La relatività di Dio e la perfetta scelta di Papa Francesco
Stiamo parlando di relatività e nel frattempo vedo che vari lettori cercano di estrapolare certi concetti alla sfera spirituale e/o intellettiva. Mi ci metto anch’io ed espongo una personale estrapolazione del concetto di relatività e di sistemi assoluti. In particolare, mi sento di affermare che Papa Francesco ha dimostrato di avere perfettamente assimilato la relatività e l’unicità delle leggi della fisica.
In questi giorni il Papa è in Turchia e ha avuto modo di “confrontarsi” direttamente con le “guide spirituali” di altre religioni. Religioni, però, che hanno in comune una particolarità non indifferente: ammettono un solo Dio.
Tutto bene, tutto perfetto, ma allora perché i telegiornali e i quotidiani indicano come evento eccezionale il fatto che il Papa si sia inchinato all’interno di una moschea? Il concetto di base mi sembra, invece, più che ovvio. Se la nostra religione ammette l’esistenza di un solo Dio deve contemporaneamente ammettere che qualsiasi altro Dio sia solo e soltanto il suo. Il fatto stesso di accettare il Dio mussulmano come un Dio diverso comporterebbe l’ammissione che possono esistere due divinità in contrapposizione. Dire che una è falsa e l’altra no, è un po’ come voler dire che il mia sistema di riferimento è assoluto. Ma sappiamo benissimo che non è vero.
L’importante è che la stessa legge fisica venga mantenuta nei vari sistemi. La legge fisica in questione è l’esistenza di un unico Dio e quindi è giusto che il Papa si inchini di fronte a un Dio che è il suo stesso Dio. Al limite, è descritto in modo diverso. La nostra religione e quella mussulmana, ad esempio, rappresentano due sistemi non inerziali. La legge è la stessa (un solo Dio), ma è descritta in modi diversi. Basterebbe imparare la fisica classica per non stupirsi assolutamente del gesto di Francesco.
Leggermente diversa sarebbe l’interpretazione delle religioni politeiste, ma -forse- basterebbe inserire una relatività … speciale. Anche il tempo è relativo… ossia anche il numero degli Dei… L’importante è stabilire la legge di trasformazione.
Insomma, essersi inchinato di fronte al Dio mussulmano è stato un gesto perfetto per dimostrare che Dio è unico e che la visione cristiana ha una sua validità, indipendentemente, dal sistema di riferimento scelto. Non essersi inchinato avrebbe confermato l’ipotesi che Dio potrebbe essere diverso a seconda di chi lo contempla. Avrebbe rotto la “relatività divina” e la legge dell’esistenza di un solo Dio per tutti.
In modo leggermente diverso, si potrebbe dire che Dio è un sistema di riferimento assoluto, l’unico esempio esistente nell’Universo. In un modo o nell’altro il gesto di Francesco è stato fisicamente e matematicamente perfetto. Chi non l’ha capito dovrebbe rileggere meglio dentro la propria fede e il proprio concetto di Dio unico.
Tengo a precisare che il mio modo di pensare è ancora diverso: non ho bisogno di Dio, perché lo identifico nello stesso Universo. Non ho quindi nessun problema ad accettarlo come unico per tutti e non solo per i terrestri… In fondo, in fondo, lo accetto come unica entità assoluta.
Forza, divertitevi e scatenatevi… ma non dimenticate che lo studio della relatività è essenziale anche per essere veri credenti!
QUI altre riflessioni su Dio e Universo
28 commenti
fidati che della integrità o rottura della "relatività" divina non ci farà caso nessuno,dagli atei a gli stessi credenti....vabbè non fatemi parlare di religione va, non riesco a non scaldarmi... siamo diversi miliardi,calpestiamo lo stesso suolo,viviamo delle stesse risorse risiediamo nello stesso granello di polvere dell'universo ma abbiamo tanti dei(tre principali e altri sparsi qua e là)....che essere imperfetto che è l'uomo
Caro Enzo, il tuo ragionamento fila e non fa una grinza...
Bella l'interpretazione relativistica che hai dato alle religioni di tutto il mondo!
