Carissimi, il caro amico Domenico Licchelli ha aperto un blog sulla "bellezza" dell'Universo, in senso estremamente ampio: non potevo non dare il mio contributo. Ogni tanto fateci un salto, ne vale la pena... http://www.osservatoriofeynman.eu/kalos/
Le basi della vita biologica sembrerebbero proprio essersi costruite nello Spazio e la Terra primigenia potrebbe rivestire solo il ruolo di incubatrice. Tuttavia, resta sempre un mistero il passaggio da molecole organiche, anche molto complesse, alla prima cellula, capace di sfruttare l’energia per riprodursi o anche solo per compiere azioni “personali” e non codificate. In altre parole, passare dal disordine all’ordine. Una serie di simulazioni effettuate su nano particelle potrebbe avere aperto una piccola finestra su questo enorme e affascinante problema.
Un botto veramente con i fiocchi. Lo scorso settembre un meteorite ha colpito la Luna producendo un “flash” di luminosità comparabile a quella della stella polare. Eppure… nessun innamorato o astrofilo se n'è accorto. Chi volesse fare un viaggio sulla Luna è bene che non sottovaluti questa possibilità, dato che sul nostro satellite qualsiasi frammento spaziale arriva sempre fino al suolo.
Continuiamo a giocare a biliardo (in modo più realistico), preparando il terreno a delle palle molto particolari e a effetti quantistici come quello fotoelettrico e quello Compton. Chissà quanti giocatori di biliardo, vedendo schizzare le due sfere in direzioni diverse, pensano che la stessa cosa stia capitando nel microcosmo delle particelle? Fatemi sperare che qualcuno lo faccia… Se no, pazienza: lo faremo noi!
Mettendo duramente al lavoro Hubble e sfruttando le sue enormi capacità nel rivelare i più piccoli spostamenti, si è riusciti, per la prima volta, a calcolare la rotazione di una galassia attraverso lo studio delle velocità delle sue singole stelle. Un passo avanti incredibile per gli studi futuri sulla dinamica delle grandi strutture dell’Universo.
Una stella di Cassiopea, che percorre a pazzesca velocità la nostra galassia, riesce a mettersi in mostra se osservata con gli occhi infrarossi di Spitzer. Il risultato non è solo affascinante, ma anche molto utile.
Sono ancora un po' sconquassato e carico di grane. Non prendetevela se continuo a rallentare un poco la mia presenza sul blog... Oltretutto ho avuto "lavoro" aggiuntivo. Insomma, vi chiedo solo ancora un poco di pazienza...
I buchi neri sono spesso chiamati “Cannibali dello Spazio”. In realtà, la loro dieta è spesso basata su stelle che vengono distrutte dalle forze mareali e poi ingoiate un po’ alla volta. Dato che anche i buchi neri sono stelle (o ciò che ne resta), la parola “cannibale” ha una sua ragione d’essere. Tuttavia, a parte le estrapolazioni un po’ fantascientifiche, sembra che il modo di mangiare possa dare molte informazioni riguardo ai buchi neri supermassicci e al loro pasto.
Questo articolo è tutto fuorché “astronomico”. Tuttavia, ormai sappiamo bene che questo blog ha la pretesa (a volte) di andare oltre alla Scienza e di pensare all’Universo come a un contenitore che non raccoglie solo stelle, galassie e buchi neri, ma anche tutto ciò che è Natura, noi compresi con i nostri pregi e difetti. Siamo o non siamo figli delle stelle?
Lo ammetto: questa parte è abbastanza lunga e pesante. Inoltre, necessita di grande attenzione e riflessione. Cercate di seguirla con calma senza farvi prendere dalla noia o dall’ansia di arrivare alla fine. L’iperbole è troppo importante in fisica per “snobbarla”. Se riuscite a seguire tutti i passaggi, siete già a buon punto per considerarvi matematici “abbastanza” esperti.
Poche (personali) considerazioni sul “caso” dei buchi neri che non esisterebbero. In realtà, il tutto mi sembra -per quanto ho capito, leggendo rapidamente- un falso problema. Mentre ero dall’altro capo del mondo e non leggevo, ne hanno parlato molti giornali e si sono fatte speculazioni e discorsi anche fuorvianti. Cerco di fare chiarezza a modo mio…
Ciao a tutti! Dopo 28 ore di aereo -e attese relative tra volo e volo (con tempesta di neve a New York...)- eccomi a casa. Sono un po' fuso e ho bisogno di un paio di giorni per riprendere il filo della situazione e andarmi a leggere i vari commenti... Che dirvi? Un viaggio entusiasmante […]
Quando vogliamo vedere qualcosa che si nasconde nell’ombra o che è troppo scuro, le puntiamo contro una torcia elettrica in modo da illuminarla adeguatamente. Sarebbe bello poter fare lo stesso anche nell’Universo, ma … non abbiamo torce abbastanza potenti. Tuttavia, talvolta, gli oggetti celesti, che di luce ne sanno emettere tanta, dirigono il loro fascio verso qualche zona oscura e ci regalano immagini del tutto inaspettate per la nostra tecnologia. E’ il caso di un “gentilissimo” quasar.
Abbiamo descritto la conica che rappresenta una curva chiusa e che ha come caso particolare la circonferenza. Manovrando il piano-coltello si arriva a un punto critico: quello in cui la curva si apre e diventa una parabola. Un caso limite anch’esso, ma altrettanto importante.
ALMA continua a colpire e a stupire. Osservando la celebre supernova della Grande Nube di Magellano del 1987, ha mostrato l’incredibile quantità di polvere ormai fredda che è stata emessa durante l’esplosione. Non si sa quanta ne sopravviverà, ma il nuovo gioiello tecnologico ha forse spiegato l’aspetto così polveroso delle galassie più antiche.
Dopo aver fatto il lavoro dei “salumai”, affettando un salame conico, vediamo di analizzare un po’ meglio le “fette” che abbiamo ottenuto. Introduciamo anche la matematica e troviamo nuovamente le nostre care funzioni. Cominciamo con l’ellisse e la sua figlia prediletta, la circonferenza.