Ovviamente, il risultato che sta facendo il giro di tutti i media non è assolutamente niente di strabiliante. E’ stato trovato un pianeta che rivolve attorno a una stella simile al Sole, a una distanza comparabile e con un diametro di poco più grande del nostro. Insomma, un nuovo mondo all’interno della zona abitabile che si aggiunge agli altri già scoperti. Tuttavia, si è già visto che questa scoperta DEVE essere la notizia del secolo o quasi e , quindi, facciamo un po’ di chiarezza.
Scrivo questo articoletto veramente elementare per farmi perdonare la dimenticanza di un dato fondamentale nel quiz sulla Terra “strana”. Farà ridere la maggior parte di voi, ma potrebbe anche servire a chi è proprio alle prime armi (o magari per raccontare la storia ai bambini). E’ in pratica la soluzione del quiz (impostato correttamente) riportata sotto forma di racconto e ambientato sulla nostra solita Papalla, pianeta del tutto simile alla Terra tranne che per un qualcosa … che facciamo cambiare di volta in volta.
Ma come? Ti stai battendo da anni contro la bufala del GW e poi ammetti che il clima dipende dall’uomo? Beh… attenzione. Ho detto “quasi”, nel senso che potrebbe dipendere da altri esseri viventi… no, no, nessun alieno, ma organismi tra i più piccoli e utili della Terra.
Ho fatto un terribile pasticcio e ho reso difficile una risposta che tutti sapevate sicuramente dare. Chiedo umilmente scusa...
Finora si è sempre pensato che il fenomeno dell’entanglement, che tanto ha fatto arrabbiare Einstein, fosse strettamente legato alle particelle che vivono nel regime della meccanica quantistica. Il gatto di Schoedinger forniva un ottimo esempio per la creazione di un certo limite tra il mondo classico e quello quantico. Tuttavia, sembra che la faccenda sia molto più complicata (o forse molto più semplice). L’entanglement sembra essere una caratteristica che invade tranquillamente il mondo classico.
Dopo le Alpi gli Appennini (o qualcosa del genere…). Un’immagine ravvicinata di Plutone ci mostra una catena montuosa più bassa della precedente (1000-1500 metri) che segna il confine ovest tra la zona pianeggiata e giovanissima e una zona scura e molto antica.
Dopo i lipidi ballerini e la nascita della membrana cellulare, continuiamo il nostro viaggio sulla storia della vita per analizzare se alcuni degli eventi che hanno caratterizzato tale storia sono inevitabili o no. Si sono formate molte colonie di cellule. Sono un po’ diverse dalla prima cellula progenitrice in forma e dimensioni. Sono abbastanza semplici. […]
Un piccolo quiz estivo che anticipa una futura news.
Staccati finalmente da cordoni ombelicali di dubbia utilità, mi permetto di fare un ulteriore esempio di inutili discussioni, dovute alla assoluta mancanza di basi di partenza. Cari ragazzi, per capire le meraviglie del cosmo e della mente umana (quando vuole lavorare veramente) ci vuole molta pazienza, logica e umiltà! E' necessario capire prima di esprimersi a casaccio o quasi... Io cerco solo, in tutta umiltà, di darvi i mezzi per farlo.
Il respiro geodinamico della Terra, ossia la sua tettonica a zolle, potrebbe essere un requisito fondamentale per la vita.
La resurrezione di Philae è durata ben poco. Siamo tornati nel silenzio anche se ci raccontano che i dati, che “forse” sta immagazzinando, non saranno persi. Intanto, però, sta capitando proprio quello che avevo previsto molto tempo fa…
Che il Sole stia inesorabilmente andando verso un minimo molto accentuato non è certo una novità (anche se se ne parla ben poco nei media). Che questo fatto comporti inesorabilmente una piccola era glaciale è cosa altrettanto risaputa e confermata (ricordiamoci i decenni a cavallo del 1700). Ora sembra che si sia anche capito il meccanismo che causa le irregolarità a lungo periodo del ciclo solare di circa 11 anni. Stiamo tutti molto attenti: vedrete quanti avvoltoi tuttologi si schiereranno dall’altra parte e invocheranno il ritorno al carbone, in fondo una risorsa naturale e quindi “abbastanza” pulita. L’ipocrisia dell’uomo e la sua faccia tosta non hanno limiti…
Concludiamo la parte dedicata alla descrizione geometrica della Relatività Ristretta attraverso il diagramma di Minkowski, introducendo un concetto di portata ben più generale, quello di Universo degli Eventi. Inoltre ci divertiamo un poco con l’invariante spaziotemporale, risolvendo, tra l’altro, il quiz sulla distanza spaziotemporale AB. Un articolo abbastanza fondamentale (riguardo al significato più profondo del diagramma) che ci porta al cono di luce e alla rappresentazione globale di tutto l'Universo. E' anche piuttosto lungo, anche se non difficile: digeritelo bene, mi raccomando...
Eh sì, lo ammetto, mi sarei aspettato qualcosa di simile a Tritone -e in parte è vero- ma Plutone sembra andare ben oltre. Mentre per il satellite di Nettuno esiste una causa abbastanza chiara per spiegare le sue esternazioni endogene, per Plutone e Caronte essa rimane del tutto oscura. Forse dipende dalla “strana” coppia che formano, ma i grattacapi per gli scienziati sono solo all’inizio. Godiamoci una missione in diretta, sapendo che dati sempre più accurati continueranno a essere sfornati per molto tempo ancora. Oggi è la volta di pianure lisce e segmentate da solchi, domani chissà…
Il titolo vuole far seguito a quello che avevo usato qualche anno fa, quando una molecola estremamente peculiare del carbonio era stata finalmente trovata nello spazio. Oggi sappiamo anche che cosa riesce a causare e non è cosa da poco.
Conosciamo molti crateri da impatto con un picco nel mezzo e la spiegazione non è certo difficile se si tiene conto della dinamica dell’esplosione. Ma ciò che mostra Caronte è qualcosa di ben diverso: una depressione abbastanza irregolare da cui sorge una montagna. Un bel “puzzle” per i planetologi…