Categorie: Corpi minori
Tags: 2015 TB145 Arecibo asteroidi pericolosi comete morte NEO osservazioni radar passaggi ravvicinati
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Uno scherzetto di Halloween? No, 2015 TB145 apre un problema non trascurabile *
Questo articolo è stato inserito nella serie "I miei amici asteroidi", nella quale sono raggruppati gli articoli più significativi in materia.
Quante volte i media hanno gridato alla catastrofe quando un piccolo oggetto sfiorava la Terra? Si sono sempre buttati sulla notizia come avvoltoi, anche quando erano già apparse le smentite scientifiche. In realtà, non c’è stato nessun rischio legato all’asteroide di Halloween, ma le sue dimensioni e la scoperta così tardiva sollevano non pochi spunti di riflessione.
Dovrebbe essere stato scoperto ben prima del 10 ottobre, giorno in cui l’ha catturato Pan-STARRS, quando aveva una magnitudine di circa 20. Il suo diametro non è certo trascurabile, dato che la sua albedo è piuttosto bassa, più o meno come quella dell’asfalto delle strade (circa 0.06). Posso, perciò, capire e condividere la preoccupazione di qualcuno… non tanto per il passaggio in sé, ma proprio perché oggetti di queste dimensioni non dovrebbero apparire dal nulla solo pochi giorni prima dell’incontro ravvicinato.
La spiegazione di tutto ciò si trova negli elementi orbitali: inclinazione di poco meno di 40° ed eccentricità di 0.86. Un’orbita non certo tipicamente asteroidale, ma molto più simile a quella di una cometa a corto periodo (circa 3 anni). Niente di strano, quindi, che l’oggetto possa essere scappato alle campagne di ricerca che si focalizzano intorno all’eclittica. E’ sicuramente un caso abbastanza peculiare, ma che ci conferma che ci vuole altro che le attuali osservazioni continue e regolari per scongiurare del tutto il pericolo di impatto o, quantomeno, per poterlo prevedere con anni di anticipo e –magari- intervenire (politicanti permettendo).
Ricordiamo che i 1000 metri sono considerati il limite per una catastrofe globale e, quindi, 600 metri non ci avrebbero fatto solo il solletico… Si stima che potrebbero esserci anche un paio di migliaia di oggetti come 2015 TB145, non ancora individuati. Un avvertimento? Di sicuro bisognerebbe allargare i campi di ricerca anche verso zone molto meno frequentate. I programmi ci sono anche, ma i fondi prendono spesso strade diverse. Questo, però, non è un tipo di pericolo che interessa i governanti e non rende niente in “soldoni”, anzi li fa solo spendere.
Oltretutto, pensiamo che 486 000 km (la minima distanza raggiunta dalla Terra) è veramente un niente su scala cosmica e avrebbe anche potuto rientrare negli errori di un’orbita preliminare, come è già successo per il celebre Apophis. Vi immaginate se fosse stato osservato qualche anno fa? Si sarebbe probabilmente stimato un rischio d’impatto molto alto. Da cui il dilemma: intervenire o sperare nella fortuna? Questa volta ci siamo tolti un peso, ma potrebbe capitare di nuovo in condizioni diverse, capaci di scatenare il panico.
E’ abbastanza buffo vedere come un evento del genere, sicuramente meritevole di riflessione, sia stato facilmente giudicato dai media come uno scherzetto di Halloween (viene anche chiamato “la grande zucca” dalla stessa NASA), mentre in casi decisamente meno preoccupanti si siano montate sceneggiate che “inneggiavano” alla fine del mondo.
Comunque è andata, ma qualcuno, in alto, dovrebbe rivedere molti piani a vari livelli, sia scientifici che politici. Altro che GW… le conseguenze di un cratere di circa 15 km sarebbero state un dramma per molte zone del globo e senza bisogno di creare modelli catastrofici “ad hoc”.
Va bene, lasciamo da parte il problema del rischio, non pensiamo troppo ai dinosauri e occupiamoci di Scienza.
Come si diceva prima, l’orbita che mostra 2015 TB145 farebbe proprio pensare a una cometa. Non mostrando assolutamente segni di chioma, si potrebbe trattare di una cometa morta, ossia tale da avere esaurito le sue sostanze volatili. Una vecchia conoscenza, quindi, sempre sfuggita alle osservazioni. Sarà bello cercare di ricostruire il suo passato, anche se solo a livello statistico.
