Un recente lavoro di meccanica celeste ha proposto un metodo teoricamente e praticamente interessante, oltre che semplice, per la definizione di pianeta. Per come è stato formulato, esso si può applicare anche ai sistemi planetari non solari. Al di là della sua validità e logicità, un approccio di questo tipo ha veramente un significato scientifico? Vorrei discuterne un po’ con voi…
Quando ci vuole, ci vuole. Se non si può intaccare la lobby del giornalismo becero televisivo, spero almeno di smuovere la deplorevole situazione in cui è caduta la divulgazione portata avanti dal più importante Istituto professionale italiano di astrofisica! per adesso mi sono limitato all redazione... poi passerò al direttore dell'INAF...
A volte si trovano, quasi per caso, ricerche che dovrebbero essere considerate fondamentali per cominciare a capire qualcosa di più sul clima terrestre. Anche perché le variazioni climatiche hanno sicuramente influenzato (e influenzeranno ancora) la storia umana. Variazioni naturali che, quindi, forse proprio per questo, devono essere tenute nascoste.