Categorie: Corpi minori Strumenti e missioni
Tags: Philae Rosetta
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:33
Un confronto impietoso *
Vediamo i successi di Philae, riportati nella news, più che sufficienti per definirla storica…
Philae è stata lanciata il 12 novembre 2014, ma non è riuscita ad ancorarsi ed è stata sbalzata in un luogo diverso da quello prescelto. Come mai? Presto detto. Erano stati pianificati tre sistemi per bloccare Philae al suolo cometario: viti da ghiaccio, arpioni e un piccolo propulsore. Le prime erano state disegnate per un terreno soffice, mentre, invece, esso era molto più duro del previsto (accidenti, che cattiva cometa!). Gli arpioni sarebbero stati TEORICAMENTE capaci di lavorare su un terreno sia morbido che duro, tuttavia, il propulsore, che doveva tenere bloccata la navicella, contrastando il rinculo, non ha funzionato. Infine, gli stessi arpioni hanno fallito a causa di una mancata accensione, probabilmente a causa del deterioramento dell’esplosivo.
Se non fosse stata sbandierata come un avvenimento storico e come una conquista tecnologica incredibile (e carissima), ci sarebbe veramente da ridere. Ma qualcuno l’aveva mai provata prima o era andato solo in giro a farsi intervistare dai media? In ogni modo, poco male: nella posizione in cui era finita Philae non vi era abbastanza luce solare per caricare le batterie. No batterie no segnale. Cosa piuttosto ovvia anche per i non addetti ai lavori.
“Nessun problema” ci hanno subito detto i responsabili della missione. Bastava aspettare che la cometa si avvicinasse al Sole e la luce sarebbe stata sufficiente a ricaricare le batterie.
Mi ricordo molto bene che proprio su queste pagine avevamo detto che la faccenda non era così semplice, dato che l’avvicinamento al Sole avrebbe scatenato l’attività della cometa. Un fenomeno che quasi tutti gli appassionati di astronomia sanno benissimo. Ma non il team di Rosetta, probabilmente… Vale la pena citare le esatte parole che compaiono sulla news del 12 novembre 2015: “La speranza era che, avvicinandosi al Sole, la luce sarebbe stata sufficiente a ricaricare le batterie. In effetti, il contatto c’è stato il 13 giugno e poche altre volte, in modo saltuario. Purtroppo, però, il problema era che l’aumentare della luce solare ha innescato l’attività della cometa, costringendo Rosetta ad allontanarsi di parecchie centinaia di chilometri, ben oltre la distanza necessaria a ricevere gli eventuali segnali”. Non ho parole… Ma chi ha progettato la missione? I tuttologi televisivi?
Tuttavia, “Non dobbiamo disperare”, dice il team di Rosetta, "la cometa si sta allontanando dal Sole e la sonda principale può nuovamente avvicinarsi. Il 12 novembre ha raggiunto i 170 km, sufficienti a “sentire” Philae". Oggi siamo in dicembre, ma nessuna nuova è arrivata. Scommettiamo che ci diranno che, purtroppo, Philae è ormai in ombra e le batterie non si sono possono caricare?
Arpioni che non arpionano, motori che non si accendono, batterie che non si caricano, attività cometaria non prevista, terreno troppo duro, e via dicendo… Sbaglierò, ma mi sento preso un po’ (tanto) in giro.
News originaria QUI
33 commenti
"Storico atterraggio"?
Se il povero Philae non avesso incontrato un ostacolo fisico sulla cometa (perchè solo questo l'ha bloccata sulla superficie!) sarebbe andata di sicuro alla deriva nello spazio!
Ma mi "faccino" il piacere!!!!!!!!
Evidentemente una missione fatta da ingegneri a corto di astronomi...
Purtroppo una missione fatta da ingegneri,non me ne vogliano e senza offesa, ma a corto di ...ingegno e, dopo, a cortissimo di...umiltà. Quando si fallisce, si fallisce; è umano cercare di dare qualche giustificazione, così come è umanissimo cercare un po' di sdrammatizzare, ma è molto ovvio inc...con se stessi, rimuginare sugli errori (umanissimi anche questi), trarre insegnamento dagli errori , ma soprattutto chiedere scusa davanti al Mondo intero. Anche questo, cari ingegneri, sarebbe ingegno.
sempre che vivessimo in un mondo dove l'umiltà fosse considerata un pregio e si conoscesse ancora la "molecola" della VERGOGNA...
