Non vi arrabbiate se vi sto trattando come dei bambini... ma in questo articolo non facciamo altro che calcolare l'area del rettangolo e poi attraverso di lei tentare con qualcosa di molto più "strano" (un triangolo). In fondo, stiamo solo imitando Archimede e non è certo un'offesa!
Bisognerebbe parlare di Plutone ogni giorno, date che le immagini che arrivano da New Horizons sembrano proprio divertirsi a fare uscire matti gli scienziati. Come previsto, quando si parla di vera Scienza, i siti mediatici di basso livello non si degnano di parlarne. Meglio così, almeno non si rischiano tragiche incomprensioni e falsi sensazionalismi.
Una dichiarazione del segretario di stato americano John Kerry ci fa piombare nel ridicolo e avremmo anche voglia di ridere se non fosse che stiamo vivendo momenti di pazzia, di ipocrisia e di incapacità ai limiti della storia umana. Si parla di guerre di fede e poi il mondo intero sta seguendo un vessillo imposto come atto di fede che viene usato per tutto e di più, addirittura per coprire le porcherie economiche del doppio gioco (vendo armi e poi combatto colui che le ha comprate). Messe in scena da teatrini di periferia, dove si confonde facilmente la buffonata con la tragedia. Chissà se un giorno ci accorgeremo che i bombardamenti, gli atti di terrorismo e molte altre cose collegate non sono giochi virtuali ma riguardano la vita di esseri viventi?
Tra pochi giorni la cometa Catalina si potrà scorgere -a fatica- nel cielo mattutino. E' la prima e ultima volta che ci viene a fare visita. Forza Giorgia cerca di catturarla come solo tu sai fare!
Ogni tanto Plutone e Caronte vengono brevemente citati dai media (di qualsiasi livello…), soprattutto quando nuove immagini appariscenti arrivano a terra. L’importante è che siano scenografiche e si possa dire praticamente niente con un numero sufficiente e non eccessivo di parole. Poi i riflettori si spengono. In realtà, la missione è veramente una cosa seria e dietro questi lampi di notorietà vi è un continuo studio delle varie caratteristiche dei due corpi planetari, atto a cercare di dare spiegazioni attraverso confronti e modelli realistici, con tanta attenzione e senza fretta.
Breve notizia su mia figlia Barbara: è stata operata stamattina e non ha più ferraglia nel braccio! Un paio di giorni (se tutto va bene) e dovrebbe tornare a casa. Grazie a tutti per esserci stati vicini...
Gli esopianeti confermati hanno ormai toccato quota 1900 e permettono di costruire un vero e proprio album di famiglia dell’intero processo di costruzione planetaria. E' stata appena aggiunta una foto fondamentale.
Potevamo iniziare subito con il calcolo dell’area definita da una funzione qualsiasi (e non solo da una retta come fatto finora utilizzando spazio, velocità e accelerazione). Tuttavia, prima di far ciò, è più che doveroso richiamare i metodi che hanno portato Archimede a ricavare il valore di pi greco e dell’area del cerchio. Due problemi che hanno accompagnato l’uomo per tutta la sua storia e che hanno visto le “sommatorie” come attori fondamentali. Il lavoro di Archimede ha, in pratica, iniziato la storia degli integrali.
Abbiamo appena visto che le nane rosse sono capaci di strapazzare violentemente le atmosfere dei loro pianeti che potrebbero ospitare la vita, ed ecco che una vera “nanerottola” si dimostra ancora più dura e severa. Tutto ciò sarebbe particolarmente interessante e non meriterebbe altro tipo di discussione, se non si fosse creato un piccolo giallo attorno a questa notizia, ancora una volta dovuto al modo molto approssimativo con il quale vengono fornite le notizie tramite le agenzie o chi ne fa le veci. Voglio anche fare una scommessa… e vediamo se qualcuno legge i nostri articoli e/o se qualcosa è cambiato nella redazione di Media INAF.
