Le aurore boreali sono fenomeni legati alla radiazione solare e al nostro campo magnetico. Ovviamente, sono evidenti solo vicine ai poli magnetici, dove le linee di campo si dirigono verso il suolo. La loro luminosità e complessità dipendono quindi sia da quanto il Sole ci colpisce con il suo vento sia da come risponde il campo magnetico. Pochi giorni fa la combinazione di vari fattori ha prodotto aurore mai viste da moltissimi anni.
L’Universo ci ha insegnato un paio di cose fondamentali: (1) i processi e le leggi che applica nel suo Teatro sono sempre estremamente semplici. Chi le complica è spesso la mente umana, quando non riesce ancora a capirle e spiegarle. Una volta raggiunto lo scopo, appaiono spesso come le uova di Colombo; (2) se un processo funziona, perché cambiarlo? L’Universo, perciò, tende a usare i metodi sicuri e non gli importa chi lo stia usando, piccolo o grande che sia. I dischi di accrescimento seguono perfettamente queste regole. Le loro caratteristiche sembrano semplificarsi e -soprattutto - le loro caratteristiche sono le stesse sia per le piccolissime nane bianche che per i giganteschi buchi neri galattici. Un bell’aiuto per la ricerca futura.
Mi era scappato questo articolo di qualche mese fa. Lo voglio riprendere e commentare brevemente per mostrare come anche la Scienza ufficiale (sicuramente in buona fede) sia stata irretita dai proclami dei media e dei politici e usi tranquillamente due pesi e due misure per valutare i cambiamenti del clima terrestre. E poi qualcuno dice che non sono obiettivo... Cercare di riportare anche le idee contrarie (quelle favorevoli al GW ci tartassano costantemente) è un obbligo e un dovere per uno che crede ancora nella vera Scienza.
Sta avvenendo una bellissima congiunzione mattutina tra alcuni pianeti (Giove, Venere, Marte e anche Mercurio). Non è argomento scientificamente interessante, ma la nostra Giorgia saprà renderlo artistico e poetico. Inoltre, buttiamo lì una piccola domanda di meccanica celeste.
L’approccio che cerchiamo di usare, per introdurre lo sviluppo in serie di funzioni, vuole arrivare ad approssimare una data funzione attraverso un semplice polinomio di grado n. E’ un approccio, però, che non troverete nei libri, ma che reputo oltremodo intuitivo e utile per arrivare al nocciolo del problema ed essere poi pronti a una trattazione ben più rigorosa e generale. Nel contempo, le derivate successive incominciano ad assumere un ruolo di primo piano. Divertiamoci un po’ a fare un tentativo che appare campato in aria solo a prima vista…
Un link prezioso che dice la verità sul diavolo dei tempi moderni: la CO2. La visione deleteria di uno dei composti più utili alla vita è analizzata e completamente ribaltata. Diamo a Cesare quel che è di Cesare...
cari amici, non so se preoccuparmi... E' un lungo periodo che il circolo riceve pochissimi commenti e domande, anche da parte dei fedelissimi... Spero non sia un problema "tecnologico" del PC o, peggio ancora, una caduta di interesse. Magari è solo un momento di particolare impegni lavorativi, familiari, ecc., ma non vorrei fossi io a […]
Torniamo rapidamente sul recente Nobel per la fisica che si collega all’esistenza delle oscillazioni dei neutrini. Il tutto parte, in pratica, da un’idea del grande Giulio Pontecorvo (anni ’50 del secolo scorso). I due premi Nobel (giapponese e canadese) hanno dimostrato la validità della teoria del nostro fisico attraverso osservazioni dirette. Il che ha subito una ricaduta fondamentale: la sicurezza che il neutrino possieda una massa. Il che, però, porta a un’altra possibile conseguenza che già era considerata valida quando ero molto giovane: i neutrini sono tanti, quasi come i fotoni, e, se avessero massa, tutta la Cosmologia dovrebbe tenerne conto e in particolare la densità dell’Universo. A chi chiedeva: “Quale sarà la fine dell’Universo?” si rispondeva: “Tutto dipende dalla massa del neutrino”. Oggi la materia oscura più esotica prende sempre più piede, pur non avendo nessuna controprova osservativa. Pochi si ricordano (o vogliono ricordarsi) che il neutrino potrebbe essere una validissima spiegazione se solo avesse una massa, cosa che oggi è stata dimostrata.
