Categorie: Buchi neri Relatività
Tags: orizzonte degli eventi relatività generale velocità di fuga
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:15
Un errore comune, ma MOLTO pericoloso, sui buchi neri ***
Su certi argomenti le frasi devono essere dosate molto bene… guai a lasciarsi scappare definizioni di comodo se chi legge ha le idee mediamente molto confuse e prive dei fondamenti di base. Posso anche pensare che siano state inserite senza valutare le conseguenze e non per carenze intrinseche. Tuttavia, il risultato finale porta ugualmente a un terribile caos mentale in chi ha preferito accorciare la strada verso la conoscenza. Nessuno infatti salta sulla sedia e chiede spiegazioni…
La frase incriminata, e che io reputo pericolosissima, è questa:
“… In verità il BH non è qualcosa di chiuso in sé, nel senso interpretabile di un pianeta roccioso come la Terra ad esempio. Se mi muovo dall'esterno verso la superficie di un pianeta prima o poi ci sbatto contro. Il BH non è così, puoi tranquillamente andare oltre l'orizzonte. Il problema è che al suo interno la forza gravitazionale è così forte che nemmeno una velocità di fuga come quella della luce ti permette di abbandonarlo. E siccome la velocità della luce è la massima velocità possibile che conosciamo, significa che niente può scappare fuori…”
Probabilmente, i più preparati capiscono cosa si vuole dire e come la parte sottolineata vada presa con le dovute molle. Ma la maggior parte temo proprio di no! Invece di parlare di modelli standard non sarebbe meglio spiegare PRIMA certe differenze concettuali?
E’ mio dovere intervenire e richiamare un paio di articoli ( QUI e QUI) che penso spieghino abbastanza bene la differenza tra buchi neri newtoniani e relativistici. Il nostro circolo ha affrontato e sta affrontando, con grande umiltà, la fisica di base, senza agognare a tutti i costi di parlare solo di stringhe o di multiversi o di teorie similari. Eppure ci si diverte lo stesso...
Per noi, non è ancora ora di avvicinarci a un buco nero, se non solo a volo radente. Per poterlo fare bisogna avere ben chiara la relatività generale e la curvatura dello spazio tempo. Purtroppo, però, a volte si cerca di semplificare il tutto e si definisce l’orizzonte degli eventi come un limite newtoniano, legato alla velocità di fuga. La formula coincide, ma la definizione è errata.
Il problema di fondo è questo: dire che nemmeno la luce può uscire dato che la velocità di fuga è proprio quella della luce non vuol dire affatto parlare di un buco nero relativistico, ma di un oggetto ben diverso. Per rispondere basta fare una domanda: “Chi mai pretende di andare all’infinito…? A noi basta allontanarci di un po’ dall’orizzonte degli eventi e lasciare quel posto poco piacevole e molto misterioso.
Ricordiamo, infatti, la definizione di velocità di fuga: la velocità necessaria per andare da un punto in un campo gravitazionale (a distanza d dal centro di massa), fino all’infinito, con velocità residua nulla. Nessuno impone, quindi, che non ci si possa muovere fino a una certa distanza, in una posizione in cui la velocità di fuga diventa più “malleabile” e il nostro missile possa finalmente scappare e tornare a casa.
Vi consiglio di leggere gli articoli consigliati, per non cadere preda di un’enorme confusione innescata da una definizione non solo approssimativa, ma decisamente sbagliata. I buchi neri non si definiscono attraverso grandezze newtoniane, ma attraverso la curvatura dello spaziotempo relativistica.
Prima o poi arriveremo anche noi ai buchi neri, ma senza relatività generale diventerebbe un viaggio zeppo di inconvenienti molto pericolosi!.
15 commenti
Il problema è che bisognerebbe ragionare in termini di coni di luce, di passato e di futuro, e non pensare al buco nero come ad un pianeta, con un centro, inteso come distanza spaziale dalla superficie.
Spiegato come sopra si potrebbe ribattere che basterebbe accelerare anche ad una velocità molto inferiore a quella della luce per venirne fuori. In realtà è vero il contrario, accelerando non faremo altro che anticipare la nostra fine
è proprio lo spazio che ci trascina verso il centro...
Devo dire che si nascondono molte insidie nella divulgazione... io sinceramente non mi sarei mai accorta di questo errore e avrei preso per buona quella frase!
Ma c'è anche di peggio: giusto ieri ho condiviso con Paolo un divertente filmato divulgativo a cartoni animati di un notissimo divulgatore, senza rendermi conto (evidentemente distratta dall'aspetto ludico) che confondeva RR e RG: vi si fa credere che un'astronauta che viaggiasse ad una velocità vicina a quella della luce (senza parlare di accelerazione, quindi potrebbe anche viaggiare di moto rettilineo uniforme...) avvertirebbe gli effetti relativistici della dilatazione del proprio tempo e della contrazione del proprio spazio. Meno male Paolo è più attento di me...
A mia discolpa posso dire che può capitare di distrarsi mentre una mano è sul pc e l'altra prepara la cena...
normalmente chi divulga, però, non dovrebbe preparasi la cena....
Io parlo bene, ma poi riempio i miei articoli di errori... se non ci foste voi!!!!
E' il mio trucco per dilatare il tempo proprio nel mio sistema di riferimento... e ti assicuro che non mi muovo di moto rettilineo uniforme!!
Una piccola riflessione serotina.
