Categorie: AGN Buchi neri Collisioni galattiche
Tags: ALMA emissione gas freddo getti galattici nubi molecolari unione buchi neri
Scritto da: Vincenzo Zappalà
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Anche i buchi neri si affidano ai dietologi?**
Questa news, decisamente interessante dato che c’è di mezzo ALMA (una sicurezza), sembrerebbe quasi un colloquio tra un medico di famiglia e un oggetto tra i più misteriosi dell’Universo, un buco nero molto riservato e poco esibizionista.
Uno dei problemi più difficili da comprendere, quando si parla dei buchi neri galattici, è la loro alimentazione. Da un lato si sa che per ingrassare devono mangiare materia. Tuttavia non si sa quale sia il metodo migliore per cibarsi della polvere e del gas che li circondano. Normalmente il cibo si sistema in dischi di accrescimento in attesa di essere ingurgitato, altre volte sembra che venga ingoiato direttamente, altre volte ancora si pensa che i veri pasti ingrassanti siano quelli relativi all’unione con altri buchi neri galattici, a seguito di scontri più o meno drammatici tra queste immense strutture.
Non è comunque facile capire cosa succeda veramente nei pressi della “bocca” del buco nero (il suo orizzonte degli eventi). Fortunatamente, i mostri galattici sono piuttosto “rumorosi” quando mangiano. Una parte del cibo viene ingurgitato, ma una parte di esso (forse la maggiore?) viene scaldata a tal punto, mentre precipita spiraleggiando verso di lui, che si trasforma in due getti altamente energetici che si lanciano dai due poli opposti del buco nero. Questi segnali, che un medico potrebbe valutare come problematici per la digestione del paziente, hanno sicuramente un effetto il più delle volte negativo per gran parte della galassia. Essendo molto caldi creano condizioni sfavorevoli per la nascita stellare e possono bloccarla del tutto. Altre volte, possono invece limitarsi a scuotere il materiale inerte e freddo e rimetterlo in azione per fare il proprio lavoro di procreazione. Sveglia ragazze!
Deglutizione e digestione appaiono, quindi, problemi piuttosto difficili da gestire al meglio. Fortunatamente, certi tipi di pasto non sono frequentissimi e il buco nero passa un lungo tempo a dieta (oppure sembra a dieta ma mangia di nascosto). Ma è veramente dieta? ALMA, strumento tra i più "curiosi" e potenti dell’astrofisica odierna, ha voluto andare a guardare cosa succede all’interno di una galassia piena di polvere che oscura le manovre del suo motore centrale. Ciò che ha visto non è stato certo quello ci si aspettava. Dal buco nero si lanciano due getti di materia (e fin qui niente di veramente strano), ma sono due getti FREDDI, molecolari, che ben difficilmente possono essere una conseguenza dei pasti affannati di questi giganti. Non solo è freddo, ma ha anche una forma piuttosto strana, come un qualcosa che “preceda” rispetto a un asse. In parole povere, come se il getto si arrotolasse attorno a una direzione rettilinea. Ancora una volta, una bella forma a spirale… Come si è capito tutto ciò? Beh… ALMA è straordinaria e ha identificato le parti del getto che vengono verso di noi e quelle che se ne allontanano. L’immagine che segue mostra la galassia polverosa nell’ottico (figura di sfondo), le osservazioni di ALMA (riquadro in alto), dove i colori ci indicano proprio il verso e la direzione del getto e uno schema dei getti, visti di lato (riquadro in basso). Grande ALMA! Solo lui poteva regalarci un qualcosa del genere…
Come dicevamo, ci vorrebbe proprio un medico che analizzasse questo nuovo tipo e modalità di alimentazione. Un’idea è che stia arrivando gas in modo decisamente casuale e non strutturato (un pasto improvvisato che causa anche un’emissione di getti energetici decisamente tranquilli (come temperatura), anche se decisamente veloci (circa 800 000 km/h) e piuttosto estesi (circa 500 anni luce di lunghezza e 60 di larghezza). Potrebbe essere il modo meno eclatante, ma più efficace per ingrassare un buco nero galattico. La materia espulsa nel getto dovrebbe aggirarsi intorno a due milioni masse solari in un periodo di soli 500 000 anni. Se tanto mi dà tanto: quanto sarà riuscito a ingurgitare l’affamato paziente? E’ forse il modo migliore per ingrassare, senza rompere troppo le scatole alla formazione stellare? Anzi, forse aiutandola, attraverso un abbondanza di gas freddo, ben più utile per la fabbrica delle stelle. Una grande mangiata con una discreta digestione.
Tuttavia, quella forma a spirale dei getti fa anche pensare alle conseguenze di una coppia di buchi neri che orbitano uno attorno all’altro, "avvitando" la materia espulsa. Per quanto tempo? Forse troppo per sperare di "sentire" un segnale della loro fusione, sotto forma di onde gravitazionali.
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Per conoscere meglio l’eccezionale il contributo di ALMA a molti campi di ricerca: asteroidi, formazione di pianeti e stelle, origine della vita , buchi neri, galassie primordiali…