La figura che segue sembra avere poco a che fare con la planetologia. È il classico disegno di un bimbo che rappresenta le montagne, sempre  caratterizzate da un bel cappuccio di neve. Bianco e marrone, con il blu del cielo.

Anche se la prospettiva è diversa (dall’alto, invece che di lato), l’immagine seguente è invece qualcosa di molto più scientifico e si riferisce a Plutone. In particolare, riprende una catena montuosa lunga circa 400 km. Si notano crateri da impatto, ma anche vallate e ripidi pendii. Ma, cosa particolarmente interessante, è che i picchi più elevate sono coperti da … neve, proprio come nel disegno infantile presentato all’inizio.

La parte più bassa ha il tipico color marrone-rossiccio della “tolina”, molecola complessa che si ottiene dal metano quando viene investito dai raggi ultravioletti solari. Le cime sono, invece, bianche e luminose, coperte, probabilmente, da metano che proviene direttamente dall’atmosfera e che si condensa sulle parte più alte delle montagne. Qualcosa di molto simile alla nostra neve che si ferma nei picchi più alti. Possiamo immaginare, facilmente, anche un cielo azzurrino, come mostrato in immagini precedenti (QUI)

Un paesaggio quasi familiare che ben si distingue dall’enorme pianura (a destra) coperta da ghiaccio di azoto.

Un mondo veramente favoloso che meriterebbe un viaggio turistico (portatevi, però, un bel cappotto).

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