Sarebbe stato più onesto un titolo del tipo "Primo storico tentativo di far atterrare un lander su una cometa".
Bravo Aldebaran! Ma i media sarebbero stati delusi...
Che il povero Philae sia morto e sepolto è evidente anche dal commento apparso su Apod Nasa il 28 novembre... solo un piccolo accenno al fatto che un anno fa ha compiuto lo storico "accometaggio"!
http://apod.nasa.gov/apod/ap151128.html
cara Dani,
vuoi dire che hanno riscoperto la molecola della vergogna????
Noooo... se avessero scoperto quella molecola, avrebbero scritto chiaramente che questa è, purtroppo, l'unica notizia che hanno su Philae dopo "soltanto" un anno dallo storico evento
...non credo che sia possibile provare vergogna se non si ha almeno un pizzico di umiltà
umiltà... umiltà... è qualcosa che si mangia?
Qui si parla della missione Rosetta come se fosse una scampagnata a due passi da casa. Non è facile fare cose del genere e gli unici che non sbagliano mai sono quelli che non fanno niente. Anche io, dalla poltrona di casa, potrei criticare tutto, senza aver fatto nulla. Probabilmente se la cosa fosse stata affidata al Sig. Zappalà sarebbe andata molto meglio, ma non possiamo saperlo, dal momento che non è andata così. Io mi astengo dal ridere degli errori altrui, specie se non ho le capacità per fare di meglio. Lei, Sig. Zappalà, può pure continuare a ridere o a piangere, faccia come vuole, però prima di farlo dovrebbe dimostrare di poterselo permettere davvero. Tanti saluti e buon Natale! Se dovessero affidarle la missione Rosetta 2 ce lo faccia sapere, così ci godremo il suo sicuro successo!
Il tuo commento, Paolo, mi fa pensare che tu sia passato da qui per caso e abbia letto solo questo articolo... prova a leggere anche solo qualche decina tra le migliaia di articoli scritti dal prof. Zappalà e vedrai che ti rivolgerai a lui in modo meno ironico!
caro Paolo,
una missione spaziale non si può improvvisare e poi dire : pazienza è andata male... Se fosse successo con i primi uomini sulla Luna? No, qui ci sono stati errori grossolani e non si può cercare di nascondere la polvere sotto al tappeto. Tutti possono sbagliare. bene... però bisogna almeno ammetterlo! Comunque, chiunque tu sia, continua a farti prendere in giro dai media... scommetto che sarai un forte fautore del GW e della Terra malata...
cara Dani,
poco male... è il tributo che bisogna pagare quando si rema contro corrente, cercando la verità e senza aver paura di dire cose poco piacevoli. Accetta sempre tutto e sarai accettato da tutti. Un modo di fare che non ho mai accettato. Troppo comodo...
Ometto il post di Daniela perché non significativo.
No! Non sono per nulla fautore del GW e della Terra malata, preferisco le tesi di Zichici e di molti altri come lui.
Gli errori possono capitare, soprattutto quando - è il caso di Rosetta - si cerca di atterrare in un corpo così complesso - è difficilmente prevedibile - come una cometa. Non confondiamo le mele con le pere: un conto è allunare (con persone a bordo) e ben altra cosa è scendere su una cometa.
Come ho detto prima è fin troppo facile ridere degli errori altrui. Rosetta può essere un parziale successo ma non certo un fallimento, viste le immagini e i dati straordinari che ci ha mandato.
Come già detto, se dovessero affidarle la missione Rosetta 2 ce lo faccia sapere, così ci godremo il suo sicuro successo!
direi che sei un po' ripetitivo, oltre che molto scortese... Finiamola pure qui e tienti le tue ragioni. Ognuno è libero di pensarla come vuole... Ovviamente, non piangiamo se non torni a salutarci
Caro Paolo il commento di Daniela non è assolutamente irrilevante come dici tu.
Il Prof. Zappalà non ride degli altrui errori, che ovviamente, come dici in modo chiaro, sono umani e comuni, non ride nemmeno per dire che costruire una missione come Rosetta sia semplice. Basterebbe leggere meglio ed in più averlo seguito da tempo.
Sorride ed anche amaramente su chi nasconde gli umanissimi errori e vuole far si che tutti pensino che siano state fatte cose che non esitono purtroppo. Nascondere fino all'estremo e spettacolarizzare ad ogni costo anzichè cercare di recuperare quel poco che è stato fatto comunque: ad esempio proprio le belle immagini che dicevi tu.
