27/11/14

Scambio di “vita” nello spazio? *

Eccezionale risultato ottenuto per mezzo di un razzo tedesco che ha raggiunto 246 km di altezza, prima di tornare a terra: il DNA che era stato spalmato sulla punta del velivolo è tornato vivo e vegeto. E adesso che dire e che fare?

Non voglio entrare nei dettagli di questo esperimento che ha dell’incredibile e che pone visioni fantastiche sul trasferimento della vita nell’Universo. Da un lato, apre finestre stupefacenti sull’origine della vita; dall’altro, pone problemi terribili relativi alle nostre missioni spaziali.

Per portarci a questo dramma esistenziale è bastato un razzo che doveva raggiungere condizioni di microgravità per eseguire esperimenti sui cambiamenti del DNA sottoposto a condizioni estreme. Ma tanto che c’erano, i ricercatori hanno pensato bene di spalmare molecole di DNA anche all’esterno del velivolo.

Al ritorno del missile a terra, lo stupore è stato enorme: molte delle molecole di DNA, vissute all’esterno, non solo erano ancora vive e vegete, ma erano in grado di trasmettersi a batteri e condizionare la loro esistenza. In poche parole: la “vita” aveva sopportato benissimo un viaggio spaziale, in cui  era stata per sei minuti in condizioni di microgravità e aveva raggiunto i 1000 °C, durante il rientro in atmosfera. Ovviamente, si stanno pianificando nuovi esperimenti, ma la faccenda ha dei risvolti bellissimi e terrificanti.

Sappiamo che ogni giorno cadono più di cento tonnellate di materiale meteoritico proveniente dal Sistema Solare e quindi dallo Spazio. Siamo sicuri che non trasportino del DNA alieno? Ma, ancora più importante, se il DNA resiste allo spazio, perché non pensare che la “vera” vita, e non solo molecole organiche complesse, provenga da… fuori? Questa è la parte “bella”. Tuttavia, c’è un risvolto terribile.

Chi ha mai pensato di controllare se le varie missioni spaziali, lanciate in giro per il Sistema Solare, avessero tracce di DNA sparso sui vari velivoli, navicelle, robottini e cose varie? Nessuno! Sicuramente ci potevano essere e se resistono così bene… il nostro inquinamento potrebbe essere stato veramente tragico. Una contaminazione globale che potrebbe causare risposte imprevedibili. Anche senza vita aliena, il nostro stesso DNA, magari modificato ma sempre vitale, potrebbe tornare a casa o, analogamente, trovare condizioni per evolversi altrove.

Pensiamo solo al lander di Rosetta: è la cometa a mostrarci la pre-vita o siamo noi a mostrarle la nostra vita? E se ci fosse un incontro di DNA? Per non parlare di Curiosity & co.

Mamma mia… un risultato fantastico potrebbe avere ripercussioni deleterie. Non voglio nemmeno pensarci…

Articolo originale QUI

 

 

A proposito di microbi terrestri molto resistenti, lasciatevi stupire dal Desulforudis audaxviator e dal Halorubrum lacusprofundi...

16 commenti

  1. Alvermag

    Mah, caro Enzo, non dimentichiamo che la vita ha una capacità di adattamento straordinaria. Anche laddove sembra non esserci, cioè nelle regioni più estreme del nostro pianeta, stai pur tranquillo che c'è.

    Volendo usare un paragone poco simpatico ma veritiero, il vero inquinante dello spazio è proprio la vita!
    Le stelle possono mutare un elemento chimico in un altro ma poi si devono fermare. La vita sembra non avere di questi problemi: può "inventare" nuove forme non appena le condizioni ambientali lo impongono. E tieni conto che stiamo parlando della sola vita basata sulla chimica del carbonio. Esisteranno nell'universo biologie diverse, basate ad esempio sulla chimica del silicio, che mi risulta essere un altro elemento capace di sviluppare macro-molecole?

  2. Beh... Alvy,
    non mi sembra una cosa ovvia. Stiamo cercando le molecole complesse e poi magari arriva già il DNA bello e costruito. Il dire che la vita si è formata nel vuoto tra le stelle non è un risultato da considerare risaputo... Di solito, si dice che la nostra zuppa primordiale ha innescato la scintilla decisiva. Sembra, invece, sempre più probabile che sia solo servita da culla...
    Piedi di piombo, ma il risultato è eccezionale e inaspettato (tranne che nei romanzi di fantascienza). Se penso al povero Hoyle e alla sua Panspermia mi sento quasi in colpa...

