Aggiungo un piccolo aiuto per un esercizio che vi avevo dato. Mi sono accorto che potrebbe essere un po’ troppo difficile.
La regola delle probabilità ci dice che più un asteroide passa vicino alla Terra e più il suo diametro tende a essere piccolo. E meno male che è così! Tuttavia, 2014 HQ124 va un po’ contro la norma. Passerà a 3.3 distanze lunari, ma le sue dimensioni rasentano i 700 metri. Un proiettile niente male…
Questo articolo non è facilissimo. Tuttavia, è in grado di mostrare come si possa disegnare in quattro dimensioni sul piano di un foglio, rispettando la teoria della relatività. Ormai siamo in grado di viaggiare con la nostra astronave a velocità spaventosa e ammirare anche Leonardo da Vinci (un po' deformato...).
Tra meno di dieci giorni andrò in Sardegna, per cui faccio una piccolo riassunto della situazione attuale e dei progetti futuri.
Abbiamo discusso di ricerche serie e meno serie, di scoop motivati e di spot pubblicitari, di nuova inquisizione scientifica e di imposizioni politiche. Vi sono poi articoli che non sono né carne né pesce. Ossia, confermano cose ovvie, già sufficientemente provate, ma che vale sempre la pena ribadire. L’importante, nuovamente, è non volergli dare un’importanza che non hanno. A volte sotto al vestito c’è poco o niente… (di nuovo, almeno…). In questi ultimi tempi sembra che lo studio dei corpi minori si sia dimenticato completamente di quanto è stato fatto e dimostrato non molti anni fa. Forse i nuovi scienziati non hanno più tempo per leggere? Ma mi stupisco anche delle riviste (prestigiose) che pubblicano l'acqua calda.
Sì, è proprio vero. Cosa potrebbe mai fare l’Universo senza la materia oscura? Non ha ancora avuto nessuna conferma diretta, eppure sta risolvendo problemi di tutti i generi. Avete mal di schiena? Un bel massaggio di materia oscura e passa tutto. Un raffreddore non vi fa dormire? Una vigorosa spruzzata di spray oscuro e cadrete immediatamente tra le braccia di Morfeo. Sarà anche vera, ma mi sta diventando veramente antipatica, come quelli che devono mettere il naso dappertutto o come i tuttologi televisivi.
I buchi neri galattici rispondo a regole abbastanza precise dettate dalla decenza e/o dalla censura. Quelli costretti a vivere a stretto contatto con altri bagnanti sono obbligati a indossare un costume formato da una spessa ciambella di polvere. Quelli che si allontanano dalle spiagge più affollate sono decisamente liberi di fare quello che vogliono. Il perché, per adesso, non è assolutamente compreso…
E’ poco che abbiamo dato al Sole quello che è del Sole in relazione ai suoi possibili e logici effetti sul clima terrestre. Ci ritorno, brevemente, sopra per comunicare, finalmente, il raggiungimento del massimo del ciclo 24. Una bella “ciofeca”… direbbe Totò.
Non sono certo la stessa cosa, ma vale la pena guardare come si è formato un fantastico ciclone negli USA. Io non sarei stato così vicino a filmarlo... QUI
Con questa puntata finiamo la chiacchierata sulla forza centrifuga, accennando alla forza peso e alla sua variazione su un pianeta che ruota e che si schiaccia. Sfiorerò anche la forza di Coriolis, ma poi basta… perché se no, veramente, mi vedrei costretto a scrivere un “nuovo” libro sulla meccanica classica.
La domanda ricorrente nella ricerca degli esopianeti è: “Quanti pianeti sono riusciti a formarsi attorno a una stella?”. Una nuova ricerca teorica, applicata a un sistema binario, sembra modificare drasticamente la domanda e trasformarla in: “Quanti pianeti sono sopravvissuti alla loro formazione?”. Ovviamente, ciò è soprattutto vero per pianeti piccoli e vicini, ossia per pianeti di tipo terrestre.
Abbiamo descritto il moto circolare uniforme e l’abbiamo applicato a un corpo che, provenendo “da fuori”, è caduto nella ragnatela del corpo di massa M. Ci siamo, però, accorti che, anche se teoricamente possibile, la condizione di stallo dinamico è un caso veramente fortunato. Molto meglio è cercare di ottenere la stessa configurazione lavorando “da dentro”. In altre parole, cercare di lanciare una pietra P di massa m verso l’alto e tentare di metterla in orbita.
La grande macchia rossa di Giove: un’enorme meraviglia che non dovrebbe più esistere. Eppure… è sempre lì a far gioire gli astrofili e non solo. Non è molto che si è scoperto (forse) come fa a mantenersi. Nel frattempo, però, sembra diminuire a ritmo crescente. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, sempre che si sia in grado..
Questa volta sarete solo voi a parlare, anzi a calcolare… Buon lavoro!
Ieri, aprendo “google” ho visto che era il 296° anniversario della nascita di una delle rare donne che sono riuscite, in tempi passati, a diventare famose per i loro studi scientifici (matematici, in particolare). Non era certo impresa facile in un mondo che dire maschilista è dir poco. Merita perciò un ricordo speciale da parte nostra. Visto che era difficile diventare scienziate, vi offro un esercizio altrettanto difficile.
Ecco i risultati dei primi esercizi sulle derivate, con qualche spiegazione. MI spiace che abbiano risposto in così pochi... ma... le derivate non hanno fretta.