Categorie: Corpi minori
Tags: estinzioni biologiche fasci cometari materia oscura Nube di Oort oscillazione del Sole piano galattico
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Un nuovo piatto: Comete alla rucola! *
Scusate se torno nuovamente alla “rucola” del Cosmo attuale. Ma leggo con sorpresa mista a un sorriso un po’ triste un lavoro svolto da un collega con cui avevo avuto vari scambi di idee e di pensieri. Un ottimo scienziato con un chiodo fisso: la periodicità delle estinzioni di massa sulla Terra.
Sto parlando degli anni ’80 o già di lì (se non vado errato) e questo argomento andava per la maggiore fino a costruire, tra il serio e il faceto, l’ipotesi di Nemesis. Molti ritenevano di vedere nelle estinzioni biologiche una buona periodicità che si aggirava sui 30 milioni di anni. Contemporaneamente, veniva anche “ipotizzata” una periodicità nel numero di crateri da impatto. Anch’essa sembrava aggirarsi sui 30 milioni di anni.
Le due periodicità (sospettate sì, ma di scarso valore statistico) non combaciavano mai perfettamente, ma la statistica dei piccoli numeri può sempre far combaciare qualcosa. Detto e fatto: le estinzioni biologiche dipendevano dalla caduta di comete, ma vi doveva essere qualcosa che scatenava la flotta di proiettili a ritmo regolare.
Tutto stava nel trovare questa causa scatenante. Le stelle di passaggio potevano essere sicuramente un’ottima scelta, ma perché periodiche e non del tutto casuali? Insomma, gira e rigira, si era trovato finalmente un fenomeno anch’esso con un periodo di circa 30 milioni di anni: l’oscillazione del Sole sopra e sotto il disco galattico.
Ogni volta che il Sole transita in questa zona così “spessa”, le forze mareali indotte dalle nubi molecolari possono scatenare la frenesia delle comete e la loro corsa verso il Sole e, di conseguenza, anche verso la Terra. Un’ipotesi molto suggestiva che però non teneva conto che NON tutte le estinzioni dovevano essere attribuite alle comete, dato che il numero di NEA esistenti DEVE produrre impatti catastrofici durante il periodo analizzato da Rampino e colleghi (circa 250 milioni di anni).
In quel periodo, come dicevo, nasceva anche l’ipotesi di Nemesis, altra “cosa” periodica che poteva scuotere le comete. Tuttavia, quel periodo avrebbe significato un oggetto non stabile (un paio di passaggi e poi … addio!). Un po’ alla volta, però, anche l’ipotesi galattica ha perso di credibilità.
Innanzitutto, i tre periodi trovati erano sì “intorno” ai 30 milioni di anni, ma non esattamente uguali a un valore condiviso. E, su certe cose, basta un paio di milioni di anni di differenza per sfasare un bel castello di carte (a parte quei rompiscatole degli asteroidi). Inoltre, non sembrava plausibile che le nubi molecolari potessero effettivamente innescare l’esodo delle comete della nube di Oort. Molto meglio una stella di passaggio, ma che sicuramente non poteva essere periodica. Un po’ alla volta tutto è rientrato nei ranghi e ci si è dimenticati di questa strana, anche se affascinante, periodicità delle estinzioni.
Ed eccoci a oggi. Rivedo il nome di Michael Rampino in un articolo che ripropone la periodicità delle estinzioni, nuovamente basata sull’oscillazione del Sole (non si era, quindi, rassegnato!). Ma questa volta non mette di mezzo nubi più o meno dense, ma addirittura la materia oscura! C’era da aspettarselo… Cosa c’è di meglio della rucola per condire qualsiasi cosa? E così ecco che la materia oscura, presente in maggiore quantità nel disco galattico, viene utilizzata per scatenare gravitazionalmente la fuga delle comete verso le loro estinzioni biologiche terrestri.
Non solo, però. La rucola fa tutto e di più. In questi passaggi del Sistema Solare attraverso la materia oscura, essa lascerebbe segni indelebili anche nel nucleo terrestre che si riscalderebbe a tal punto da dar luogo a fenomeni vulcanici parossistici anch’essi periodici. Due piccioni con una fava!
Michael è un tipo simpatico e di origine italiana (anche se non sa l’italiano) con il quale abbiamo passato ore di discussioni interessanti, dato che la sua conoscenza dei fenomeni geologici e biologici è notevole. Ed è anche molto spiritoso e di compagnia… Tuttavia, anche lui si è buttato sulla … rucola. Se lo incontrassi oggi, non potrei fare a meno di dargli una botta sulle spalle e dirgli: “Dai, falla finita! O scherziamo o parliamo di cose serie…”.
