Abbiamo parlato spesso, negli ultimi tempi, di supernove di tipo Ia (cercate sotto “supernove”) e abbiamo riportato studi che sempre più avvicinano a uno scenario ben diverso da quello previsto fino a poco tempo fa. Uno scenario che potrebbe cambiare le idee sull’accelerazione dell’Universo e sull’energia oscura.
In un periodo in cui il terribile fenomeno della migrazione sta raggiungendo livelli apocalittici e ingestibili per nazioni che per troppo tempo hanno solamente pensato (e continuano a farlo) ai fatti propri senza curarsi del mondo in generale (e del loro passato), le stelle ci mostrano come le migrazioni “di massa” siano all’ordine del giorno anche tra di loro. Il nostro Sole è esso stesso un “emigrante” e questo dovrebbe farci riflettere sia in termini etici che astronomici…
La nostra gita inizia di buon'ora dal Passo Giau e l'incontro con Enzo, Barbara e Gianna è dei più entusiasmanti. Ci siamo sempre parlati attraverso una tastiera ma non c'è nessun imbarazzo tra di noi, solo una gran voglia di chiacchierare finalmente a quattr'occhi... Ci incamminiamo verso la forcella Giau mentre i nostri sguardi si […]
Cari amici, non sono sparito! Il fatto è che abbiamo avuto giornate molto intense... e non ho mai acceso il PC. Ho visto alcune domande, ma abbiate ancora un po' di pazienza... Oggi, però, ai 2200 metri del Passo Giau, ho fatto la conoscenza diretta della nostra Giorgia: ancora meglio di quanto si potesse pensare! […]
Quella che sto per raccontarvi è una bellissima avventura galattica che vede coinvolti molti attori: due galassie, due buchi neri, due nane bianche, un po’ di onde gravitazionali e una strana supernova. L’avventura sembra essere confermata da una serie di dati osservativi collezionati a partire dal 2000 e rende, forse, ancora più critico il discorso relativo alle candele cosmiche.
Sappiamo bene che uno dei più grandi problemi collegati ai modelli che descrivono la nascita e l’evoluzione dell’Universo sta nell'enorme disparità tra materia e antimateria. In poche parole, non si capisce ancora perché la prima sembra aver vinto alla grande contro la sua sorella “speculare”. Tutto ciò che ha carica positiva dovrebbe esistere con carica negativa e viceversa. Non voglio entrare nei dettagli e tra poco capirete perché.
L’alba è uno dei momenti che preferisco, è quell’ora della giornata in cui tutto tace attorno a noi…. La notte ci ha appena deliziato con le meraviglie della Via Lattea, ed Orione sorge da Est, facendoci capire che ben presto potremmo ricominciare ad osservarlo nelle lunghe notti invernali. Ma in questa calda estate, niente è […]
Se il fatto che Plutone si stia rilevando un pianeta attivo può meravigliare, non capita certo lo stesso per una cometa che sta per arrivare al suo perielio. Lo si sa da molto tempo e i suoi “spruzzi” sono già stati studiati da lungo tempo. Non sono certo notizie confrontabili scientificamente…
L’avevamo già detto… certe strutture e la mancanza di crateri in zone piuttosto estese possono far pensare che Plutone sia un corpo geologicamente attivo. Un’analisi dell’abbondanza di azoto che fa parte dell’atmosfera e che viene continuamente strappato dal Sole non fa che confermare questa ipotesi.
Analizzando le prime immagini del pianeta nano Cerere si evidenziano due caratteristiche salienti di cui abbiamo già parlato. Due caratteristiche che restano ancora misteriose, in attesa di un ulteriore avvicinamento della sonda al grande asteroide “italiano”.
Ho tolto "le basi della relatività speciale" dall'evidenza, dato che vorrei cominciare a sistemarla, inserendo alcuni articoli di approfondimento che erano stati scritti indipendentemente. Quando avrò finito il "restauro" tornerà in bella vista ed entrerà negli approfondimenti. Chi vuole trovarla può comunque cercarla con il suo titolo e apparirà tale e quale a prima...
Di seguito una presentazione in powerpoint che è stata utilizzata per divulgare nell'ambito di conferenze pubbliche il celebre esperimento della doppia fenditura, emblematico per "comprendere" come mai è impossibile comprendere la Meccanica Quantistica. Buona visione! PRESENTAZIONE ELEMENTARE DELLA MQ: Esperimento della doppia fenditura QUI la presentazione in formato pdf "Le cose di cui […]
Anche se nessuno lo dice apertamente, una nuova evidenza osservativa di estremo interesse dà un duro colpo alla materia oscura e al suo insostituibile contributo nelle fasi di formazione galattica. Facendo uno dei miei soliti paragoni un po’ esasperati, potremmo dire che una giovane galassia ha bisogno di carburante e deve fare il pieno velocemente. La materia oscura funziona come un secchiello che la rifornisce con molta lentezza. C’è qualcosa che non va… dato che le giovanissime galassie sembrano fare il pieno in modo molto più rapido. Beh… la soluzione la conosciamo tutti: basta andare presso un distributore e rifornirsi di benzina con una pompa. Fortunatamente l’Universo primitivo è pieno di stazioni di rifornimento!
Il primo passo, sicuramente il più ovvio e generalmente seguito dagli astronomi che studiano gli esopianeti delle zone abitabili, è trovare il pianeta. Se è nella giusta posizione, si può poi pensare di adottare altre tecniche per lo studio dell’atmosfera, della temperatura, della composizione chimica del suolo, ecc., ecc ., e valutare se la possibilità di vita può anche diventare probabilità. Come ben sappiamo, queste tecniche sono ancora in una fase troppo primitiva per essere considerate valide. Ora nasce un’idea del tutto rivoluzionaria (applicabile per adesso in pochissimi casi): perché non cercare prima la vita e poi il pianeta?
Gli astronomi hanno scoperto il processo attraverso il quale le grandi galassie ellittiche continuano a fabbricare stelle anche molto tempo dopo il periodo di nascita frenetica iniziale. Gli occhi precisissimi di Hubble e la sua sensibilità all’ultravioletto hanno permesso di vedere gruppi di stelle calde e giovani che stanno nascendo proprio lungo i getti, che si lanciano dal buco nero centrale, ma che vanno in verso contrario . In fondo, è un processo di una semplicità veramente … cosmica!
Solo pochi giorni fa abbiamo parlato di come si sia probabilmente risolto il “secondo” mistero del litio, quello che lo vede abbondante nelle stelle giovani e nello spazio interstellare. Rimaneva comunque da confermare la soluzione del primo mistero: dov’era finito il litio originatosi subito dopo il Big Bang? Sembra che sia arrivata anche questa risposta.