Un gruppo italiano ha, forse, rilevato, attraverso Chandra, due possibili “semi” per futuri buchi neri galattici. Potrebbe essere la soluzione di un problema non ancora risolto: crescono in fretta o partono già ben pasciuti?
A volte si danno molte nozioni come acquisite. Poi ci si rende conto che quello che è ovvio per chi ha trafficato una vita con le posizioni di stelle e pianeti, proiettati sulla sfera celeste, potrebbe non essere così ovvio per molti altri. Tutti dobbiamo imparare qualcosa… e io per primo!