A volte i misteri più grandi sono molto vicini a noi e sembrerebbe impossibile non riuscire a risolverli. Eppure, nel Cosmo, ciò accade spesso. Ad esempio, potremmo dire che conosciamo meglio l’interno di altri pianeti e satelliti di quanto non conosciamo l’interno terrestre. Analogamente (o quasi) riusciamo a descrivere molto meglio le galassie lontane che non quella in cui siamo immersi. Ma gli esempi sarebbero moltissimi e il Sole non è da meno.
Dall’articolo precedente abbiamo appreso i seguenti punti: il confine tra la materia vivente e quella non vivente non è così netto. Sussiste un principio di continuità, nel senso che le molecole biologiche tendono sempre a un grado di complessità via via crescente per costruire la vita. Il crescere di questa complessità organizzativa fa emergere nuove […]
L’acqua è sempre stata abbondante nel Cosmo, anche quando l’ossigeno era merce rara. In altre parole, le condizioni ideali per la vita sono state predisposte con largo anticipo. Si può, allora, pensare che l’Universo non ne abbia approfittato? No, caro Alvy, non sei sicuramente l’unico insieme ai tuoi amici papalliani!
Stiamo ancora discutendo sulla possibile diversità intrinseca delle supernove di tipo Ia ed ecco che un nuovo studio ci mostra come si possano, abbastanza facilmente, spiegare le differenze tra supernove che mostrano una nebulosità quasi sferica e quelle che si segnalano per getti collimati e -soprattutto- per la presenza di lampi gamma. Se tanto mi da tanto…
Volete iniziare un bel viaggio verso l’Universo vicino? Purtroppo non vi sono ancora a disposizione GPS o cose del genere per orientarvi tra galassia e galassia. Non resta che affidarsi alla cara vecchia mappa stradale (che io continuo a usare anche sul pianeta Terra). Ve ne consiglio una nuova di zecca che abbraccia un diametro di circa 2 miliardi di anni luce. Niente male come viaggetto “fuori porta”…
Questo quiz è decisamente difficile, ma qualcuno potrebbe aver voglia di provare (non vi sono formule complicate da applicare se non quelle che già conosciamo bene dalla relatività speciale).
Cari amici, non sappiamo ancora che tipo di conseguenze si potranno avere a seguito del famoso articolo che sembrerebbe dimostrare la presenza di due tipi di Supernove di tipo Ia, comportanti revisioni severe alle ipotesi sull'accelerazione dell'universo. Il nostro caro "alieno" Alvy si è dedicato con grande attenzione alla traduzione dell'articolo integrale e ne ha fatto un "sunto" che ritengo ben eseguito, con le giuste caratteristiche di chiarezza e semplicità. Ho deciso di proporvelo come scritto da lui, senza alcun intervento. Un'occasione ulteriore per rendere questo "circolo" un vero gruppo attivo e non solo passivo. Lo ritengo un caso "eccezionale", come l'articolo originale, e non una strategia normale (si rischierebbe di fare confusione). Ben diversa è la situazione relativa alle magie di Giorgia e alla biologia di Peppe che allargano il campo di interessedel "circolo". Tuttavia, grazie ad Alvy e complimenti sinceri.
Tante volte la gente mi chiede da dove derivi questa passione per l’astronomia, in fondo è sempre lo stesso cielo quello che ci passa sopra la testa da millenni… “Non ti annoi mai?” Mi dicono… Ecco, è quando ho visioni come queste che forse riesco a spiegare al meglio il sentimento che provo, e credo […]
Rispondendo all’ultimo quiz sulla simultaneità, introduciamo ufficialmente il diagramma di Minkowski. Questa parte è estremamente semplice, ma il concetto deve essere compreso molto bene per non andare in crisi non appena introdurremo una nuova distanza invariante.
Si sono scoperte stelle iperveloci che fuggono dalla loro galassia a seguito di un spinta imperiosa dovuta al buco nero centrale. Si è scoperto addirittura un ammasso globulare che ha fatto la stessa fine. Adesso, si sono scoperte ben 11 galassie che sono state scacciate per sempre dalla galassia che seguivano come un cagnolino. In altre parole: tra due litiganti il terzo… viene cacciato!
Non solo barzellette per Cerere, che tra poco svelerà i suoi segreti. Innanzitutto la natura delle strane macchie bianche e luminose che sembrano essere sia calde che fredde. I media snobbano la missione. Forse è un bene e ci possiamo aspettare vere notizie scientifiche.
Bisognerà aspettare quasi sicuramente il telescopio spaziale Webb per riuscire a “vedere” le prime stelle dell’Universo, quella popolazione III di enormi dinosauri cosmici che ancora si cela nella nebbia della fase oscura. Non sarà impresa facile, ma simulazioni molto accurate prevedono che esse siano raggruppate in ammassi, capaci di raggiungere luminosità almeno cento milioni di volte superiore a quella del Sole.
Galassie “sportive” troppo veloci che si trovano a dover attraversare zone molto dense rischiano di apparire più vecchie e di vedere cambiare drasticamente la loro esistenza futura.
Innanzitutto, devo chiedere scusa a SuperMagoAlex, mio insostituibile amico-collega-assistente. Tra pochi giorni terrà una conferenza a un pubblico di astrofili e appassionati sul concetto di “tempo” o giù di lì. Un’impresa non facile che lo sta occupando a "tempo" (quasi) pieno. Mi ha chiesto personalmente di non inserire nuovi quiz che lo distrarrebbero… Però, però, Lorentz mi ha contattato, mi ha “bacchettato” e devo intervenire. Inserisco, quindi, un nuovo quiz analogo a quello precedente. Tuttavia, non darò la risposta fino a quando SMA non avrà avuto il tempo di dedicargli un po’ di tempo (più o meno una settimana). L’attesa avrà come premio la pubblicazione, sul sito del nostro “circolo”, dell’intera conferenza. Forza SMA siamo tutti con te! Gli altri, intanto, facciano un po’ di ripasso e qualche piccola operazione matematica. Come vedete, il quiz ha solo due asterischi e quindi è veramente facile…
Ho riunito due news particolarmente interessanti che riportano entrambe la scoperta di qualcosa che, malgrado di massa enorme, si nasconde abbastanza bene. Parliamo di buchi neri galattici che si mostrano con difficoltà, ma che potrebbero aprire nuove finestre per lo studio della formazione delle galassie primitive e indicare le migliori posizioni per cercare le tanto attese onde gravitazionali.
cari tutti, finalmente lo strafalcione sull'orbita di Cerere è stato corretto. Non so se noi abbiamo avuto un ruolo nell'ottenere questa "tardiva" correzione, l'importante, però, è che ci sia stata. Non possiamo che sperare che d'ora in poi un Istituto ufficiale e importante come l'INAF scelga meglio e segua con maggiore attenzione i suoi collaboratori […]