Comunque caro Paolo ,a mio parere , ma non sono certo io che decido, dovresti rimanere per darci il tuo contributo su quello che dici sopra, per leggere e documentarti meglio sul Prof. e su cosa dibattiamo qui e poi fare comunque commenti sempre naturalmente in modo educato e corretto ma anche logicamente libero. Spero che tu lo faccia e comunque ti venga permesso di farlo per dare anche tu un grosso contributo pure nella ricerca di quelle ...molecole...indicate più su da Enzo.
Come al solito, quando non si hanno argomenti, ci si inventa la "scortesia" dell'altro. Potrei essere ironico, ma non certo scortese. Ho fatto delle obiezioni che nessuno finora mi ha saputo contestare e questo è significativo. Sapete cosa vi dico? Mi sembra di stare in mezzo ad una specie di setta che reagisce molto male nel caso si contesti il suo gran maestro. Continuate pure a sostenervi a vicenda nel vostro culto della personalità, io continuo a ragionare per conto mio, senza grandi maestri incontestabili e intoccabili. Resta il fatto che nessuno di voi "cantori di umiltà" ha il diritto di criticare chi lavora sul fronte della ricerca scientifica. Per mandare una sonda nello spazio interplanetario ci vuole ben altra competenza che quella necessaria per scrivere due paginette su un sito Web. Comodo, troppo comodo criticare gli errori altrui stando seduti sulla propria nullità. Saluti al gran maestro e a tutta la confraternita!
caro Mario,
tu ce l'hai messa tutta dall'alto della tua delicatezza e sapienza. Ma vi sono personaggi che girano sulla rete solo e soltanto per attaccare briga. Ha sbagliato indirizzo, ma prima o poi doveva capitare anche qui... Speriamo che torni su facebook a deliziare gli altri con la sua ... ironia (la chiama così...). Di solito si stancano presto e cambiano sito se non trovano la lite a tutti i costi. Noi abbiamo altro da fare... e accettiamo anche gli insulti di chi non sa e non vuole sapere...
In caso di ripetute intrusioni, sempre più pesanti, dovrò, purtroppo, intervenire, cosa che non ho mai fatto nemmeno per nascondere i miei infiniti errori... Come sarebbe bello che tutti accettassero i propri e gli altrui limiti e fossero liberi di criticare a ragion veduta e con i fatti. La critica è un diritto ma deve essere fondata. Più che riportare pari pari un comunicato della stessa ESA che cosa potevo fare? Chiamare storico un fallimento non è scientifico. Chiamarlo un tentativo non riuscito per tutta una serie di motivazioni (spiegate nei dettagli) sarebbe tutta un'altra cosa.
Ba beh... la vita è bella perché è varia...
Paolo è un ZI-KI-KI-ANO...
Allora dobbiamo avere solo compassione x lui!!!
Caro Paolo, spesso sono stato anche io critico nei confronti del sito e del "coro unanime"... ma la scortesia è scortesia... e tu sembri scortese (MOLTO) anche a me. Vuoi un consiglio va altrove a sfogarti...
Caro Paolo De Lorenzo (chi era costui?),
eccoti il ben servito:
tutti sappiamo, anche i bambini, che una missione interplanetaria è una enorme sfida e può presentare problemi di vario genere.
Ma, qualora non l'avessi ancora compreso, quando qualcosa non va bisogna avere il coraggio di dirlo!
Chi non ricorda la fallita missione marziana della NASA "Mars Polar Lander" del 1999?
La NASA indagò sulle cause del fallimento e nel 2008 quella fallita missione venne riscattata da una simile denominata Phoenix (risorta dalle ceneri di quella fallita).
Orbene, può capitare che qualcosa vada storto - per carità! - ma la differenza sta nell'AMMETTERLO anzichè sbandierare un fallimento (qualunque ne sia la causa, anche non umana) come fosse un totale successo (e ti posso garantire che tutti i diretti interessati hanno parlato di successo totale per Philae)...
Sinceramente, non si capisce perchè non essere umili e dire "purtroppo l'atterraggio previsto non c'è stato, ci riproveremo"...
E' possibile che sia così difficile capire cosa vuol dire un atterraggio e la sua differenza con uno schianto?