La faccenda mi ricorda un po’ la scoperta degli asteroidi inseriti completamente all’interno dell’orbita terreste, che un collega francese ed io avevamo previsto sulla base dell’evoluzione dinamica dei NEO esistenti (QUI). Dovevano essercene e non pochi, ma per osservarli bisognava osservare verso il Sole e la cosa non è certo facile. Comunque, si poteva almeno cercarli all’alba e al tramonto. Così è stato fatto e sono stati scoperti i primi IEO (Inner Earth Objects). Oggetti ancora in gran parte sconosciuti, ma non per questo meno pericolosi, dato che potevano e possono prenderci alle… spalle.
Il radiotelescopio di Arecibo non poteva perdere la ghiotta occasione e ha effettuato magnifiche osservazioni radar che ci mostrano l’oggetto mentre ruota attorno al suo asse in circa 5 ore. La forma è pressoché sferica. Il “piccolo” corpo celeste è stato anche seguito con i radiotelescopi di Goldstone e Green Bank. Si pensa di arrivare a una risoluzione di solo 2 metri.
Potrebbe anche esserci una scia di detriti associata all’oggetto, ma difficilmente colpirebbe la Terra in questo passaggio. In futuro potrebbe anche notarsi una pioggia meteorica, chissà…
Al momento non c’è altro da dire se non riflettere un po’ di più sui pericoli che possono venire da lontano. I segni sulla Terra ci sono e anche molto evidenti.
Se pensate che quanto accaduto con 2015 TB145 sia un caso più unico che raro, leggete QUI e vi ricrederete!
14 commenti
Cavolo (scusa la concitata espressione Enzo) ma cosa aspettano a estendere le ricerche, senza contare poi le indecisioni e i tentennamenti che ci sarebero sul modo e i tempi di intervento, si, come si dice dalle mie parti (niente contro chi si chiama così, non me ne voglia), "bona ugo". Tra le tante cose da fare un piccolo ma forte "Movimento di Opinione " sul tema, no ragazzi? Ci prenderebbero per matti? Ma dai, alla gente interessa solo tremare per le false fini del Mondo e quando si presenta la possibilità di un danno simile o, ancora peggio, una vera fine e pure a sorpresa, si pensa ancora al "dio denaro"? Ma allora l'Universo fà bene a cercare in tuti i modi ad andare avanti senza di noi.
Purtroppo Mario noi uomini non riusciamo ad essere coesi nemmeno per risolvere i problemi di questo mondo figuriamoci se riusciamo ad unire le forze per salvare i nostri discendenti dalla minaccia che arriva dallo spazio.
Troppo impegnati come siamo ad imporci sugli altri.
L'umanità si merita una meteora in testa forse se sopravvive riuscirà a ritrovare il giusto equilibrio ed il giusto posto che gli compete nella scala dei valori della vita su questo pianeta.....
Odio le lobby odio l'ipocrisia di chi predica bene ma razzola male.
cari amici, come darvi torto... eh sì, forse un bel "botto" ce lo meriteremmo per ristabilire una scala dei valori. Basta, però, che colpisca soprattutto la civiltà e non i soliti "ultimi"...
Sulle lobby Diego hai ragione da vendere, mi associo: qui ci vorrebbe una "lobby" unica e definitiva, quella dell'Uomo per l'Uomo ma stò solo sognando lo sò.
Caro Enzo anche u hai ragione i soliti "noti ultimi" sono quelli verso cui si rivolgono sempre lobby "(ig)nori primi" e via dicendo, ora però dico che anche l'Universo abbia creato un lobby anti "!ultimi" non ci credo neanche se la vedo...comunque preferisco non vederla
Cavolo quanti errorini ho fatto, scusatemi.
Enzo, sbaglio a pensare che mi sembra una cosa non semplice individuare il 100% dei passaggi.
Mi vengono in mente alcune domande:
1) Bisogna controllare tutto il cielo o ci sono delle zone più a rischio?
2) Quanto sarebbe costosa un'operazione del genere e chi si dovrebbe accollare i costi?
3) Sarebbe possibile arrivare ad una copertura del 100%?
Se l'ONU fosse una specie di governo planetario forse...
caro Gaetano, eccomi a te...
