Ieri, 14 marzo, era il giorno dedicato al pigreco. Come piccola celebrazione vi propongo un simpatico metodo per calcolarlo con tante cifre decimali…
Dopo Europa e probabilmente Titano, anche Ganimede sembra avere dato prove concrete dell’esistenza di un oceano sotterraneo. Su Encelado, invece, si possono andare a fare le cure termali… L’acqua liquida, anche se nascosta, sembra abbondare nel Sistema Solare.
Continuiamo nel descrivere i giochi e gli sport più comuni nel placido e sereno mondo di Papalla, dove le applicazioni della fisica servono solo per divertirsi e non certo per colpire un nemico. Su Papalla non conoscono la parola “diverso”. Questo quiz è veramente molto semplice e introduce un fenomeno di grande importanza nella dinamica classica.
Questo articolo è la traduzione letterale di quanto inviatoci direttamente dall'autore Stuart Marongwe per semplificare al massimo la teoria sul gravitone Nexus e le sue ricadute sulla gravità quantistica. Stuart lo ha chiesto e io trovo più che giusto darne ampio risalto. Ovviamente, non voglio minimamente entrare nelle polemiche che sono sorte a riguardo, non avendo una preparazione adeguata per contestare o confermare teorie di questo genere. Ringrazio, comunque, Stuart per averci inserito nel suo indirizzario e per la sua onestà scientifica e la sua disponibilità nel mettersi in gioco a viso aperto. Un piccolo-grande passo avanti anche per il nostro modesto blog…
Il problema non è tanto di trovare la velocità e l’accelerazione di un punto in moto circolare uniforme, ma di ricavare le loro caratteristiche (modulo, direzione e verso) utilizzando i vettori, i versori e le coordinate polari. Ovviamente, alcuni passaggi potevano essere risolti in modo ancora più semplice...
Un attimo di pausa nella lunga avventura della relatività ristretta o speciale. Lo scopo finale è quello di rappresentarla in un diagramma spaziotemporale di estrema semplicità grafica e di leggera complessità interpretativa. E’ venuta l’ora di rivedere e ragionare sopra i concetti espressi finora, le basi di tutta la teoria. Poi continueremo nel nostro viaggio entusiasmante.
Il disco galattico assomiglia a una serie di onde increspate. Sì, cari amici, stiamo parlando della Via Lattea che si è ingrandita del 50%. Merito, ovviamente, della materia oscura… O forse no?
Scoperta la stella fuggitiva più veloce mai osservata: oltre 1000 km/sec. Uscirà dalla nostra galattica, ma la sua origine non è quella che già conosciamo, ossia il passaggio di un sistema doppio troppo vicino al buco nero centrale. Riporto la notizia come è stata descritta nei giornali di gossip terrestri (sanno ormai fare solo quello...).
Tanti astrofili evitano accuratamente di uscire nelle serate di Luna piena perché lo splendore del nostro satellite rischiara troppo il cielo e di conseguenza le stelle sono meno visibili, non vale la pena quindi di buttare via una serata poiché sicuramente non si riprenderà nulla di eccezionale. Beh, dato che sono un’inguaribile romantica (come tutte […]
L'Universo è composto di materia. Per studiare la materia bisogna munirsi sia di un telescopio che di un microscopio, ossia guardare sia l'infinitamente grande che l'infinitamente piccolo. In altre parole, si deve saltare con naturalezza dalle stelle agli atomi e ai suoi principali componenti. Questo lungo articolo cerca di fare proprio questo, con le sue ovvie limitazioni. Non è altro che l'unione rielaborata degli articoli sulla storia dell'atomo e sulla spettroscopia.
La trasformazione di Lorentz ci permette di descrivere -e comprendere- con estrema facilità la contrazione della lunghezza di un oggetto in moto rispetto all’osservatore. Un altro effetto, apparentemente assurdo, non è altro che una logica conseguenza dei postulati di Einstein.
Questo articolo prende spunto da una delle tante iniziative mediatiche dell’Agenzia Spaziale Europea e non vuole essere assolutamente una critica fine a se stessa, ma un’occasione per discutere di un argomento che mi sta molto a cuore: l’insegnamento dell’astronomia nelle scuole e non solo.
Ero indeciso se pubblicare questo articolo per via di alcuni concetti che potrebbero risultare ostici per chi non mastica la chimica. Come avete visto dal precedente post sul carbonio, ora sto trattando la vita dal punto di vista degli elementi chimici. Capire le loro proprietà e diffusione nel mondo vivente, può farci rendere conto delle probabilità della formazione della vita e di come essa sia fatta.
I giornali ne parlano come di un evento imperdibile e spesso la paragonano a una vera eclissi totale di Sole. Purtroppo, la visione di un eclissi parziale, anche se molto accentuata, non può minimamente competere con la visione della totalità. Sono due fenomeni completamente diversi e tra le due emozioni vi è un baratro. Tuttavia, qualcosa di interessante si può sempre notare.
Ho sempre paura a entrare in questo capo, dato che le mie conoscenze tecnologiche sono veramente ridicole. Tuttavia, è solo un tentativo “superficiale” per dare un’idea di quello che la meccanica quantistica potrà offrirci in un futuro molto prossimo. Speriamo che la mente umana sia all’altezza delle potenzialità che sta scoprendo e mettendo in pratica. Un po’ di timore c’è sempre: “Non basta creare la tecnologia di punta, bisogna anche saperla usare nel modo giusto…”.
Lo faccio molto raramente, ma questa volta ho deciso di fare un piccolo strappo alla regola e parlare di una delle tante teorie che cercano di spiegare il TUTTO. Sembrerebbe magnifica, ma, come al solito, senza prove sperimentali la Scienza sconfina nella fantasia e -spesso- nella filosofia scientifica, molto interessante, ma poco “produttiva”.