Tanto si doveva per debito di precisione da parte di questo circolo fin troppo serio.
Lo sappiamo benissimo che la verità brucia, ma solo a chi ha la coscienza sporca...
P.S.
Siamo seduti sulla nullità? Ops... scusa Paolo, non ci eravamo accorti di esserci seduti sulla tua testa!
Ci togliamo subito x evitare di sparare caxxate!
Ma poi se non ricordo male Enzo è stato uno dei massimi responsabili del progetto gaia... Uma sfida scentifica eccezionale... Bisognerebbe avere più rispetto per chi ha lavorato ai massimi livelli internazionali e fidarsi un po meno di Zichichi. ...
" Un confronto impietoso " così può essere titolata la pagina dei commenti , brutta pagina !!!
Cari tutti,
concordo anch'io che questo tipo di commenti è fuori luogo in questo sito. Ma, ogni tanto ci porta di fronte alla realtà quotidiana, dove, appunto, l'umiltà, la discussione aperta e preparata, il confronto, i dubbi e tante cose del genere sono ormai dimenticati. Il GW insegna. Il caldo sì e il caldo no, le cause dei cambiamenti climatici, l'effetto serra nella sua totale complessità, sono argomenti di estremo interesse scientifico, relativi a un campo che cominciamo a conoscere solo adesso. Sarebbe stato un ottimo banco di prova per dispute scientifiche senz'altro costruttive e utili. Se, però, si parte da assiomi che devono essere veri per partito preso e si gioca sporco, ecco che la Scienza diventa spazzatura mediatica.
Nel caso di Rosetta, abbiamo tutti aspettato con ansia le manovre finali, incrociando anche i "diti". Ovviamente, le difficoltà erano tenute in conto, anche se non quelle del mancato funzionamento di alcune parti, bensì di un terreno scosceso o di qualche getto imprevisto... (sono passati mesi nel leggere attentamente il luogo di atterraggio). La brutta piega è iniziata con lo sceneggiato televisivo, con tanto di vallette e di "la parola ai burocrati e non agli esperti". Mi ricordo benissimo la faccia sconvolta dell'unico scienziato, esperto di comete, intervistato, che diceva chiaramente, anche senza parlare: "Le cose non vanno..."
Non gli è stato dato tempo e possibilità di dire la verità e si è subito fatto di tutto per creare un dato di fatto mediatico fondamentale: la missione doveva essere un successo in ogni modo! A quel punto si è capito che la Scienza era diventata scienza e che ciò che importava era l'impatto mediatico, i fondi che sarebbero potuti mancare per altre missioni e/o tecnologie d'avanguardia. Si è creato un piccolo GW, dove bisognava dire che tutto filava come previsto, anche a costo di dire banalità e sciocchezze come quello di spiegare che l'attività cometaria era un problema non previsto (o poco meno).
E' questo sistema che ha screditato Rosetta e non certo i problemi che andavano discussi e resi pubblici proprio per mostrare come la Scienza si assume sempre le proprie responsabilità.
Infine, io non desidero certo un corteo di seguaci che accettino tutto ciò che dico senza contrastarmi. A cosa servirebbe? I successi e le sconfitte scientifiche fanno parte del bagaglio culturale e storico della mia vita professionale. Ora cerco solo di divulgare, facendo tesoro dell'esperienza e degli errori passati. Se non accettasi il confronto e la discussione (ovviamente, basata su dati di fatto e non su frasi fatte) che senso avrebbe questo circolo? E che cosa servirebbe sia a voi che a me? Non abbiamo nemmeno accettato l'intrusione di pubblicità (cosa che fanno tutti, anche siti professionali) proprio per restare immuni da interessi collaterali e perturbativi. Ci sono già state piccole dispute e scambi di vedute opposte. Ma poi si è tornati a fare e parlare di scienza. Qui da noi, non esistono lettori di serie A, B o C, ma persone interessate e un professionista che cerca di dare quello che può, anche se spesso sbaglia e deve cercare di rispiegare in modo migliore. Uno scambio continuo di informazioni in entrambi i sensi.
Se non si capisce questo spirito, molto fuori dalle righe normali mediatiche, difficilmente si riesce a essere costruttivi, come Paolo de Lorenzo insegna.
Magari leggerà queste righe e rifletterà un po' di più e tornerà tra noi con lo stesso spirito combattivo, ma con la giusta voglia di conoscere anche le idee altrui. Sarà, in questo caso, il benvenuto!
