Anche se al nord il tempo non sembra ricordarlo, siamo comunque giunti a ferragosto. Il momento migliore per lanciarvi un piccolo quiz di fisica, anche perché si riferisce a una barca su un lago, situazione molto “estiva”. Non c’è bisogno di scrivere formule… ma solo di ragionamento.
Invece di cercare pianeti piccoli e rocciosi nelle giuste zone attorno alle stelle, potrebbe essere più facile puntare l’attenzione sui satelliti dei giganti, posti nelle stesse posizioni. Ve ne sono sicuramente di più.
Un oggetto celeste può anche ruotare molto velocemente intorno al proprio asse, ma prima o poi, se esagera, la forza centrifuga riesce a vincere quella gravitazionale e quella di coesione della materia e il girotondo porta alla completa disgregazione del corpo. Probabilmente, ne abbiamo già visto gli effetti su asteroidi apparentemente "esplosi". Tuttavia, sembra che, a volte, qualcosa aiuti a continuare il girotondo anche se si ha andati oltre il limite fisico. E’ una forza di tipo chimico che cerca di non far rompere la “corda” che tiene uniti i pezzi tra loro.
L'Universo non è solo interessante, ma è anche bellissimo come sappiamo molto bene. Basta poco per fare sbocciare un'immensa rosa. In questo caso è la celebre "Ring Nebula", la nebulosa planetaria che rimane sempre uno degli oggetti più "ambiti" dagli astrofili. Basta combinare le immagini riprese in banda H-alfa, nel visuale e nell'infrarosso e ... […]
Come non detto. La missione Rosetta ha finalmente svelato il vero "target" del suo viaggio. Il direttore del progetto, John Mushroom Finder, ha ammesso di essere un fanatico cercatore di funghi e dopo un'attenta ricerca ha scoperto che i più grandi porcini dell'Universo vivono solo in una zona ristretta tra Marte e Giove, dove l'umidità […]
Normalmente vale la frase al contrario: “Se Maometto non va alla montagna…”, ma per i buchi neri sembra che il titolo dia la giusta spiegazione. Ovviamente, Maometto rappresenta il buco nero, costretto ad andarsi a cercare da … mangiare.
Forse questa nuova immagine della cometa di Rosetta ci dà un'idea di come doveva essere la situazione molti milioni di anni fa, quando due comete si sono utile tra loro. Magari erano i due pezzi più grandi di una "mamma" andata distrutta e rimessasi assieme sotto l'azione gravitazionale reciproca. Chissà... ce lo dirà Rosetta.
Media INAF colpisce ancora. Questa volta tutto dipende dall'aver perso per strada una sola parola, ma senza di lei le cose cambiano completamente. Speriamo che pochi neofiti vadano a leggere notizie del genere...
Questo è forse l’articolo più complicato scritto finora. Non come concetti espressi, ma come procedimento da seguire passo per passo. Ci vogliono calma e pazienza. Troveremo, però, un'altra assurdità apparente della QED, che però risolveremo abbastanza velocemente. Capiremo anche perché essa non conosce la parola “approssimazione”.
Tra un anno la sonda New Horizons dovrebbe arrivare su Plutone. Il declassamento del pianeta a pianeta nano ha comportato gravi problemi di “visibilità” a una missione che sembra rischiare di diventare un piccolo “flop”. Ovviamente non è assolutamente vero scientificamente, ma i media sono i media… E se ci fosse già stato un cambiamento nascosto a tutti?
E’ sicuramente interessante comprendere perfettamente lo stile di vita del Sole dato che, anche se qualcuno preferisce cancellarlo dai propri modelli, esiste e quando vuol farsi sentire sa come fare. Tuttavia, così come si studia la storia recente dell’uomo, è parimenti molto interessante (forse di più) cercare di risalire alla sua più antica preistoria, quando una scimmia messa alle strette dalle situazioni ambientali fu costretta a usare due sole zampe e a iniziare una lunga migrazione. In poche parole: com’è nato il Sole?
Il Sole è sempre stato trascurato nei cosiddetti “modelli” costruiti dall’IPCC, per dimostrare la causa umana nel periodo, ormai terminato da circa 17 anni, di riscaldamento globale. Eppure, un recente lavoro mostra come esso abbia subito nel periodo suddetto una fase di massimo fuori da ogni regola.
Solo una piccola riflessione su quella che continuiamo a chiamare “vita normale”, basata su leggi apparentemente logiche e prevedibili. Temo che non solo Dio giochi veramente a dadi, ma che si stia proprio disinteressando dell’uomo e delle sue azioni. Forse ha perso qualsiasi speranza…
“Ho già visto molti gatti senza sorriso, ma mai avevo visto un sorriso senza gatto”. Così Alice si rivolge allo Stregatto, quando lo vede scomparire, lasciando sul posto solo i suoi denti smaglianti. Un paragone troppo ghiotto per una nuova assurdità della MQ, prima soltanto prevista e oggi anche pienamente verificata da un esperimento. Ma, questo è solo l’inizio per una ben diversa visione delle proprietà delle particelle poste a distanze cosmiche.
Rosetta è giunta a destinazione! La cometa è a 100 km di distanza. Le due prime immagini non hanno bisogno di commenti. Oggi è solo meraviglia, domani sarà anche Scienza...
Con questo articolo introduciamo una nuova operazione o -se preferite- trasformazione, che viene applicata alle frecce di probabilità. Finora abbiamo imparato a combinarle eseguendo una specie di somma. Adesso impariamo a… moltiplicarle. Niente a che vedere, però, con il prodotto vettoriale. Perderò molto tempo per cercare di far notare la fondamentale differenza tra le due operazioni dato che ci serviranno per la trattazione futura. Alcune cose andranno ancora prese per buone, ma la spiegazione non tarderà ad arrivare. Gli elettroni si avvicinano…