Probabilmente, una nana rossa non ha mai avuto niente a che fare con gli uomini o con qualcosa di molto simile a loro. Tra le stelle, però, l’informazione viaggia alla velocità della luce e ben presto si è saputo che l’evoluzione biologica può portare a una razza veramente deleteria. La nane rosse sono già di per sé stelle piuttosto nervosette (non si sa se ciò sia dovuto alla loro piccola stazza) e l’idea di fornire energia a qualcosa di così assurdo, come la razza umana, le aumenta ancora di più la tensione e la rabbia. Fatto sta che si premuniscono fin da subito e rendono i loro pianeti invivibili: meglio prevenire piuttosto che correre ai ripari troppo tardi. Vi racconto una storia recente che può anche avere una motivazione diversa da quella troppo “umanizzata”...
Una bellissima immagine di Cassini, dell’8 settembre scorso, può andare oltre alla semplice meraviglia estetica e puntare direttamente all’importanza fisica di ciò che si vede.
Prima o poi dovremo veramente dedicarci ai buchi neri in modo abbastanza articolato, senza utilizzare troppe frasi fatte di dominio pubblico. Avevamo già cominciato, ma poi si è capito che era meglio sospendere per attendere la relatività generale e il concetto approfondito di curvatura. Questo breve articolo può essere considerato un leggero antipasto e una specie di QUIZ, anche se la soluzione ha dei risvolti che vanno ben al di là di quanto si possa spiegare in poche righe. Limitiamoci, quindi, alla trattazione più semplice e immediata. Consideriamolo solo un piccolo tentativo per capire quanto realmente sappiamo di un buco nero, in attesa di parlarne con maggiore dovizia di particolari…
Le stelle sono come le creature viventi: nascono, vivono e muoiono. A seconda della propria massa vivono di più o di meno e si spengono in modo più o meno violento. Anch'esse hanno un cuore che pulsa, ma, normalmente, durante la sequenza principale, non si sente, tanto è regolare e discreto. Immaginate una galassia composta solo da stelle vive e vegete. Non sentireste praticamente niente, o, trattandosi di osservazioni, non vedreste praticamente niente di anomalo: una luce continua e costante, somma di tutti i contributi di ogni singola stella. Ma quando le stelle cominciano ad ansimare …?
L'origine della vita è rappresentata da una struttura che, a un certo punto, è stata in grado di contrapporsi allo stato di disordine, compiendo azioni e reazioni per sopravvivere e riprodursi. Questa struttura è la cellula. Agli inizi, questa cellula è solo un involucro fatto di lipidi (membrana cellulare - vedi i lipidi ballerini a […]
Iniziamo, finalmente, il nostro lungo viaggio nel mondo degli integrali. Useremo due modi per definirli, per poi legarli strettamente attraverso un teorema fondamentale. Non abbiate paura, però: il discorso sarà molto semplice almeno fino alla “digestione” completa dei concetti più importanti. Riuscire, poi, a calcolare tutti gli integrali che si vorrebbero, diventa esercizio ben più arduo anche per i professionisti. Si usano vari “trucchi” e le serie ci aiutano. Ma… non corriamo. Cominciamo con qualcosa che è veramente alla portata di tutti: le aree dei rettangoli, dei triangoli e dei trapezi…
N.B.: i primi articoli sugli integrali sono comprensibili e utili a TUTTI, anche a coloro che non sono riusciti a seguire le tantissime lezioni sulla matematica. Vi invito perciò a leggerli ugualmente...
Una prova ulteriore di quanto la divulgazione, se fatta in un certo modo, serva veramente a ben poco e, addirittura, possa anche essere negativa. Noi abbiamo parlato a lungo di allineamenti planetari e di periodi sinodici, in modo da capire cosa facciano certi programmini recuperabili in rete. Solo sapendo cosa fanno e come lo fanno, è giusto e utile usarli…