28/09/16

Un libro interessante? Forse sì ***

E’ difficile che io faccia pubblicità a libri di astrofisica (non lo faccio nemmeno ai miei…), ma questa volta vorrei fare un’eccezione. Oltretutto, ricordo benissimo l’interesse del nostro factotum SuperMagoAlex (alias Marko) riguardo alla freccia del tempo, all’entropia, ai problemi connessi alla sua possibile inversione, ecc. Bene, questo libro, dal titolo molto indicativo, “Now” (Adesso), sembra fatto apposta per lui (e non solo per lui, penso).

L’autore è Richard Muller, professore emerito a Berkeley, fisico di grande esperienza e grande valore, che si è stufato di leggere per decenni ipotesi e discussioni infinite sul tempo e sulla sua freccia e ha deciso di analizzare il problema sotto un nuovo punto di vista, estremamente stimolante. Un grande astrofisico ha detto: “Potrebbe essere vero, come potrebbe non essere vero. Comunque sia, Muller ha delineato uno splendido trattato su cosa sia il tempo e su come lo si percepisce”.

L’idea di base è apparentemente molto semplice ed è legata alla classica domanda: “Perché la freccia del tempo scorre inesorabilmente verso il futuro, creando costantemente un nuovo “ADESSO” (Now)?” La risposta che egli dà è di una banalità quasi scoraggiante e si rifà direttamente alla relatività, all’espansione dell’Universo e al Big Bang.

Lui dice: “Sappiamo benissimo che nuovo spazio si crea costantemente, fin dall’epoca del Big Bang. Le galassie non si allontanano veramente le une dalle altre (a parte il loro moto proprio) ma si separano a causa di un nuovo spazio che si crea tra di loro (visione, questa, che crea ancora molte controversie in ambiente scientifico, sulla sua interpretazione realistica). Sappiamo, però, anche, che lo spazio non vive da solo, ma esiste sottoforma di spazio-tempo. La conclusione è allora ovvia: non si crea costantemente solo nuovo spazio, ma anche nuovo tempo! E’ tutto lo spazio-tempo che si espande”. L’idea è talmente semplice e quasi fanciullesca che potrebbe anche essere la vera soluzione…

Dovremmo pensare lo spazio-tempo come un’onda che si allarga sempre di più e noi stiamo costantemente facendo surf sulla sua cresta, proprio ciò che noi chiamiamo usualmente ADESSO. Ciò che noi cerchiamo di chiamare il verso del disordine, o della massima entropia, non sarebbe altro che la direzione dell’espansione.

Se la freccia del tempo è delineata dalla sua espansione, così come succede per lo spazio, il suo verso misterioso e univoco sarebbe “facilmente” spiegabile. Il futuro NON esiste, esiste solo l’adesso che è il limite estremo dell’onda spaziotemporale. Sarebbe, perciò, del tutto impossibile viaggiare nel futuro, dato che non esiste ancora. Ma è anche altamente improbabile viaggiare nel passato, dato che bisognerebbe diminuire, anche se localmente, la quantità di spazio creatasi insieme al tempo.

L’autore analizza anche l’antimateria e la possibilità di descriverla attraverso l’inversione del tempo, quando ci si limita al microcosmo, rifacendosi a Dirac e a Feynman.

Qualcuno potrebbe dirmi: “Ti sei sempre scagliato contro le teorie esotiche che partono quasi sempre dal presupposto di non poter essere verificate e adesso fai la pubblicità a una teoria veramente “strampalata”, anche se ideata da un grande astrofisico, vincitore di vari premi internazionali?”. La mia risposta è “NO”, la teoria può essere verificata e probabilmente non tra molto tempo (ops… spazio-tempo…). Quando due buchi neri si uniscono creano onde gravitazionali. Ma questo fenomeno può essere interpretato come la costruzione di un surplus di spazio locale che viene poi “sentito” attraverso gli strumenti che, da poco, sono riusciti a rilevare quanto previsto da Einstein.

Facendo i conti, Muller trova che l’unione di due buchi neri di 29 e 36 masse solari, che ha prodotto un buco nero di 62 masse solari, ha prodotto, anche, milioni di chilometri cubici di spazio che dovrebbero corrispondere a circa un millisecondo di nuovo tempo. Un millisecondo è al limite delle capacità di LIGO. Un evento simile, avvenuto a 1/3 della distanza dei due buchi neri precedenti, sarebbe misurabile già adesso!

Va bene, va bene, forse la teoria non sta in piedi. Tuttavia, a quanto sembra, il libro è un trattato più che esauriente sulla storia del tempo e delle teorie e degli esperimenti compiuti su di lui. Penso che lo comprerò e non posso che consigliarlo…

Per trovare il libro potete andare QUI.

3 commenti

  1. Gianni Bolzonella

    Visto il mio interesse per l'argomento lo comprerò senz'altro,anche perché ho sempre pensato che l'espansione avesse a che fare con la freccia del tempo,(Anche altri più insigni e preparati,molto tempo prima di me) : :mrgreen:Speriamo che sia disponibile come eBook.

  2. Supermagoalex

    Grazie per la segnalazione Enzo! Leggo solo ora perché ho avuto diversi impegni lavorativi. Sai per caso se verrà tradotto in italiano?

    Colgo la palla al balzo per annunciare il seguito degli articoli sulla freccia del tempo, che pubblicherò a breve... e le conclusioni saranno molto simili a quelle di Muller  :)

     

  3. Mah... temo che non se ne accorgano tanti e chissà se qualcuno vorrà mai tradurre qualcosa di NON catastrofico in Italia?

    Comunque, viste le tue conclusioni... potresti scriverlo tu!!! :-P

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