A seguito di vari commenti e di simpatiche spiegazioni alternative "papalliane", abbiamo pensato di dare il via a un progetto che speriamo possa essere di interesse, non solo per i più piccoli. Paolo ha mostrato le sue indubbie capacità di descrivere nel mondo di Papalla alcuni concetti di fisica, corredati da una grande facilità di […]
In questi giorni ho pubblicato ben poco. Le ragioni sono due. Innanzitutto, la preparazione della cena di fine anno (vogliamo farla in famiglia per brindare all'avventura finita bene di Barbara). Un anno che non rimpiangiamo ci certo... Inoltre, sto preparando come presentazione di power point la conferenza su "Avvenne domani", che ormai conoscete molto bene. […]
Ancora una volta, utilizzo un articolo apparso su Media INAF. Ma, questa volta, è una critica molto velata. Ciò che m’interessa di più è capire se una notizia che dovrebbe essere divulgativa, lo sia veramente e non crei, invece, solo confusione su argomenti che molti pensavano di aver capito. L’argomento riguarda l’effetto lente di Einstein sul quale abbiamo, recentemente, parlato molto. Vi chiedo, perciò, di leggere la nota e di dirmi se e cosa avete realmente capito. Le vostre risposte mi saranno molto utili per pianificare sempre meglio i metodi di divulgazione realmente efficienti. Più che un articolo questo è puramente un sondaggio!
Spesso e volentieri, gli svarioni e le confusioni, che leggo nel web, mi spronano a cercare di chiarire fenomeni e concetti che non sono così semplici come probabilmente credevo. Mi dico sovente: “Gli esami non finiscono mai” e se si vuole compiere un’opera di buona divulgazione bisogna continuare a migliorarsi, con grande umiltà culturale. Ultimamente, mi sono reso conto che i buchi neri comportano problemi interpretativi che ingigantiscono quelli che in realtà possiedono. Se è meglio attendere prima di addentrarci nella problematica generale, cerchiamo, almeno, di eliminare eventuali fraintendimenti che troppo spesso vedo aleggiare nella rete, senza veder far molto, invece, per semplificare e chiarire…
Visto che i soliti “impavidi” si sono lanciati egregiamente nella risoluzione del quiz sulla librazione in longitudine della Luna, invece di rispondere, completo il quiz, rimandando la soluzione finale a un unico articolo. Pronti… via!
Solo un accenno per quei pochi (spero) che rimangono in confusione quando leggono inesattezze molto pesanti e fuorvianti. Gli altri non ci facciano caso…
E’ ora di abbandonare la visione geometrica e dedicarci alla vera essenza dell’integrale definito. Alla fine troviamo che esiste un operatore in grado di farci superare tutte le problematiche legate al calcolo delle aree attraverso tanti rettangolini. Una definizione diversa di integrale (chiamato indefinito) ci permette di definire questa operazione. Questo articolo può sembrare banale, come quelli che l'hanno preceduto. In realtà, è così, ma esso nasconde un salto concettuale non indifferente, per cui vi invito di digerirlo molto bene (solo per questo ho inserito i tre asterischi).
Grande clamore tra gli astrofili, ultimamente, per l’occultazione di Aldebaran da parte della Luna. Niente di male, ovviamente, soprattutto se si sfrutta l’occasione per qualche immagine suggestiva. Da un punto di vista scientifico, tuttavia, nessun interesse pratico. Perché non tentare, invece, qualcosa di sicuramente meno semplice (ma fattibile) che possa avere ripercussioni ben più importanti? Il prossimo anno uno stesso asteroide (22 Kalliope) occulterà due stelle nel giro di meno di due mesi. E’ ancora presto per parlarne? Assolutamente no: le osservazioni di un’occultazione vanno pianificate molto in anticipo e con molta accuratezza. La nostra Giorgia potrebbe esserne particolarmente interessata, dato che dovrebbe essere coinvolta in entrambi i casi. Ricordiamo che 22 Kalliope ha un piccolo satellite…
Un Natale con la Luna Piena: un’occasione abbastanza rara, anche se non rarissima. Tuttavia, quel tanto che basta per farmi pensare al “faccione” del nostro satellite e proporvi un quiz estremamente facile, ma che spesso viene risolto in modo errato o confuso. Sto parlando delle librazioni lunari…
Stamattina ho preparato l’impasto per fare i buonissimi croxetti liguri, avendo recuperato tempo fa uno stampo fatto a mano da uno degli ultimi artigiani di Varese Ligure. Dopo di che, ho ottenuto quei deliziosi dischetti in cui, da ambo i lati, sono presenti simboli floreali o ciò che è stato scolpito sulle facce dello stampo. Le famiglie nobili della Liguria imprimevano il loro stemma e i croxetti erano un piatto per le grandi occasioni. Oggi pomeriggio preparerò il sugo. Nell’intervallo mi sono messo a leggere una ricerca che spiega come sfruttare l’albedo per abbassare la temperatura nelle grandi città e mi sono ricordato di qualcosa che avevo letto pochi giorni fa, relativamente ai dati un poco “ambigui” che la NOAA aveva usato per dimostrare come la fermata del riscaldamento globale non sia un effetto reale. Forse, forse, non era così difficile capire perché e come la NOAA avesse cambiato molte stazioni di rilevamento. E, forse, il grado e mezzo che tanto spaventa i governi mondiali (a parole) può essere triplicato (in verso opposto) solo spostandosi di pochi chilometri e senza aspettare decine d’anni…
Lo so, è Natale e tutti DEVONO essere (o apparire) buoni e sinceri. Ce lo impongono i media e il consumismo frenetico. Io penso che le persone buone e oneste non debbano aspettare Natale per esserlo. Ogni giorno è Natale e Natale non è niente di diverso da tutti gli altri giorni. Al limite è un avvenimento, un ricordo, una sensazione, estremamente personale e privata. E questo dovrebbe valere sia per chi ha fede religiosa e sia per chi ha una SUA personale fede per tutto ciò che è Natura. Mi ricordo una vecchia canzone dei “Gufi”…: “ E poi si va tutti in chiesa a pregare Iddio, ma tu ti preghi il tuo che io mi prego il mio…”. Il verso può vedersi sia in modo positivo che negativo, a ognuno la propria scelta. Insomma, perché questo strano preambolo? Beh… solo per anticipare che ho scritto un articolo “leggermente” polemico anche oggi, momento in cui tutti dovrebbero volersi bene e perdonare qualsiasi sbaglio. Poi, domani, sarà un altro giorno. Io, invece, non mi smentisco e rimango polemico anche oggi per le ragioni che ho cercato di esprimere precedentemente. Abbiate pazienza... e, comunque, BUON NATALE!
