Eccezionale risultato ottenuto per mezzo di un razzo tedesco che ha raggiunto 246 km di altezza, prima di tornare a terra: il DNA che era stato spalmato sulla punta del velivolo è tornato vivo e vegeto. E adesso che dire e che fare?
Un nuovo metodo per determinare la distanza delle galassie relativamente vicine? Forse sì, grazie alla velocità relativamente bassa della luce (si fa per dire) e ai soliti telescopi delle Hawaii (ah… le Hawaii…).