1) normalmente si osserva intorno all'eclittica (la zona più ricca), ma gli impattori possono arrivare da qualsiasi parte e bisognerebbe poter guardare ovunque,
2) come tutte le ricerche osservative dovrebbero essere finanziate dai governi o dalle agenzie spaziali, ma...
3) ci sono piani per poter raggiungere in qualche decennio la completezza per oggetti superiori ai 100 m, ma, nuovamente, hanno bisogno di telescopi dedicati (o di satelliti) che coprano tutto il cielo periodicamente. Qualcosa scapperebbe sempre, ma si ridurrebbero di molto i rischi.
Sull'ONU lasciamo perdere... è una macchina mangia soldi, ma non sembra proprio che riesca a risolvere i problemi legati alle guerre e al terrorismo... figuriamoci se riesce a fare qualcosa per la scienza...
Scusate se faccio l'amico del giaguaro...
Ma se i soliti media, avvisati dalla solita ricerca, con il solito margine di errore nella stima della traiettoria avessero gridato il solito allarme di pericolo (fondato o no lo lascio decidere a voi) non staremmo qui tutti a criticarli? Penso che sia in questa circostanza che in altre sia necessario interrogarsi sulle scelte politiche, soprattutto sovranazionali piuttosto che giudicare se è giusto essere allarmisti o no. Un movimento di "piazza" non so, ma il dibattito pubblico è almeno opportuno. Se poi si riesca o no a mettere d'accordo tante teste è un altro discorso. Lo scampato pericolo ci deve far capire che 487000 km o 987000 km non sono significativi; la possibilità che un asteroide colpisca la terra è "non nulla", come si dice con linguaggio statistico, e perciò va affrontata. Altrimenti, chissà dove è chissà quando, l'evento temuto avverrà. Sbaglio Enzo?
ONU? La guerra in Siria è una vera carneficina...eppure nessuno alza un dito! Il motivo? Conviene combattere x arricchire le lobby delle armi, ovviamente ben rappresenati proprio all'ONU!
caro Luigi,
io ho solo detto che era buffa la situazione, in quanto proprio quando vi poteva essere lo spunto per un discorso mediatico serio e importante (fare qualcosa contro gli intrusi sconosciuti) i media si sono dedicati alla zucca e ad Halloween, quasi ridicolizzando l'evento. Non avrei certo voluto che creassero un nuovo allarmismo infondato e localizzato, ma -magari- un discorso più ampio in modo da sensibilizzare il popolo su qualcosa di finalmente scientifico. Un'occasione sprecata...
Sui politici, caro Luigi, il problema vero è che questo tipo di pericolo non è "politico"! Riguarda, quasi certamente, un futuro molto lontano che non influenzerà assolutamente la carriera di coloro che sono al potere, né dei loro figli o dei loro nipoti. Inoltre non c'è modo di ricavarne un utile sia politico che finanziario... Scongiurare, anni e anni prima, un PROBABILE impatto che magari non sarebbe mai avvenuto (non si potrà mai avere la sicurezza se non pochi mesi prima dell'evento) getterebbe un sacco di critiche, di dubbi, di sospetti su coloro che hanno deciso... E il discorso è ancora più complicato se si pensa che cambiare una traiettoria vuol dire modificarla lentamente, cambiando anche il luogo d'impatto sulla Terra (ne avevo parlato in articoli precedenti...). Ovviamente, prima o poi l'evento accadrà, ma saremo impreparati...
caro Aldebaran,
la penso perfettamente come te: le armi davanti a tutto!!!
Caro Enzo come non darti torto ed anche ad Aldebaran, ma spezzo una lancia per Luigi, perchè un pacato ma deciso dibattito pubblico con persone comuni, scienziati e quant'altro non sarebbe male, con politici lasciati sullo sfondo e seriamente "minacciati" sul loro consenso , sulla loro immagine e sui loro lauti stipendi non sarebbe male.
pienamente d'accordo Mario... ma chi lo organizza e chi sceglie i partecipanti?
Siamo in sintonia. Un dibattito serio è esattamente quello che ho in mente. In merito alla politica... anche se ne siamo nauseati, dobbiamo ricordare sempre il ruolo NOBILE che dovrebbe avere una classe dirigente seria. Purtroppo la classe dirigente che abbiamo in italia è espressione del popolo di questo paese è non è poi tanto peggio di quella dei paesi che ci considerano "pigs" Volkswagen docet.