Forse i meno giovani ricordano bene un gustosissimo film di René Clair del 1944, “Accadde Domani”, in cui un giornalista riceve ogni giorno, per una strana magia, una copia del giornale dell’indomani, con le conseguenze del caso. Bene questo è proprio quello che è successo in astrofisica grazie al genio di Einstein. Questo lungo articolo è un REGALO DI NATALE che io faccio a tutti voi e che tutti voi potete fare a me e a tantissimi altri. E’ stato ricordato (molto sotto tono) che sono trascorsi cent’anni da quando Einstein ha pubblicato la sua Teoria della Relatività Generale. Già questa dovrebbe essere una notizia da prima pagina. Purtroppo, tutto ciò che è vera Scienza viene considerata cosa per pochi eletti, fuori dal mondo. No, non è assolutamente così. La Relatività Generale dovrebbe essere patrimonio di tutti, grandi e piccoli, istruiti e non istruiti, insegnanti e allievi. Oltretutto, i cent’anni di relatività generale sono stati celebrati (quasi di nascosto) da un evento cosmico che ha del fantastico e dell’incredibile. L’uomo è riuscito a prevedere il futuro, proprio come nel film! Vi spiegherò tutto, fin dall’inizio, a livello comprensibile veramente a TUTTI. E se qualcuno trovasse ancora dei punti oscuri me lo faccia sapere subito e mi spiegherò ancora meglio. L’importante è che ciascuno di voi lo legga e lo racconti ai familiari, ai figli, ai nipoti, agli amici. Senza paura di parlare di qualcosa di serioso e di noioso. No, è una notizia veramente esplosiva che deve essere conosciuta e celebrata da tutti. Gli insegnanti la regalino ai loro allievi, gli eventuali giornalisti la riportino con l’enfasi che merita, dato che supera nettamente, come interesse e come meraviglia, tutte le notizie che ci hanno elargito da tanti anni. Questo articolo vuole essere un APPELLO perché la notizia del secolo sia fatta uscire dall’anonimato e serva a smuovere i cervelli dei più giovani, i soli che potranno costruire un mondo migliore e consapevole. Grazie a tutti voi che passerete all’azione e grazie ovviamente a Einstein e alla possibilità che ci ha dato di capire la vera essenza della Natura macroscopica che ci circonda.
Discutiamo un poco attorno al calcolo di aree un po’ strane, proprio ciò che rende, tra molte altre cose, gli integrali uno strumento insostituibile. Non siamo ancora in grado di CALCOLARE realmente gli integrali (e quindi le aree), ma possiamo iniziare a divertirci, preparandoci allo scopo, dividendo, sommando e sottraendo aree parziali e anche … negative.
In realtà, non è ancora stata trovata una vera cura dimagrante per i “ciccioni” del Cosmo, ma -almeno- sappiamo come farli smettere di ingrassare. Basta togliergli il cibo… Ma chi oserebbe farlo? Loro stessi… con grande forza di volontà, quasi “fantozziana”.
I buchi neri continuano a sorprendere e a creare paradossi e illusioni che coinvolgono gli stessi scienziati. Noi non possiamo ancora scendere nei dettagli, ma possiamo, comunque, cercare di inquadrare qualitativamente molti risultati che potrebbero essere considerati sorprese o assurdità. Prendo spunto da una recente scoperta che pone in primo piano una di queste situazioni molto ambigue. No, non voglio parlare di qualcosa di cui non abbiamo ancora le basi, ma proprio mostrare che senza basi otteniamo soltanto un forte … mal di testa.
Encelado passa davanti a Teti e gli anelli fanno da contorno. Cassini sembra divertirsi con immagini fantastiche. Domani ci sarà un ulteriore passaggio ravvicinato con Encelado per misurare la temperatura dei getti polari, mentre si continuano a studiare i dati precedenti per rispondere sull'abbondanza dell'idrogeno. Il bello deve ancora arrivare...