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Tags: buchi neri galattici formazione galassie galassia più luminosa WISE
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Bambini con un cuore da adulto *
WISE ha scoperto la galassia più luminosa dell’Universo. La sua età, però, aumenta ancora di più il mistero che avvolge questi “mostri”: 12.5 miliardi di anni. Come riuscire a spiegare dei bambini con un cuore d’adulto?
Gira e rigira, uno dei grandi problemi dell’astrofisica odierna rimane sempre lo stesso: come hanno fatto i buchi neri primordiali a crescere così in fretta da poter dar luogo a quasar di luminosità “mostruosa”, già dopo più di un miliardo di anni dal Big Bang? Si può ammettere che i buchi neri più antichi fossero piuttosto affamati e avessero molto cibo a disposizione, ma raggiungere masse di miliardi di volte quella del Sole rimane un problema di non facile soluzione.
Tanto per continuare a girare il coltello nella piaga, ecco che WISE scopre la galassia più luminosa mai osservata nell’Universo. E non è certo molto evoluta, dato che la sua immagine risale a circa 12.5 miliardi di anni fa. Una galassia ancora “bambina”, ma con un buco nero centrale estremamente “adulto”. Sicuramente il cibo non manca all’ingordo padrone della galassia da record universale e lo stesso cibo dovrebbe nasconderla alla vista, assorbendo le lunghezze d’onda più energetiche. Ma WISE, guardando nell’infrarosso, è riuscito a cogliere, comunque, la luminosità davvero spaventosa. In realtà i buchi neri che mangiano in modo impetuoso riscaldano fino a milioni di gradi il gas che li circonda, ma quest’ultimo, nelle sue parti più esterne, riesce in qualche modo a bloccare la luce ultravioletta e visibile che viene assorbita. Tuttavia, proprio l’alta temperatura permette al gas di emettere prepotentemente nell’infrarosso e lì WISE non perdona.
Non è che questo nuovo record cambi di molto la situazione e la problematica (che, anzi, si fa sempre più ingarbugliata), ma è pur sempre un mattone in più per riuscire a costruire le fasi decisive del Cosmo. Siamo appena usciti dalla fase oscura e ci si aspetterebbero strutture galattiche ancora in costruzione e non così vivaci e mature. Cosa è successo nel periodo in cui la luce faticava a passare attraverso la nebbia? Vi erano già buchi neri, costruitisi direttamente attraverso l’accumulo di materia, raggiungendo densità spaventose, che facevano da “seme” per una crescita parossistica, oppure il cibo a disposizione era talmente abbondante che un semplice buco nero stellare, o un agglomerato di questi, poteva crescere fino a inglobare masse dell’ordine di miliardi di volte quella del Sole?
A prima vista, io propenderei per la prima ipotesi, anche se non è così facile disegnarne un modello coerente (a meno di non manipolare a dovere la materia oscura, con la quale si può fare ciò che si vuole, non conoscendola per niente), ma non dovremmo nemmeno sorprenderci che nella sua gioventù l’Universo abbia avuto a disposizione soluzioni e processi del tutto diversi da quelli attuali. L’oscurità post radiazione cosmica di fondo continua a celare molti segreti. Non c’è da temere, però… la Scienza vera sta preparando occhiali che sapranno leggere tra non molto attraverso la nebbia più fitta.
Restiamo in paziente attesa…
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2 commenti
I attesa di diradare la nebbia il mistero affascinante dell?universo si fa' sempre più intrigato. A me questi buchi neri, nelle varie fasi e nei vari periodi ed , ormai, nelle varie forme mi danno sicuramente l'idea di un qualcosa di fondamentale nel mare del "da dove veniamo" - " chi siamo e dove andiamo".
Ho anch'io questa impressione,caro Mario.