Senza entrare nel merito delle singole scelte, delle capacità professionali e divulgative, perchè ciascuno ha il diritto, anzi il dovere, di seguire la strada che più gli è congeniale, devo dire che l'apertuta di questo circolo autonomo ha consentito ad Enzo di dare il meglio di sè, d'impostare cioè un rapporto non solo informativo ma anche e soprattutto formativo con i fruitori.
Seguendo Enzo s'impara a ragionare sviluppando una coscienza critica. Io stesso, dilettante allo sbaraglio come la maggior parte di noi, mi accorgo di leggere i testi di divulgazione con un approccio diverso rispetto al passato: mi pongo regolarmente una domanda ... in più.
Penso che l'amicizia, consentitemi il termine piuttosto impegnativo, nata spontaneamente all'interno di questo circolo rechi il marchio di fabbrica del buon Enzo: è il clima che si respira qui dentro a rendere piacevole l'interazione e la condivisione.
Ho proprio l'impressione che sia un caso unico nella divulgazione scientifica in rete. Non so quanto ci resterà in testa delle molteplici spiegazioni di Enzo su questo o quell'argomento, ma credo fermamente che l'eredità consegnataci dal nostro SUPER-PROF vada ben oltre.
Beh insomma, questo volevo dire. Stasera m'è venuta così ....
...e ti è venuta proprio bene, caro Alvy!
Io la sottoscrivo al 100% e non credo di essere l'unica
dai su... usiamo solo due parole che sono veramente sincere: AMICIZIA (non è necessario vedersi o toccarsi tutti i giorni...) e CONDIVISIONE (sapersi aprire, dare e accettare di ricevere). Tutto il resto è noia... in questo mondo finto e virtuale...
Grazie amici e collaboratori (tutti!)
cari amici,
ecco ciò che succede quando non si cerca di aiutare la divulgazione, ma solo il blaterare per mettersi in mostra... :
domanda: "Essendo completamente ignorante in materia mi chiedevo se la notizia di qualche giorno fa sulle onde gravitazionali potesse in qualche modo contrastare o favorire la teoria delle stringhe?".
vi rendete conto? Uno che è digiuno di tutto o quasi, non chiede di capire la RR o la RG, ma se qualcosa che non sa nemmeno cos'è può andare bene con qualcosa che conosce ancora meno.
La risposta dovrebbe essere una sola: "Inizia a studiare le basi, capisci con cosa abbiamo a che fare e poi, sempre che non sia stata dimenticata da tutti, potrai anche vedere da solo se va bene con le stringhe oppure no..". E, invece, si risponde come se niente fosse e si dicono cose che al richiedente non servono assolutamente a niente e tanto meno a chi li legge.
No, questa non è divulgazione, è molto simile ai "chat" da facebook...
Eppure la risposta era semplicissima... dipende da quale parte ti allacci le scarpe
Paolo
sei unico Paolo!!!! Per me i tuoi antenati dovevano essere originari di Papalla...
e, in particolare, trovo delle somiglianze veramente stupefacenti con papalscherzone... mah...
Da amica, caro Enzo, mi sento di darti un unico consiglio... "non ti curar di loro ma guarda e passa"!
La divulgazione mordi e fuggi è solo la punta di un iceberg di un problema sociale molto più grosso: la ricerca del massimo risultato col minimo sforzo. Che poi il risultato raggiunto sia solo un'illusione priva di fondamenta, questo non importa a nessuno.
Qualche esempio tratto dalla mia esperienza quotidiana? Gli studenti non leggono i libri assegnati ma trovano i riassunti su internet, per le versioni c'è Splash Latino e, se non ce la fanno ad affrontare qualche difficoltà, le famiglie si svenano per trasferirli in scuole private dove i 4 si trasformano magicamente in 8. E alcuni di questi ragazzi un giorno saranno insegnanti, molti saranno genitori...
Goditi questo angolo di serenità che, con fatica e merito, sei riuscito a costruire e non sprecare le tue energie.
hai sicuramente ragione Daniela... e me lo dico spesso anch'io. Poi, però, quando vedo cose del genere non riesco a tenermi. Dovrei contare fino a 100 o a 1000, ma intanto penso a quanti potenziali giovani interessati vengono allontanati dalla via più difficile, ma sicura, per essere caricati sui carrozzoni che vanno al paese dei balocchi e allora...
Dovrei chiudermi gli occhi e le orecchie... e tagliarmi la lingua e le mani...
Ieri, davanti a un fisico nucleare, la TV "culturale" ha ritrasmesso l'annuncio dato ufficialmente dalla RAI per la scoperta delle onde gravitazionali. Nel breve annuncio-video si diceva, per ben due volte (non una sola che può essere una svista...), che i buchi neri si sono uniti tra loro ben 130 miliardi di anni fa. E' come se parlando di una persona di trent'anni le chiedessi cosa aveva fatto 450 anni fa...
Bene... il comunicato non era certo in diretta e sarà stato visionato e controllato varie volte e spero anche da qualche esperto (o dai tuttologi?), ma il 130 miliardi è rimasto!
Ancora peggio, il fisico presente in studio non ha nemmeno accennato a dire: "Scusate, ma nel filmato c'è un errore mostruoso. Meglio correggere subito...". No, stava sorridendo beato di essere stato invitato alla TV, ha detto qualche cosa trita e ritrita (giusta, almeno) e avrà pensato: "Se non rompo le scatole mi inviteranno di nuovo e mi vedranno parenti, amici e anche quel collega sempre invidioso, e il gettone di presenza potrebbe anche crescere".
E tu mi dici di stare zitto???? Ce la metterò tutta, Dany, ma è difficile, molto difficile!