanzitutto avere pazienza e andare per gradi. Le prime forme di vita, piccole cellule che sguazzano in oceani che sembrano più zuppe che placidi specchi d’acqua limpida e trasparente, sono la culla che le accoglie. Il nutrimento c’è, ma non è facile recuperarlo. Soprattutto, sembrerebbe mancare un “qualcosa” che sarebbe molto utile, l’ossigeno molecolare. Si può farne a meno? In parte sì. Le prime forme di vita ci riescono, mangiando e assorbendo l’energia necessaria in modo molto rudimentale. Saranno proprio loro che prima o poi utilizzeranno l’energia solare e il gas dei vulcani, che continuano a eruttare, per liberare nell’atmosfera il tanto agognato ossigeno. Forse, però, non se lo sono costruito da sole… Il Sole e i vulcani le hanno dato una mano non indifferente. Ne parleremo alla fine.
Adesso, comunque, le cose vanno molto meglio e le macchine energetiche sono fantastiche, non sprecano niente e utilizzano tutto. L’Universo ha sempre operato in questo modo! In particolare, sta utilizzando la fotosintesi. La ricetta è semplicissima: basta avere un po’ di CO2 e tanta energia solare. Le foglie trattengono la parte che le interessa (gli zuccheri) e risputano fuori l’ossigeno, necessario alla respirazione di altre creature: uno per tutti e tutti per uno. Che macchina perfette: riescono a cibarsi e a regalare agli altri l’ossigeno. Producono energia e rendono sempre più “pulita” l’aria. Non è comunque un’azione “buona”, altruista, morale… è solo l’unica regola seguita della Natura: il mio vantaggio è il tuo vantaggio e viceversa.
Malgrado sia un processo visibile ovunque, resta ancora un sogno per la creatura che si definisce uomo, o -meglio- che si definisce la creatura più perfetta dell’Universo. Un processo che è li davanti a lui da miliardi di anni, ma l’uomo è arrogante, egoista, orgoglioso e non vuole imparare dalla Natura. E’ solo convinto di poterla dominare. A volte sembra anche provarci, ma poi ci si accorge che ciò che lo stimola è una “cosa” che la Natura non conosce: soldi e potere. Siamo giunti ai nostri giorni e le cose vanno ancora avanti così. L’uomo raggiunge la Luna, forse Marte, ma rimane cieco di fronte a tanti insegnamenti naturali ben più profondi e utili per la sua sopravvivenza.
Pensate che l’energia viene ancora estratta dai resti degli organismi morti nei milioni di anni precedenti. Un vero e proprio rovistare nell’immondizia, nei rifiuti della Terra. In qualche modo funziona, anche perché lo scopo è dare energia a pochi, e rendere quei pochi sempre più ricchi. (Sembra strano, ma il denaro è una delle poche cose concrete che l’Universo nella sua infinità sapienza non è ancora riuscito a comprendere. Così come non riesce a capire concetti astratti come arroganza, cattiveria, potere; parole che esistono solo nel cervello di quella creatura così armoniosa e complessa, ma anche così irritante e dispettosa).
Un’energia difficile da estrarre e che non è certo pulita come quella usata dalle foglie. Per ogni giro che permette di far fare a qualche strana ruota o per qualche grado in più che regala agli uomini, la contropartita è una serie infinita di scarti che l’atmosfera deve riuscire a sistemare attraverso le sue capacità di reazione. Non è un gran problema per lei, che ha visto situazioni ben più complicate nei tempi passati. Un piccolo lavoro in più.
Questi giochi pericolosi dell’uomo la fanno solo sorridere. Il problema è solo umano, dato che i tempi necessari per intervenire sono spesso troppo lunghi per creature così speciali da avere un orgoglio enormemente più grande della lunghezza della loro vita. Riusciranno a sopravvivere in tempo per vedere completato il risanamento naturale? Beh questo fatto importa poco al Sole e alla Terra. Il loro compito è creare la vita, qualsiasi essa sia. L’uomo non è assolutamente un raccomandato di lusso (è solo lui che lo crede).
