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Scritto da: Daniela
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I racconti di Vin-Census: NON SI PUO' CREDERE A TUTTO
Certo che sono proprio dei bei tipi questi marziani! Dopo essere riusciti a nascondersi per decenni a sonde e robottini che li hanno cercati in lungo e in largo per il pianeta rosso, pensano di arrivare sulla Terra come se niente fosse e pretendono anche di ricevere un'accoglienza con tutti gli onori!! No, miei cari, non è così che funziona sul pianeta blu... non si possono screditare fior di scienziati e uomini di Chiesa e, soprattutto, non si può pensare che i palinsesti televisivi si possano cambiare da un momento all'altro, senza congruo preavviso! Meditate marziani, meditate...
E anche questa volta il nostro Vin-Census non perde occasione per farci sorridere, forse con un velo di amarezza, ma anche tanta ironia!
Contro tutto e tutti, i marziani arrivarono davvero. Erano proprio degli omini verdi e si presentarono sui cieli della Terra con il classico disco volante. La strana navicella apparve sopra la città di New York, ma non fu notata da molti, in quanto lo smog nascondeva la visione del cielo. In ogni modo, quando scesero gli alieni, si era formata una piccola folla e le forze dell’ordine avevano bloccato per tempo la circolazione. Nessuno cercò di comunicare e furono immediatamente condotti, anche con modi un po’ bruschi, al palazzo del Sindaco, che intanto aveva già convocato i suoi collaboratori, il Vice Presidente, qualche autorevole scienziato, un alto rappresentante del clero, tutte le reti televisive e le principali testate giornalistiche.
I sette marziani, che non superavano il metro e mezzo d’altezza, furono fatti accomodare nella sala delle riunioni e si trovarono davanti a facce preoccupate e non certo cordiali. I primi a parlare furono gli scienziati, scelti tra quelli che in qualche modo avevano avuto un ruolo importante nelle ultime missioni marziane. Il più anziano disse chiaramente: ”tutto ciò è assurdo! Abbiamo scandagliato Marte in lungo e in largo. Abbiamo ottenuto e speso milioni e milioni di dollari per cercare qualche segno di vita primitiva senza alcun segnale positivo. No, non possiamo accettarlo. Non ci meritiamo certo questo scandalo dopo tutti gli sforzi fatti. Mi spiace, ma “quelli” non possono esistere!” I suoi più giovani colleghi annuirono seriamente, pensando a quanti soldi e posti di lavoro avevano ottenuto con le innumerevoli missioni degli ultimi anni. Lo spettro di un ritorno agli anni bui di molti decenni prima li spaventava non poco.
Il Vice Presidente si consultò con il Sindaco e chiese allo scienziato: “ma una forma di vita evoluta non avrebbe potuto nascondersi in qualche caverna sotterranea o in zone non osservate accuratamente?”. Malgrado l’omino verde, che sembrava guidare la piccola spedizione, cercasse di intromettersi, l’anziano uomo di scienza lo zittì: ”assolutamente no! Tutto quello che si doveva tentare è stato tentato. Anzi ho il piacere di comunicare in questa sede che l’analisi delle rocce del cratere Parington ci potrebbe forse fornire dati sconvolgenti sul passato del pianeta rosso”. Questa dichiarazione fu accolta con un applauso da parte degli organi di stampa, che riempirono in fretta i propri taccuini e fecero molte riprese dell’ancora piacente oratore.
A questo punto prese la parola la seconda carica dello Stato: “non ho nemmeno voluto disturbare il Presidente, ma sono più che sicuro di interpretare perfettamente il suo pensiero. La situazione internazionale è molto critica. Le nazioni asiatiche non aspettano altro che un nostro passo falso per acquisire un predominio economico, culturale e sociale decisivo. Non possiamo permetterci di ammettere di aver speso il denaro pubblico in ricerche che potrebbero apparire, anche solo lievemente, ingiustificate”. E concluse il suo breve discorso fissando i marziani con una chiara smorfia di disgusto. Come si permettevano quegli omuncoli di aprire una nuova crisi proprio in quel momento? Il Sindaco gli batté una mano sulla spalla e cercò di tranquillizzarlo. Era fondamentale dimostrargli il suo pieno appoggio in vista della prossima campagna elettorale.