Sarebbe bello applicarla realmente però secondo me non è proprio cosi che la pensano i "capi" delle diverse religioni (e qui si abbandona la fisica e ci si butta nelle logiche del pensiero umano)
Per una religione accettare di non essere il sistema di riferimento assoluto significherebbe perdere di autorità rispetto ai propri discepoli e questo non lo potranno mai accettare (indipendentemente dal fatto se il concetto di base è giusto o sbagliato).
Accettare infatti il principio della relatività ristretta secondo cui ciascun sistema è valido e si può passare da uno all'altro secondo semplici trasformazioni (in questo caso anzichè parlare di trasformazioni di lorenzt si sarebbe dovuto dire trasformazioni di Francesco ) equivarrebbe a dire che un prete cattolico, applicando il principio di relatività religiosa, in base a semplici trasformazioni potrebbe spostarsi nel sistema di riferimento ortodosso, sposarsi e poi rispostarsi nel sistema cattolico e secondo me il buon Francesco non ne sarebbe proprio contento!
Se lo dovessi interpretare in un modo scientifico mi viene più semplice interpretare questo gesto pensando all'universo e alle sue galassie. Il Papa (che rappresenta una galassia) si inchina davanti ad un'altra religione (che rappresenta un'altra galassia) in quanto gli da atto di far parte di una realtà più vasta (l'universo)
All'interno di questa realtà più ampia ogni galassia segue le leggi universali (quella della gravità che può essere paragonata all'esistenza di un unico Dio) ma poi al suo interno ha delle regole ben precise (dovute ad esempio dalla massa totale, dalla massa del buco nero centrale, dall'eventuale presenza di materia oscura) che ne determina dei modi di funzionamento diversi e non intercambiabili tra di loro...
Quindi almeno secondo me la relatività ristretta non era proprio nei pensieri del Papa!
"Il mio modo di pensare è diverso: non ho bisogno di Dio, perché lo identifico nello stesso Universo".
PAROLE SANTE (che identificano anche il mio modo di pensare).
non pensavo di scatenare un vespaio così,solo perchè credo in un creatore(non religioso).Tuttavia se parliamo di assolutismo,beh lo fa sia la religione,sia lo scienziato,semplicemente perchè in entrambi i casi credono in quello che fanno e sono pur sempre esseri umani,quindi limitati nell'arrivare a scoprire la verità dell'esistenza dell'universo.x Alexander: sei al quanto in contraddizione affermando:qui si ci butta nelle logiche del pensiero umano,si abbandona la fisica???!! ma perchè la fisica non è una logica del pensiero umano?? certo che si! quindi ?! vedi hai appena fatto della fisica un tuo sapere assoluto! x Davide:ma spiegami una cosa:affermi in conclusione del tuo post che l'essere umano è imperfetto,quindi anche la fisica,mi sembra una materia umana,o no?? e ammetti incosciamente che l'essere umano è limitato in questa vita terrena,quanto i suoi sensi che non gli fanno cogliere la vera essenza di tutto il creato...comunque tranquilli ognuno creda a quello che vuole,saluti!
mah giovanni io non ho la forza in questi giorni di pensieri cosi elevati che mi attribuisci...., semplicemente stavo cercando di trovare somiglianze tra il modo in cui l'umanita' si interfaccia alle diverse religioni e alcune leggi fisiche come la relativita' ristretta.
Piu' che altro mi sto allenando sul funzionamento della relativita' ristretta e generale...
Per il resto vedo che l'argomento ti scalda un po' troppo, magari e meglio esprimere le proprie opinioni con cognizione senza dover rispondere per forza a tutti non credi? altrimenti diventiamo come porta a porta...
fai un intervento in cui spieghi perche' questo universo non puo' fare a meno di un creatore onnipotente e io te lo leggo volentiri!
cari amici,
non ho inserito questo post per accentuare la discussione precedente che era nata con la velocità della luce. E' solo nata dallo stupore manifestato dai media per un gesto del Papa che mi sembra perfetto sia sotto il punto di vista etico, ma anche sotto un punto di vista matematico. Poi, ovviamente, ci sono mille altre ragioni plausibili per quel gesto. Io ho solo voluto estrapolarne uno che si ricollega all'argomento su cui sto lavorando... Tutto qui... Comunque bravo Francesco!!!
Signori che succede!!!
Se si arriva agli insulti per perorare le proprie idee non si va da nessuna parte.
Riguardo l'articolo di Enzo io penso che il gesto del papa a livello personale non sia poi così difficile da capire visto che si tratta di un uomo di fede.