Cari amici e collaboratori del circolo. Sì siete tutti collaboratori perché con le vostre domande e dubbi collaborate a renderlo il più completo possibile. Parlare di completezza è assurdo, dato che ogni argomento è pronto a stimolarne almeno altri dieci e via dicendo. Non potremo certo fare tutto, ma, almeno dobbiamo provare a formare le basi fondamentali della fisica e, di conseguenza, dell’astrofisica, a costo di trascurare quasi del tutto le illazioni più o meno plausibili della ricerca più “moderna”. Una scelta di questo circolo, che penso accontenti la maggior parte di chi lo segue con costanza. Veniamo al dunque… abbiamo fatto 1000! Sì, 1000 articoli pubblicati su questo circolo. Un bel traguardo, non c’è che dire. Sarà difficile raddoppiare (almeno da parte mia), però… chissà… Approfittiamo di questo risultato per fare un po’ di statistica spiccia.
Continuiamo con lo descrivere le novità che arrivano dalle sonde inviate in giro per il Sistema Solare. Tralasciamo Marte, dove ormai sembra che l’acqua stia per sommergere tutti i robottini, e puntiamo su Plutone. In realtà New Horizons sembra l’unica che assomigli, come metodo di divulgazione scientifica, a quelle dei bei tempi d’oro, quando si cercava di capire e di far capire la nostra meravigliosa casa cosmica. Ricordando il grande Rino Gaetano (quante cose aveva capito…) permettetemi di dire che, comunque, anche lassù, su Plutone, il cielo è sempre più blu!
Tutto ci si poteva aspettare da un disco protoplanetario, ma non certo ciò che si è visto attorno alla stella AU Microscopii. Il suo disco di polvere, in cui potrebbero formarsi (o già essersi formati) dei pianeti, è attraversato da onde che si propagano a velocità pazzesca. L’origine potrebbe riferirsi a "flare" stellari. Mamma mia… meno male che il Sole è una stella di buona famiglia!
Anche se abbiamo concluso (almeno momentaneamente) lo studio delle funzioni, queste ultime rimangono un punto fondamentale della matematica e continuano a essere nel nostro mirino. Vogliamo arrivare al calcolo dei loro integrali e quindi cominciamo con il loro sviluppo in serie, un argomento poco divulgato che è però di importanza fondamentale.
E se guardando la Luna riuscissimo a capire molto di più del clima terrestre di quanto si ottiene con i modelli raffazzonati che ci investono quotidianamente e mirano solo al catastrofismo, utile a imporre qualsiasi decisione politica? Più esattamente, sono di estremo interesse le eclissi totali di Luna e il… colore del prezioso satellite.
Solo un accenno, ma ci torneremo sopra... Il premio Nobel per la Fisica è stato assegnato al giapponese Takaaki Kajita e al canadese Arthur B. McDonald per la loro scoperta della doppia identità del neutrino, che comporta una particella con una massa non nulla. Piccolissima, ma non nulla. Una scoperta che apre nuovi orizzonti nella fisica della […]
La determinazione della massa di una stella è un problema veramente enorme per gli astronomi ed è un vero peccato dato che è proprio la massa a condurre le danze dell’evoluzione stellare. La faccenda si semplifica un poco quando la stella ha una compagna e il sistema rivolve attorno al comune baricentro seguendo le leggi di Keplero. Tuttavia, molti parametri rimangono incerti e la determinazione finale non è sempre molto precisa. Comunque è meglio di niente. Ma se la stella è isolata? Beh… il problema diventa veramente insormontabile se non facendo ricorso a leggi empiriche. Tuttavia, una recente ricerca sembra aver trovato un metodo osservativo diretto in grado di determinare la massa di una pulsar anche se solitaria. La stessa ricerca regala informazioni che possono essere fondamentali per la comprensione della materia che forma questi “fari” spaziali. Se la strategia funzionasse davvero (e sembra proprio di sì), sarebbe un grande salto di qualità.
Concludiamo (almeno momentaneamente) lo studio delle funzioni con l'introduzione degli asintoti (orizzontali, verticali e obliqui). Vi lascio anche un paio di esercizi da svolgere...