Brevissimo commento e chiedo scusa. Se per caso , caro Enzo, tu dovessi diventare un guru avvisami che me ne vado. Non credo assolutamente che lo farai. Onori e meriti sempre a Scienziati, Tecnici e Maestranze in genere e , capiamoci almeno noi, le difficoltà e anche le sfortune sono sempre grandi , gli errori sempre dietro l'angolo; voglio spezzare comunque una lancia assolutamente sincera per chi ha condotto la missione in questione, un po' meno per chi li dirige e per chi ne gestisce le cosiddette P.R., quì casca l'asino, sono questi i cosiddetti guru, sono questi che stanno costruendo una setta, la setta mediatica della manipolazione. Comunque caro Paolo, e chiudo, mi spiace parlare "facilmente" da dietro una tastiera ma stai tranquillo che lo direi anche pubblicamente, sempre in modo pacato e corretto, e queste cose le ho sempre pensate autonomamente, non era necessario Enzo per farmele dire.
Ciao.
In questo circolo ognuno deve mantenere le proprie idee e cambiarle -se è il caso- per convincimento sincero. Dobbiamo mantenere quella cosa che si chiama libertà, soprattutto di pensiero
Visto che ne faccio parte, vorrei cogliere l'occasione per spendere due parole a favore del "coro unanime" che si leva a favore del Circolo e del Prof. quando è oggetto di critiche pesanti.
Ovviamente non posso parlare per gli altri, che non conosco personalmente, ma solo per me e, a titolo personale, mi fa piacere condividere con tutti il motivo per cui sono orgogliosa di sostenere questo, a volte preso in giro, "coro unanime".
Lungi dall'essere un adepto di una setta a cui il Gran Maestro ha effettuato un lavaggio di cervello, sono solo una persona semplice, di cultura media, che prova stima e rispetto profondi per un professionista della Scienza che si mette a disposizione di tutti con l'unico scopo di divulgare Conoscenza.
Come studentessa prima e mamma di studentesse ora, ho avuto e ho a che fare con molti insegnanti e so perfettamente quanto sia raro trovarne di veramente capaci e votati alla missione dell'insegnamento (me ne vengono in mente non più di tre, forse quattro, tra tutti quelli che ho conosciuto), per questo considero questo Circolo patrimonio dell'umanità e vi giuro che è così che lo definisco quando qualcuno mi vede leggere le dispense che stampo e si incuriosisce perché intravede grafici e/o formule.
Ciò non significa che consideri il Prof. un eroe senza macchia né paura, né il depositario della verità universale, ma solo una gran bella persona, con tutti i suoi difetti e le sue debolezze, ma anche tanta disponibilità, pazienza, conoscenza, professionalità e voglia di mettersi in gioco.
E credo egoisticamente che sia opportuno, per far sì che prosegua il più a lungo possibile in questa opera di divulgazione, fargli sentire, ogni tanto, un po' sostegno morale!
cara Dani,
non ti ringrazio per le belle parole, ma perché hai centrato appieno il problema. Siamo tutti su una barca che attraversa un mare impetuoso e ognuno deve cercare di dare il meglio di sé. Questo non vuol dire che esista l'eroe imbattibile e invincibile, ma solo che tutti devono fare la loro parte. Chi è marinaio si metterà al timone, ma questo non vuol dire che ci si debbano aspettare miracoli come nei film di avventura. Ognuno ha i suoi limiti, le sue incertezze, i suoi difetti e i suoi dubbi. Basta comprendersi e lottare tutti insieme. Il vero errore è sia sentirsi il migliore sia il sentire e credere che ci sia un migliore.
Io passo molti momenti di crisi e mi pongo tante domande a cui non riesco a rispondere. Però è bello sentirsi vicini a qualcuno che ha fiducia in te sia quando tutto ti riesce bene, ma anche -e soprattutto- quando scivoli sulle molte bucce di banana.
E' anche il modo migliore per confrontarsi con le meraviglie dell'Universo. La solita e vecchia parola UMILTA' acquista infinite sfumature... Guai a non sbagliare mai!!!
Un abbraccio di vero cuore
Ricambio l'abbraccio!
Mi associo con entusiasmo a Daniela per il "sostegno morale" al professor Zappalà, che mi fa sentire un po' parte del "coro unanime" (orgogliosamente)
Grazie Alberto!