I media si stupiscono di cio perchè lontani anni luce dal modo di vivere che i vangeli predicano.
Poi Enzo tu o qualsiasi altro potete sbizzarrirsi a trovare similitudini analogie tra comportamenti umani e di fede, con la relatività, con il cosmo ecc. ecc....
Proseguendo penso che vada rispettato il diritto di ogni uomo ad avere la propria fede la propria idea di Dio fin che ciò non rechi disturbo o dolo al prossimo.
Ancora le varie "chiese" intese come istituzioni sono appunto istituzioni create da uomini e come tali non esenti da vizi e da pecche che la natura umana esprime a 360°in tutti i campi facile attaccare un dogma se chi lo predica razzola male cerchiamo da uomini onesti di guardare a ciò che uomini meravigliosi e non "piccoli" ci hanno voluto lasciare ciò che di più vicino a Dio c'è nell'uomo chiamatela carità comprensione sacrificio.
Attenti dunque saccenti che la vostra strada è viscida sconnessa e volendo marciare ad andatura troppo sostenuta è molto più facile sbandare e precipitare nella scarpata di chi invece non ha mezzi potenti e quindi rischia molto meno.
E poi parliamo di "minchioski" e non di quello che fa il papa.
caro Foscoul,
a parte gli insulti che sono bagaglio culturale al tempo odierno. La mia analisi soggettiva era solo un modo per dimostrare logicamente come una persona che crede veramente possa compiere gesti per lui ovvi, ma considerati eccezionali da chi non riesce a comprendere veramente l'essenza delle cose. Non voleva assolutamente essere una presa di posizione o un'interpretazione assoluta. Anzi, proprio il contrario. Uno spunto di riflessione e nulla più, senza pretendere di avere enunciato una sacra verità. Ci mancherebbe altro... Un gesto di grande saggezza e coerenza che ho voluto estendere al mondo scientifico... e a come la scienza (e quindi anche il gesto di Francesco) possa facilmente essere fraintesa. Che venga spesso fraintesa lo dimostrano gli insulti...
Concludo con una riflessione che forse potrebbe legare scienza e fede forse DIO ha creato il cosmo così complesso per non volersi svelare e far si chè l'uomo scelga se credere o meno alla sua esistenza.
Chissà un bel dilemma......
Hai la mia comprensione mai insultare rispettiamoci.
Scusa Giovanni se metto il becco nella disputa anche io sono credente e credimi quì si ragiona e nn ci si scaglia contro la chiesa leggici ancora e capirai meglio anche Enzo a volte anche io lo sopporto ma è un buon uomo....
Interessante riflessione quella che suggerisci, Enzo.
Per quanto mi riguarda, cerco sempre di provare a comprendere il motivo dietro le diverse interpretazioni.
Io, quando affronto riflessioni come questa, parto sempre da un presupposto (che magari é sbagliato...ma tant'é ) e cioé che qualsiasi cosa che riguarda l'uomo e il suo modo di intendere il mondo parte da una sua "necessitá".
Penso che, quindi, sia essenziale capire quale sia questa necessitá.
Proviamo a chiederci perché l'uomo ha la necessitá che dietro alla sua origine e a quella del tutto ci sia una "mente" superiorie (che guarda a caso ci ha fatto a sua immagine e somiglianza o che viene rappresentato come simile ai suoi figli e vittima dei loro stessi "sentimenti" ) e penso che riusciremmo a spiegarci le differenze.
Voi che dite?
caro Andrea,
io, da parte mia, penso di vedere una grande somiglianza con la paura e la voglia di non essere soli nell'Universo. Da un lato si spera di non esserlo e dall'altra se ne ha paura. Lo stesso capita un po' con il bisogno di un Creatore che ci protegga e che regoli il tutto. Da un lato la paura della morte e il bisogno di sperare, dall'altro la speranza che ci sia qualcuno che ci guidi, su cui scaricare un po' le nostre responsabilità. Un bisogno innato di non sentirsi soli, né prima né dopo... Di fronte a certe paure e speranze non c'è mente logica e razionale che tenga...
Secondo me dietro tutto quanto c'é la necessitá di trovare una giustificazione al ciclo di nascita - coscienza di se - morte.
