Categorie: Corpi minori Strumenti e missioni
Tags: Philae Rosetta
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Philae ci prende in giro o la fa qualcun altro? *
Vi ricordate quando si diceva che con l’avvicinarsi della cometa di Rosetta al Sole, il lander si sarebbe risvegliato e allora sì che ne avremmo visto delle belle? D’altra parte era quello il momento più importante, quando la cometa sarebbe stata molto più attiva e avrebbe sparato tutte le sue armi nello spazio (ops, molecole…).
Mi ero permesso di sollevare un piccolo dubbio: “Se la situazione è così critica adesso che il lander si è nascosto e nessuno lo riesce a trovare (?!), cosa capiterà quando sarà investito dalla polvere cometaria e dal ghiaccio che sublima? Una vera tempesta che sconvolgerebbe anche un lander inserito in una posizione certa, ben salda e stabile”. La cosa sembrava ininfluente per gli scienziati o -almeno- per quello che gli facevano dire. Oggi mi accorgo di avere avuto ragione e un articolo apparso sulla solita media INAF (QUI), sempre più mediatica e sempre meno scientifica, me lo conferma. Ne estraggo alcuni brani:
“Philae potrebbe essersi spostato e le antenne potrebbero essere nascoste. In ogni caso per l'orbiter adesso è quasi impossibile stabilire un contatto a causa della grande quantità di polvere cometaria che viene sprigionata con l'avvicinamento al Sole”.
Ma come? Si diceva che questo era il momento del risveglio e del massimo impegno di Philae e invece si ammette che può essersi spostato e che la polvere può dargli fastidio e renderlo inoperoso. Ma va?
“Rosetta rischia di perdere l’orientamento stellare (alcune particelle di polvere della chioma vengono confuse con le stelle). Cosa sta succedendo? Il calore proveniente dal Sole aumenta di chilometro in chilometro [nessuno poteva immaginarselo? n.d.A.] e la crescente quantità di polvere (la cui quantità sta aumentando) [se un qualcosa cresce è ovvio che aumenta... o no? n.d.A] rende sempre più difficile per la sonda comunicare con il lander. Per questo Rosetta – al momento del perielio – dovrà allontanarsi da Chury (diciamo a una distanza di sicurezza) per poi potersi riavvicinare solo nei giorni successivi.”
Ma come, nessuno aveva pensato a questa ovvia eventualità? E poi, di nuovo, la polvere del momento tanto atteso continua a vedersi solo e soltanto come un guaio e non come la salvezza di Philae. Mi sento preso in giro da una comunicazione che tanto mi ricorda quella del GW: in un modo o nell’altro dobbiamo credere a tutto e al contrario di tutto.
“Gli esperti vogliono rimettere in funzione gli strumenti MUPUSR, ROMAP, SESAME, PTOLEMY e COSAC. Se tutto dovesse funzionare, Philae inizierebbe di nuovo a fare ricerche scientifiche sulla cometa e ristabilirebbe il contatto con Rosetta inviando quindi nuovi dati a Terra.”
Intanto, il condizionale abbonda e inoltre tutto ciò succederebbe non nel momento topico, quello della massima attività cometaria. Proprio il contrario di quanto si era strombazzato all’inizio: “Vedrete che bello quando la cometa sarà vicina al Sole e Philae ci immergerà di dati, dovunque esso sia”.
No, cari ragazzi, una missione sicuramente importantissima è stata gestita e preparata in modo non consono al suo valore scientifico. Temo che in questa lotta tra agenzie spaziali si sia pensato soprattutto al potere, alla visibilità e alle ripercussioni mediatiche. Sono profondamente deluso e non posso che rivolgermi a New Horizons. Tra parentesi anche Cerere si è ammutolito…
Se tiriamo un po’ di somme, ci accorgiamo che Rosetta non ha fatto altro che ripetere quanto già si sapeva sulle comete e le novità “vere” (se mai ci sono) si sono sicuramente nascoste nel cicaleccio mediatico, pieno di piccole e grandi menzogne.
Va beh… adesso mi prenderò del brontolone, del polemico e di colui che vive di astio e gelosia… Meglio un bel multiverso che non teme la polvere cometaria!