Fosse un po’ più intelligente e umile dovrebbe cercare di capire molto meglio le azioni che svolge l’atmosfera per trasformare, ridurre o annullare le porcherie rilasciate dalle sue primitive fonti di energia. E invece no! L’uomo è sicuro di fare meglio e di più e si illude di potere intervenire da solo. Anche i suoi tentativi di migliorare la propria produzione di energia è veramente infantile. Cerca di imitare la Natura, ma solo molto parzialmente, ancora una volta più interessato al ritorno economico che a quello globale e utile per tutti i suoi simili. Una razza veramente assurda in un contesto di armonie, di regole semplici e di processi ottimizzati da milioni e milioni di anni d’esperienza.
Lui vuol fare tutto da solo: sia sporcare che cercare di pulire. E mentre la prima cosa la sa fare molto bene, la seconda lo vede del tutto impreparato. Pensate che non è ancora capace di capire come funziona l’atmosfera (eppure è sempre lì a difendere e a lavorare per la vita) e come, ad esempio, le sue azioni influenzino la temperatura del pianeta. Un segno chiarissimo della sua visione limitata e diretta solo verso scopi del tutto inutili su tempi lunghi. Se la cava dicendo che è tutto troppo "caotico"!
Niente da fare, è una cosa più forte di lui. Da un lato non si cura di quello che produce, ma dall’altro non si fida assolutamente della Natura e cerca di trovare la soluzione da solo, senza aver ancora capito come funzionano realmente le cose. Peggio di un bambino che combina guai a ripetizione, spacca giocattoli e poi vorrebbe ricostruirli. Purtroppo, non può che peggiorare la situazione, soprattutto se non cerca di imparare niente da ciò che lo circonda e da chi ha più esperienza. Il bambino, però, si fida degli altri. L’uomo, invece, non si fida di nessuno, per paura di non ottenere il massimo ritorno di potere e di soldi. In particolare, non si fida più della Natura. Anzi, nel suo orgoglio spropositato è addirittura convinto di riuscire a distruggerla. Nemmeno un bambino potrebbe mai crederci…
La cosa più grave è che si ostina nelle sue convinzioni (sicuramente influenzate dalle solite mire che l’Universo continua a non capire). E così capita che non è ancora capace di imitare le foglie delle piante e si ostina in palliativi che a volte consumano perfino di più di quanto producono. In questo modo, però, si sente perdonato dei misfatti compiuti verso i propri simili che, in massima parte, possono solamente stare a vedere e applaudire i più ricchi. Inoltre, si è anche accorto che quelle strategie di scarso valore portano comunque ricchezza e potere.
Perfino la Scienza subisce questo teatrino privo di senso che non fa che rendere sempre più scettico il Sole e l’atmosfera terrestre sulla capacità di quella creatura di sopravvivere a lungo nel mondo meraviglioso che hanno creato. Che fare? Niente… peggio per lui! E’ solo uno dei tanti che si sono autodistrutti.
Pensate che l’uomo si sta perfino ostinando su un problema che l’atmosfera e il Sole hanno affrontato e superato chissà quante volte e in condizioni ben più esasperate. Si è accorto che i suoi combustibili fossili producono CO2. Mamma mia! E’ andato in crisi totale (o -almeno- così cerca di far vedere, ma sotto sotto ci sono sempre i soldi) e le sta pensando tutte per riuscire a distruggerla. Le piante non riescono a fargli capire che loro la sanno utilizzare molto bene. Basterebbe imitarle e riuscire a rimetterla in linea, utilizzandola -magari- per ottenere nuova energia. Loro lo fanno da miliardi di anni, ma… niente da fare: quando si è testardi e stupidi non si ascolta e non si vede niente.
Tuttavia (e qui entriamo nella parte “nuova”), la Terra non si è solo affidata alle piante per mantenere la sua atmosfera adatta alla vita. Bastava studiarla un po’ meglio. Quando qualche soldo arriva a chi vorrebbe imparare, ecco che sembra di assistere a miracoli eccezionali. Poi tutti a dire: “Accidenti, era l’uovo di Colombo”. Bastava pensare che il sistema Terra-Sole avesse capacità ben superiori a quelle umane e bastava che l’uomo non si rifugiasse nel pensiero masochistico di potere addirittura distruggere ciò che era stato predisposto così bene dalla Natura.