    Una cosa è dire che la vita si sa adattare e un'altra è che la vita non si sia formata sulla Terra! 8-O

  3. Alvermag

    Si si Enzo, sono totalmente d'accordo con te. Tu fai un discorso più generale mentre io mi sono soffermato sul fatto che:

    "..... anche senza vita aliena, il nostro stesso DNA, magari modificato ma sempre vitale, potrebbe tornare a casa o, analogamente, trovare condizioni per evolversi altrove".

  4. Andrea I.

    Beh ma allora con che coraggio possiamo parlare di dna "alieno"? :mrgreen:

    A questo punto sarebbe davvero spettacolare se riuscissimo a scoprire una qualsiasi forma di vita al di fuori della nostra bella serra per vedere se condivide il nostro stesso "codice".

    D'altra parte riusciremmo a individuare forme di vita basati su qualcosa di diverso?
    Vaaabbe, basta speculare, speculare is bad :mrgreen:

  5. adriano

    A questo punto la vita nello spazio è quasi sicuramente ovunque 8) Intanto noi ne abbiamo seminata un po' nel nostro sistema solare :lol:

  6. in fondo facciamo parte della Natura e può darsi che anche questo "inquinamento", faccia parte delle regole del Cosmo per diffondere la vita... :wink:

  7. Mario Fiori

    Ops Enzo, sono arrvato tardi, come spesso accade purtroppo, e mi hai tolto le parole di bocca: magari è la regola, è proprio così.

  8. caro Mario,
    sapevo benissimo di interpretare anche il tuo pensiero... ormai ci conosciamo molto bene, quasi come fossimo... entangled!!! :mrgreen: :mrgreen:

  9. davide1334

    si però scusate,mettere il becco fuori dall'atmosfera per dieci minuti non è un pò poco per
    trarre conclusioni di resistenze a microgravità, e "paragonarle" a viaggi interstellari nello spazio? chiedo eh

  10. Non posso darti torto Davide... ma prova a farlo fare a un uomo e vediamo cosa succede... Direi che il DNA è decisamente più "robusto" rispetto a quello che amministra saggiamente. Quanto ... lo vedremo... :roll:
    Se lo trovassimo dopo un viaggio di anni e anni cominceremmo a togliere molti "se" e "forse"... Ricordiamoci che, comunque, si sono trovati nello spazio interstellare coppie di aminoacidi... proprio la struttura di base del DNA...

  11. tucson

    Infatti spesso anche tutti noi - appassionati, studiosi, scienziati - dimentichiamo forse la cosa più importante: che siamo l'Universo stesso e non una cosa (sia pure speciale) a parte!
    Voglio riportare in proposito alcune celebri frasi del grande Carl Sagan, che dicono veramente tutto:
    - “Se desideri creare una torta di mele dall'inizio, devi prima creare l'universo”;
    - “Siamo materia stellare che medita sulle stelle”;
    - “Se fossimo soli nell'Universo allora l'Universo stesso sarebbe solo un grande spreco di spazio”;
    - “Noi siamo un mezzo per il Cosmo di conoscere se stesso”.

  12. caro Tuscon,
    condivido in pieno le frasi di Carl, anche perché conoscendolo piuttosto bene so che le diceva con ... sentimento! Sono un po' meno d'accordo sull'ultima. Io direi che noi siamo uno dei tanti mezzi dello spazio per conoscere se stesso, ma non solo perché ci sono gli alieni. Io penso che in ogni modo il cosmo prenda coscienza di se stesso.

  13. tucson

    Ma immagino che Sagan si riferisse non tanto alla coscienza, del Cosmo, di sè stesso quanto alla conoscenza intesa come esplorazione, ammirazione e studio approfondito.
    Ed in effetti è così, come dimostrano i secoli in cui abbiamo puntato i telescopi verso le stelle (cosa che facciamo ancora oggi) e l'esplorazione spaziale in genere.

  14. tucson

    P.S. Se hai conosciuto piuttosto bene Carl perchè non ci scrivi qualcosa su di lui? Credo che a tutti quelli che, come me, sono cresciuti con i suoi insegnamenti (quando all'epoca la Rai valeva ancora qualcosa in termini di cultura trasmettendo COSMOS in italiano, che ora non se la ritrovano nemmeno più negli archivi forse perchè distrutta...) farebbe un immenso piacere!

  15. gioyhofer

    Secondo me non si può parlare di vero e proprio inquinamento.... Forse l'unica cosa che abbiamo inquinato sono solo i risultati degli studi.
    Le nostre molecole di DNA non credo che si possano considerare spazzatura...

  16. hai ragione Gio,
    ho usato una parola poco appropriata. Direi meglio : "alterato" ... in qualche modo l'evoluzione naturale? Non so, però, può darsi che lo sviluppo delle imprese spaziali di una razza industrializzata rientri tra i sistemi di proliferazione della vita. Essa è venuta dal cosmo e noi la restituiamo... Faccio troppa filosofia? :wink:

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