Personalmente trovo significativo il fatto che abbiamo la necessitá di mettere una coscienza/volontá dietro all'origine di tutto.
Io penso che dietro a tutto ci sia solo la necessitá dell'uomo di controllare se stesso e il suo posto nel tutto.
C'é davvero bisogno che tutto l'universo "viva" seguendo il nostro stesso ciclo?
O forse siamo solo noi che abbiamo la necessitá di imporre la nostra "natura" su tutto il resto?
Siamo davvero cosí sicuri che sia necessaria una fine e un inizio come quelli della nostra "vita" percepita?
Mah, secondo me stiamo semplicemente cercando di dare un'etá e un nome ai fotoni
Caro Enzo, credo di poter dire che il tuo blog costituisce un riferimento NON inerziale. Infatti, chiunque non sia posto sull'asse principale di riferimento ... intellettuale, viene automaticamente espulso partendo per la tangente.
caro Alvy,
non so se scherzi oppure no. Tuttavia, sappi che ho dovuto fare certe scelte dato che il livello era giunto a una fase non più governabile. Ricorda che questo è un blog che vorrebbe fare scienza e non risolvere i problemi universali della mente umana e della Fede... Sono due cose diverse. Ho sbagliato io a fare scivolare il discorso sulla Religione e cose simili, pensando che se ne potesse fare una trattazione "teorica" senza entrare nelle parti più delicate dei propri convincimenti. Tempo fa ero riuscito a creare una bella discussione su "Dio e la MQ", senza innescare problemi che si scontrassero con le idee personali. Purtroppo questa volta non è andata così e si è scivolati sugli insulti. Ho sbagliato io e non capiterà più...
Chi mi conosce da molto tempo, penso sappia benissimo che non ho mai cercato di imporre una visione assolutista... Non verrò mai meno al principio fondamentale dell'umiltà culturale che ha accompagnato tutta la mia vita professionale e non.
volevo aggiungere ancora una cosa per Alvy (ma non solo per lui, ovviamente): la discussione che è poi degenerata è partita da un articolo che niente aveva a che vedere con la Fede e con l'esistenza di un creatore. Il vero sbaglio è quindi stato quello di permettere che si andasse completamente fuori argomento. D'ora in poi starò bene attento a che non capiti più. Con il numero di articoli che scrivo e di argomenti che introduco penso ci sia materiale più che sufficiente per discutere, commentare e spiegare ciò di cui si sta effettivamente parlando. Basta con le estrapolazioni, con gli agganci ad altri argomenti e -soprattutto- a risvolti morali ed etici troppo personali.
Ma Enzo, certo che sto scherzando; accidenti Enzo, ancora non hai capito che sono un burlone? Te l'ho già scritto una volta, se cominci a prendermi sul serio è la fine del mondo!
Provando ad essere un pochino (ma solo un pochino ...) serio, credo che un confronto "duro" sulle questioni religiose sia inevitabile. Non dimenticare che hai deciso, con il tuo blog, di farti portavoce di una "filosofia" che esclude il soprannaturale dal mondo e lo fai nel paese che è il centro del Cristianesimo.
Come puoi pensare di non essere bersaglio, tu ed i tuoi bloggers, di persone che - magari in buona fede - sono totalmente ottenebrate da una visione distorta della realtà?
Bada che non sto giudicando la scelta di chi crede ma sto piuttosto criticando la posizione di chi non è disposto ad ammettere il dubbio. D'altra parte, mentre lo scienziato deve sempre fare i conti con l'esperienza per poter promuovere una sua teoria, al cardinale è sufficiente aprire il vangelo o la bibbia alla tal pagina per trovare tutte le risposte, sempre quelle, secula seculorum.
In quanto al fatto che l'articolo incriminato "niente aveva a che vedere con la Fede e con l’esistenza di un creatore" caro Enzo, temo che qualunque articolo scientifico possa essere attaccato portandolo sul piano religioso. E questa tendenza è generalizzata e molto presente nel mondo moderno.
Non è un problema di "tipologia dell'articolo o dell'argomento trattato" ma di un approccio corretto o meno alla sua analisi e discussione.
Se vuoi evitare il problema puoi scrivere di cucina, anzi di vini, di cui mi sembra tu sia un conoscitore. Sei condannato, amico mio, non ti illudere.....