Fu invitato a parlare il cardinale che con un pacato cenno della mano bloccò sul nascere il tentativo dei marziani di introdursi nel discorso. “Cari fratelli”, disse con voce profonda, ”negli ultimi anni la Chiesa Cristiana è riuscita a riprendere quel vigore e quella credibilità che purtroppo era stata minata da secoli di malgoverni e di espansione delle nazioni infedeli. Non possiamo certo rischiare ora di vedere annullati i nostri sforzi da una presenza così imbarazzante. C’è rischio che la fede riacquistata possa subire un duro colpo e noi questo non lo vogliamo, per il bene di tutta l’umanità”. Molti si inchinarono e baciarono l’$anello$ cardinalizio. Il Vice Presidente socchiuse gli occhi e sembrò veramente commosso. Poi si voltò verso gli omini verdi e li guardò con malcelato disprezzo, condiviso dalla maggior parte degli intervenuti.
Il marziano più autorevole si fece avanti, ma venne preceduto dal direttore della più importante rete televisiva nazionale: “i palinsesti televisivi hanno ormai raggiunto una struttura perfetta. Non si lascia più niente al caso. Le notizie sui crimini e sui misfatti sono sapientemente intervallate da quelle relative alla vita privata dei VIP. Tutto ciò ci è costato non poca fatica ed a volte abbiamo anche dovuto costruire notizie inesistenti per salvaguardare l’equilibrio e la tranquillità dei telespettatori. Permettetemi di dire che, insieme ai miei stimati colleghi, abbiamo svolto un ruolo da veri missionari per il bene del popolo e della sua crescita etica e sociale, tenendo ovviamente conto dei sacrosanti diritti dei consigli per gli acquisti.” Si asciugò una lacrima ed il suo intervento venne accolto da un applauso veramente sincero e dalla benedizione del cardinale. Gli sguardi verso gli omini verdi si fecero sempre più cattivi. Il direttore riprese: ”siamo anche disposti a dare un brevissimo spazio a questa invasione non certo richiesta, ma per i prossimi cinque mesi ci rimane solo la quarta serata del giovedì, quella dalle 2.15 alle 2:25 del mattino. Le due ore precedenti sono completamente dedicate ai “misteri” ancora insoluti del nostro Universo, come gli UFO, le apparizioni dei santi, i miracoli, le azioni paranormali, l’astrologia, ecc. Se proprio volete potremmo fare uno sforzo particolare per cercare di inserire anche questi … esseri”. E l’ultima parola fu accompagnata da un chiarissimo gesto di repulsione, che fu accolto con numerosi cenni di approvazione. I giornalisti della carta stampata non fecero che ripetere i concetti appena illustrati. Non potevano certo togliere spazio alle quarte nozze del grande attore o alla strage prevista per il venerdì sera. Che ne sarebbe stata della libertà di stampa?
Le alte autorità intervenute in quella riunione smisero addirittura di guardare verso gli intrusi dello spazio. Ormai era chiaro che quegli esseri stavano creando un grosso problema al delicato equilibrio mondiale, raggiunto con grande sforzo di tutti. E poi il sommo scienziato era stato molto chiaro: non potevano esistere e bisognava credere assolutamente a quella mente tanto illuminata e soprattutto tanto pagata.
Il Vice Presidente prese la sofferta decisione, non potendo nemmeno telefonare al suo unico superiore in quanto lo sapeva impegnato in un trascurabile e quanto mai necessario diversivo erotico. Con voce alta e scandita chiese che il generale supremo delle forze armate fosse immediatamente convocato. Nell’attesa non smise mai di guardare con profondo disprezzo i piccoli ed insignificanti intrusi ed il suo biasimo sembrava addirittura tangibile. Il colore verde degli alieni sembrò virare un po’ sul rosso, ma forse fu solo un’impressione. Nessuno di loro cercò comunque di fiatare in quell’atmosfera tesa ed elettrica che si era creata. Al possente ed impeccabile generale che entrò esibendosi in un perfetto saluto da manuale, il Vice Presidente disse soltanto: “la prego di accompagnare i signori al loro mezzo di trasporto e si accerti che se ne vadano senza indugi e senza creare disordini. Cerchi anche di convincerli che la prossima volta non saranno più ricevuti così amichevolmente”. Uno scrosciante applauso liberatorio si levò nella sala, accompagnato da una nuova e calorosa benedizione dell’alto prelato.
Il disco volante partì nel completo anonimato e le piccole creature verdi non si fecero mai più vedere.
Pochi mesi dopo alla televisione venne comunicato con grande enfasi che si era forse trovato finalmente un batterio fossile su suolo marziano e che una strana struttura a piramide poteva anche far pensare ad una antichissima e scomparsa civiltà aliena: i misteri di Marte continuavano …
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