Kepler, oltre ad averci regalato centinaia e centinaia di esopianeti, si è dedicato a scrutare continuamente galassie relativamente vicine, in attesa di cogliere sul fatto qualche esplosione di supernova. Il colpaccio (anzi due) è stato ottenuto. I modelli acquistano validità e ci mostrano un processo di importanza estrema per capire come le mamme stelle regalano ciò che hanno creato allo spazio che le circonda.
Ero convinto di averlo già inserito nel nostro circolo. E, invece, sembra di no. Poco male, non è mai troppo tardi parlare di un piccolo-grande capolavoro di Richard Feynman. Mi riferisco al suo discorso tenuto all’apertura dell’Anno Accademico 1974/75. Il titolo è “The Cargo Cult Science” e si riferisce alla Scienza, al metodo scientifico e alle frodi che si compiono in nome di una scienza non sempre esemplare. In un momento in cui sembra di vivere un momento parossistico di scienza mediatica che sta catturando anche i professionisti, non è male rileggerlo e rifletterci sopra. Riporto sia l’originale che una traduzione in italiano. Buona lettura!
Se avete intenzione di fare un viaggetto vicino a un buco nero galattico, è bene che mettiate nel vostro bagaglio una bella giacca a vento. Da quelle parti non si scherza.