Io, pur non credendo (ti dirò che questo verbo, in generale, mi infastidisce parecchio) e definendomi ateo, mi dovrei professare più correttamente agnostico, cioè non conoscente; se domani qualcuno mi dimostrasse l'esistenza del soprannaturale ne prenderei atto.
Hai mai sentito parlare di un credente dubbioso? E' un ossimoro.
Vedrai che adesso si scatenerà qualche altro ... fenomeno!
Se uno sbaglio c'é stato, a mio parere, non é stato sicuramente tuo Enzo.....ma di chi non riesce a discutere civilmente senza ritenere chi non la pensa allo stesso modo un povero imbecille.
Avete ragione ragazzi.... e chiedo scusa ad Alvy . Ma... non sono abituato ad avere a che fare con situazioni che scadono nel facebook peggiore e quindi sono un po' frastornato. Il dovere cancellare dei post, che sono pur sempre delle espressioni della mente umana, mi è costato parecchio... ma temo troppo la degradazione di questo sito a cui tengo moltissimo, soprattutto per le persone che lo frequentano!
Scusarti con me? E di che? Adesso sei tu a voler scherzare.....
Il Prof. Zappalà che chiede scusa ad un Alvy qualsiasi .... roba da matti...
Enzo hai fatto un'analisi perfetta complimenti per la tua onestà intellettuale ma non ne avevo dubbi.
grazie Foscoul...
Io sono credente e molto spesso mi pongo la domanda se esiste davvero un Dio oppure se siamo frutto del "caso".... È una domanda che secondo me non avrà mai risposta nonostante tutti i tentativi di spiegare il pre big bang. .. la stessa idea delle fluttuazioni quantistche presuppone l'esistenza di un "nulla" ma che nulla non è...
Per quanto riguarda il discorso di essere soli nell'universo io sinceramente non ho alcun problema nel dire che ci sia la possibilità che esistano altre forme di vita.... non cambia di una virgola la mia visione di Dio anzi me lo rende ancora più fantasioso.
Per quanto riguarda il discorso di essere fatti a sua immagine si entrerebbe nel campo teologico che nulla ha a che fare con questo blog....
Non so l'argomento è in tema o fuori tema ma vorrei fare una domanda ingenua/sciocca che penso non debba urtare la suscettibilità sia dei Credenti (che rispetto) sia dei non-credenti come me.
Io penso che un sano e pacato confronto (dai tempi in cui due Homo erectus hanno 'discusso' su quale fosse il sistema migliore per scheggiare una pietra) tra idee diverse abbia portato al progresso tecnologico-politico-religioso della razza umana (che nella storia poi certi confronti non siano sempre stati pacati è un dato di fatto.)
Se una persona è convinta delle proprie idee, non deve avere paura di confrontarsi con altre idee perché tutte le idee sono perfettibili, a meno che non sia così sciocco di ritenere di essere l'unico a possedere la verità assoluta.
Ecco la domanda.
La quantistica ha dimostrato concetti che la mente umana non ha mai ipotizzato, e ha dimostrato come falsi altri concetti ritenuti inattaccabili.
Non c'è nessun 'cervellone' che ha mai pensato di mettere in discussione la Questione?
Se per caso qualche 'super cervellone' potesse dimostrare un si o un no che succederebbe?
caro Walater (o Walter?),
Non penso che nessun cervello possa mai rispondere al Perché e alla Questione, dato che è qualcosa di cui il nostro cervello è parte integrante, un granello di polvere nell'infinitò della realtà. E' la stessa cosa che subiamo quando cerchiamo di descrivere dal di fuori ciò in cui viviamo al di dentro. Vedi, ad esempio la Via Lattea. Se non ci fossero galassie lontane non capiremmo com'è fatta. Il problema è che non ci sono Questioni e/o Perchè lontani che ci servano come confronto. Dobbiamo accontentarci del come (vedi la MQ di adesso). Forse ci vorrà un passo successivo del cervello per rispondere alle nostre grandi Questioni, ma ne nascerebbero di nuove e ancora più profonde...
Ovviamente, sono solo idee mie, ultra perfettibili per definizione di idea personale, un qualcosa che è legata alle capacità ridicole di un singolo cervello...
leggo con "piacere" che il mio vecchio "seme" come da me sperato pian piano sta "fiorendo"..