Altro che Terra moribonda per colpa dell’uomo… Se il Sistema Solare ha giocato le sue carte in modo che sul pianeta Terra potesse nascere e prosperare la vita, non è certo un’insignificante forma di vita a distruggere questa potenzialità. Distruggerà se stessa, ma non certo le capacità del pianeta.
Stiamo producendo troppa CO2? Nessun problema. Il nostro pianeta sa cosa si deve fare per rimettere le cose a posto secondo la SUA strategia d’azione.
Fatemi tornare nuovamente indietro di almeno quattro miliardi di anni ed eliminare –forse- un condizionale. La Terra sembrava proprio invivibile, dato che l’ossigeno era merce molto rara, per non dire introvabile. Le prime cellule viventi riuscivano a vivere benissimo anche in mancanza di ossigeno e si sono lentamente evolute fino a produrre l’ossigeno in base al quale sono potute vivere e riprodursi, evolvendo verso sistemi sempre più complessi. Oggi gli organismi viventi sanno benissimo come prelevare la CO2 dall’aria e trasformarla in ossigeno ed energia per il loro metabolismo. Ma anche l’atmosfera terrestre sa perfettamente come si agisce in questi casi. Bastava, forse, pensarci un po’ sopra e ricordare che il nostro pianeta ha vissuto periodi in cui la CO2 era nettamente superiore a quella odierna. Eppure, la vita è continuata e l’anidride carbonica non ha causato catastrofi insormontabili. L’uomo è proprio un illuso a credersi indispensabile sia in verso positivo che negativo. Sarà, sicuramente, capace di distruggere se stesso e la sua razza, turbando al massimo e temporaneamente quella di compagni di viaggio… ma non certo influire veramente sul suo pianeta. Povero illuso e povero stupido arrogante!
Esperimenti di laboratorio svolti all’Università Davis della California sono riusciti a trasformare in modo molto semplice la CO2 in ossigeno. Cosa è stato necessario fare? Niente di veramente straordinario, specialmente per il Sole: inondare la CO2 di raggi ultravioletti! Tutto lì. Noi vorremmo capire e prevedere il clima e ancora non abbiamo capito che questa semplice reazione avviene tranquillamente in Natura, soprattutto quando vi è un surplus di CO2.
La nuova ricerca e i suoi risultati ci dicono che probabilmente la Terra primitiva, satura di CO2 vulcanica, è stata aiutata dal Sole a procurarsi l’ossigeno, senza dover aspettare la nascita delle prime forme di vita capaci di produrlo. Un aiuto disinteressato e utilissimo. Non ci vuole molto a capire che una reazione del genere influisce in modo decisivo sulle regole atmosferiche e il suo impatto sull’evoluzione climatica è a dir poco fondamentale. Come non tenerne conto nei modelli futuri? Sicuramente i veri scienziati non si faranno scappare la nuova informazione. Gli altri… non so, probabilmente la nasconderanno o cercheranno di boicottarla.
Finora, si pensava che il processo necessario per la formazione di ossigeno dalla CO2 fosse ben più complicato. Ci voleva CO2 e luce solare, ovviamente, ma ciò che si otteneva era CO + O e poi ancora O + O + M e, infine, M + O2 (dove M è un terzo “incomodo” capace di trattenere l’energia rilasciata nel processo). E, quindi, giù con tante litanie sulla super produzione umana affiancata alla distruzione delle piante. Entrambe azioni deleterie (siamo tutti d’accordo), ma non certo veramente importanti per la Terra e per le sue future creature. Bastava fare interagire raggi ultravioletti normali e un’alta concentrazione di CO2 in atmosfera per ottenere ossigeno molecolare senza alcun personaggio intermedio. Sembra proprio l’uovo di Colombo… eppure la faccenda funziona e ha sempre funzionato!