Scusate… devo andare a lavarmi i denti… ho paura che un po’ di materia oscura (ops… rucola!) si sia incastrata tra di loro.
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8 commenti
E dai, questa materia oscura ormai stà schiarendo alla grande, anche perchè se è in ogni luogo come, appunto , si dice del prezzemolo come si fa' a non scoprirla in qualche modo, ad illuminarla, a renderla palese? Vuoi vedere che non è la rucola ma proprio il prezzemolo del secolo? E' sempre nel mezzo e può guarnire i piatti per renderli meglio presentabili. O forse non sarà ...lo specchio del secolo, tutti ci si arrampicano ed ora anche Mr. Rampino...ops (senza offesa naturalmente)
Hai proprio ragione Mario. Mi spiace per Rampino che era molto simpatico e anche sveglio. Ma aveva la fissa della periodicità delle estinzioni e non gli sembra vero poter usare la materia oscura. In questo modo non possono dirgli che non ce n'è abbastanza e dove si trovi veramente... Una perfetta Araba Fenice... Oltretutto, il lavoro viene presentato come innovativo, mentre l'idea è vecchia di decine d'anni. Ha solo cambiato il perturbatore. Il fatto è che chi dovrebbe discutere certi articoli non ha letto abbastanza lavori "antichi"... Ma non ci vorrebbe tanto nell'epoca di internet... Ai miei tempi dovevi andare in biblioteca e spulciare volumi su volumi per essere sicuro che nessuno avesse scritto qualcosa su un dato argomento... Ne so qualcosa a proposito delle famiglie...
Mi sa che la periodicità delle estinzioni di massa dipenderebbe più probabilmente dall'uomo e dalla sua opera
Ciao Enzo deduco dal tuo dire che è praticamente impossibile o quasi accostare una qualsiasi periodicità di eventi che mettano in condizione ad eventuali corpi celesti di entrare in rotta di collisione con il nostro pianeta indi questa sarebbe un'ipotesi da scartare a priori??
Mah, bisognerebbe capire se dietro alle estinzioni (di massa ovviamente) sia plausibile la SOLA presenza di una qualche causa terrestre, come abnormi attività vulcaniche, "repentini" cambiamenti climatici, o altro. Questo ci affrancherebbe dall'ossessiva ricerca delle periodicità.
Il fatto però che specie appartenenti a generi, famiglie, ordini alquanto disparati si siano estinti nello "stesso momento" (ricordiamo che si tratta pur sempre di tempi molto lunghi su scala umana) fa inevitabilmente pensare a cause di dimensioni planetarie e, quindi, si rimanda ad eventi cosmici.
Ad occhio e croce, sembra anche a me che la periodicità non sia affatto richiesta. Tra l'altro non si deve dimenticare che esistono anche "piccole" estinzioni di massa; e allora come si fa a distinguere le une dalle altre? Quali inseriamo e quali escludiamo, magari perchè temporalmente "scomode", per "far tornare i conti"?
Noi umani siamo portati a catalogare ed inquadrare tutti i fenomeni; ciò è senz'altro utile per stabilire principi generali di analisi ... e sintesi. Ma, in realtà, ogni fenomeno è peculiare, nel senso che entrano in gioco "forze" che non compaiono o compaiono con diversa intensità in un altro fenomeno ritenuto gemello. Insomma la teoria (per quanto fondamentale) è una cosa, l'esperienza un'altra.
Atteniamoci ai fatti ed alle relative prove, anche se non conclusive e degne di ulteriore approfondimento.
Senti Enzo, il fatto di essere circondato dalla materia oscura ed essere quindi costretto ad ingoiarla (magari insieme alla rucola) m'inquieta parecchio: farà ingrassare?
il fatto che le estinzioni biologiche siano, almeno in gran parte, dovute a cause extraterrestri è praticamente sicuro. Così come sono sicuri impatti in grado di causarle. Il problema rimane quello della periodicità... Se ho, per esempio, 7 eventi e so che tra loro almeno 3 devono dipendere da asteroidi del tutto casuali, come posso fare statistica su soli 7 numeri di cui 3 sicuramente del tutto estranei? E' un problema di piccoli numeri e di cause sicuramente diverse...
No, Alvy, sembra che aumenti solo la massa, ma non il peso(????). D'altra parte possiamo inventarci tutte le caratteristiche che vogliamo...
Dunque c'è una ulteriore caratteristica: possiede massa di peso nullo!
ciao Enzo ciao Alvy vi ringrazio per le riflessioni resta per me interessante e degno di approfondimento questo tema che spesso mi faceva riflettere peccato non aver a disposizione maggior dati per fare statistiche e così non brancolare nel buio come ci impone la situazione attuale delle cocnoscenze