Categorie: Pianeti Sistemi extrasolari
Tags: disco protoplanetario Giove nascita protopianeta
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:6
Silenzio… il bimbo sta per nascere! *
Immaginatevi la sala d’attesa di una sala parto…il bambino sta per nascere e le ore passano molto lentamente. Un’attesa che sfocia nella gioia di una nuova vita. Le ore di ansia spariscono come la neve al Sole.
Qualcosa del genere è successo al VLT dell’ESO. Una notte intera a immagazzinare l’informazione in due diverse lunghezze d’onda che proveniva da quella strana condensazione nel disco che orbita la giovane stella HD 100546, nata da non più di 5-10 milioni di anni fa. Non è facile separare qualcosa di più denso dalla nebulosità del disco, ma un po’ alla volta ci si riesce e i dubbi spariscono: sta nascendo un pianeta gassoso, che probabilmente avrà le dimensioni di Giove. Si trova nella zona esterna a circa 50 Unità Astronomiche.
Sarebbe meraviglioso assistere, per la prima volta, alla formazione di un pianeta quando ancora deve pulire la sua orbita dal gas e dalla povere. Sarebbe una specie di laboratorio in cui "testare" i modelli teorici preparati finora. La vera differenza sarebbe, però, che il laboratorio non è costruito dall’uomo, ma è quello reale del Cosmo.
Sapete quanto sono sensibile alle nuove nascite, siano esse di stelle normali, di stelle degeneri, di galassie e di qualsiasi altra cosa faccia la sua comparsa nel Teatro dell’Universo. Vedere nascere un pianeta a 335 anni luce da noi, non può che essere un’esperienza esaltante sia psicologicamente che scientificamente!
Il pianeta, in realtà, era già stato visto nel 2013, ma le osservazioni, molto meno accurate, avevano fatto pensare a un pianeta già formato, molto più grande, che era migrato dalla zona più interna di nascita alla zona più esterna. Sembrava la soluzione migliore, anche se il meccanismo di allontanamento aveva bisogno di un tempismo quasi troppo perfetto per essere vero… Meglio guardare di nuovo e con occhi più potenti. I dubbi sono stati praticamente annullati: il pianeta (anzi il protopianeta) è al centro di una nuvola che lo circonda ed è in realtà ben più piccolo di quello che si pensava precedentemente.
L’aspetto finale è proprio quello che ci aspetterebbe per un proto-Giove che sta diventando un vero pianeta. Una fase importantissima, che viene vista in diretta! Non è il primo caso di pianeti in formazione, ma finora si erano visti oggetti già in uno stadio finale, perfettamente in grado di aver già pulito gran parte della loro orbita: bambini già in grado di camminare da soli.
No, questo nuovo arrivato è un vero neonato, ossia deve ancora uscire allo scoperto, quasi come una protostella ancora racchiusa nella sua “placenta” oscura. La nube che circonda il nucleo planetario ha dimensioni circa sette volte superiori a quelle di Giove e la sua temperatura è molto alta, circa 600 °C. Proprio ciò che ci si aspetta in questa interazione tra neonato e gas che lo circonda, un disco proto-planetario locale che deve ancora aiutarlo a crescere e a formarsi compiutamente.
La stella in questione potrebbe regalarci un’altra sorpresa: a una distanza minore si vede un’altra “macchia” anomala. Forse un altro pianeta in formazione? Sarebbe fantastico…
Valeva la pena fare intervenire il migliore “ginecologo” in circolazione. E chi se non ALMA? Aspettiamoci tra non molto i primi vagiti…
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6 commenti
Un dubbio mi assale...
a parto avvenuto, di quale colore dovrà essere il fiocco?! Rosa o azzurro?! Mah... io propongo un bel verde speranza!
Quasi quasi propongo alla Nasa di lanciare un sondaggio
il cosmo sorprende sempre...ed è sempre spettacolare
Fantastica Dany!!!
Grandioso come sempre.
grandioso si....enzo,voglio chiedere una cosa,allora nebulosa(zona ad alta densità di gas e polveri)dove si creano nuove stelle;poi stella neonata e relativo disco protoplanetario dove si creano eventuali pianeti.ok? è teoricamente possibile che la mamma non partorisca? cioè che il disco protoplanetraio si "inglobi" tutto nella stella e le orbite alla lunga si puliscano completamente attorno alla stella senza dare vita a pianeti?
caro Davide,
ottima domanda. Ciò che comanda la formazione del disco è la rotazione della protostella che mette in rotazione ciò che resta della nube (sarebbe assurdo pensare che la stella riesca a ingoiare esattamente tutta la materia che la circonda). Questo qualcosa può essere più o meno grande, ma in breve si sistema secondo un disco dominato dalla forza centrifuga. Le particelle della nube iniziano a rivolvere come fosse un tutt'uno, anche se ogni particella ha una sua vita indipendente: una specie di fiume che scorre. A quel punto il disco ha un suo tempo più o meno limite per passare all'azione. La stella produce calore e la materia tende a dissiparsi nel giro di qualche milioni di anni. Le particelle devono conquistarsi un posto al... sole! Devono unirsi tra loro fino a certe dimensioni per fronteggiare il pericolo della dispersione. Se ci riescono e arrivano a certi valori limite il processo di accrescimento non può più essere fermato (a distanza di sicurezza, ovviamente) e nascono i pianeti. Se non ci riescono niente ... parto! Ovviamente, i fattori sono tanti: tipo di stella, massa, quantità di materia attorno a lei, ecc., ecc.
Il tutto detto in modo estremamente rozzo... Però, hai ragione, si potrebbe anche spiegare la sequela di eventi in modo più dettagliato, anche se non tutto, come sempre, è completamente chiarito... Grazie Davide della domanda e dello spunto!