Il responsabile della ricerca ha concluso con una frase di grande modestia e umiltà, che sembra fuori dal mondo umano, ma in perfetta linea con la Natura. Ha solo detto: “Penso proprio che i modelli evolutivi atmosferici dovrebbero d’ora in poi essere modificati tenendo conto dei nostri risultati…”. Un vero sbeffeggio morale per certi saputelli che governano il nostro futuro, aprendo la bocca invece che il cervello…
Il lavoro originario (QUI) è stato pubblicato su Science e non sul gazzettino del villaggio. Speriamo che lo leggano in molti…
6 commenti
Incredibile davvero, è proprio quando si hanno le cose davanti al naso che non ci si accorge che esistono...
Per i pseudo scienziati del riscaldamento globale che figura di m........
Perdona lo scetticismo, ma se funzionasse davvero così, su Venere dovremmo rilevare una significativa quantità d'ossigeno visto che l'atmosfera trabocca di CO2, e la maggiore vicinanza al Sole dovrebbe anche significare un irraggiamento UV ben superiore al nostro. Oppure l'ossigeno, ancorché prodotto, viene mangiato da altri processi atmosferici?
Comunque sia, e qualunque sia l'apertura di credito che si vuole offrire a ricerche innovative, credo ci siano gran pochi dubbi su quale sia il meccanismo di origine e di sostentamento dell'ossigeno atmosferico terrestre.
Molto interessante.
Peccato non poter leggere l'articolo originale per intero, visto che il link rimanda solo all'abstract.
Certo che sarebbe di una banalità unica si potrebbe pensare di sviluppare filtri fatti da laser UV che convertono la CO2 prodotta dalle ciminiere delle centrali termoelettriche in O2 e C, sarebbe una soluzione elegante e semplice, bisognerebbe vedere l'efficienza della reazione, quanta energia richiede e quanto ossigeno si riesce a ricavare, ad ogni modo ci sarebbe da farci su tanta ricerca, quella non basta mai.
Ad ogni modo concordi con me che accanirsi ad usare i combustibili fossili sia una idiozia bella e buona.
1. Non sono infiniti
2. Il loro utilizzo non fa bene alla salute dell'uomo
3. Sono sempre protagonisti e movente di guerre e tensioni internazionali
4. (Forse) Hanno causato un lieve aumento della t° globale anche se non tanto pericolosa da mettere a rischio la vita sul pianeta.
Se vogliamo vagamente imitare la natura, la strada la conosciamo, l'unica fonte di energia che riceve questo pianeta viene dal Sole, non si scappa, e da lì che dobbiamo prenderla, direttamente o indirettamente. Lo ha capito la vita su questo pianeta 3 miliardi e mezzo di anni fa, lo hanno capito da 40 anni gli ingegneri aerospaziali che progettano le sonde da mandare in giro per il nostro sistema e lo stiamo capendo anche noi qui sulla Terra.
caro Mik,
la CO2 di Venere ha raggiunto livelli parossistici a causa dell'effetto serra causato dall'acqua. Non si può confrontare la Terra con Venere. Ciò che la ricerca ha dimostrato è che l'ossigeno molecolare può essere ricavato anche e direttamente dalla CO2 atmosferica. Il responsabile dice soltanto che è un processo che deve essere tenuto in conto e non certo che trasforma tutta la CO2... Anche perché senza CO2... poveri noi!!!
caro Marco,
finché il petrolio e il gas saranno meno cari di altre risorse energetiche si sfrutteranno al massimo (carbone compreso). E' inutile illudersi... L'unico modo sarebbe di trovare una strada economica e globale e per questa siamo ancora distanti. Il problema di fondo, sollevato da questa ricerca, è che lo sfruttamento dei combustibili fossili danneggia sicuramente le vie respiratorie dell'uomo, ma che la Terra e il suo clima sanno benissimo come intervenire. Dobbiamo metterci in testa che la Terra non lavora per noi, ma per tutta la biosfera... Quando la finiremo di metterci al centro del mondo? E' inutile intervenire sul GW che si sta sciogliendo come neve al Sole e non cercare di pensare a noi. La Terra ci pensa da sola... e se ci intossichiamo non gliene importa un baffo!!!
Caro ConcettoM,
purtroppo Nature e Science non permettono la pubblicazione on-line gratuita, nemmeno attraverso altri canali. Solo raramente si trovano dei preprint...