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Scritto da: Daniela
Commenti:22
I Racconti di Vin-Census: ENERGIA PULITA
Quello che segue è uno dei tanti racconti di fantasia scritti dal prof. Zappalà ed è dedicato alla fusione fredda.
A chi interessa l'argomento, ma non i racconti di fantasia, consigliamo di leggere i commenti che ne sono seguiti.
Nel 1989 due stimati chimici americani Martin Fleischmann e Stanley Pons annunciarono di aver innescato possibili reazioni di fusione nucleare a temperatura ambiente. Da allora nessuno è riuscito né ad elaborare una teoria valida su come questo tipo di reazioni potrebbe avvenire, né a riprodurre in modo convincente i loro risultati. D'altra parte questa sarebbe una fonte di energia non solo molto pulita, ma anche molto economica, quindi potrebbero non esserci sufficienti motivazioni per portarne avanti la ricerca. Ma dove non arriva l'interesse degli uomini, può arrivare la fantasia di Vin-Census...
Per comprendere appieno il significato di questo racconto è necessario avere una minima informazione sul meccanismo che sembrava in grado di produrre la fusione fredda… In parole povere, dentro una vaschetta isolata, contenente acqua pesante, si deve riuscire a far collidere tra loro atomi di Idrogeno, sotto forma dei suoi isotopi Deuterio e Trizio, affinché si trasformino in Elio, liberando un’enorme quantità di energia pulita e a basso prezzo. Il problema è riuscire a superare la forza repulsiva che esiste tra gli atomi di Idrogeno. Per ottenere ciò sembra che una semplice barretta di Palladio abbia la capacità di concentrare chimicamente gli atomi e di distruggere le barriere repulsive, formando Elio. Tra il dire e il fare c’è però di mezzo il… mare. Ma non in un racconto di fantasia!
Nel pianeta “Idrogeno”, le classi sociali avevano un’importanza enorme. I ceti più bassi e più numerosi si occupavano ovviamente dei lavori duri e faticosi, ma esisteva tra loro una grande fratellanza, nata probabilmente dalle rigide condizioni di vita. I bambini, con solo un protone ed un elettrone, sapevano benissimo che non avrebbero potuto scalare le classi sociali, ma questa estrema semplicità del loro fisico li rendeva più allegri e spensierati. Ben diversa era la classe del “deuterio”. Il potere acquisito li aveva fatti arroganti ed alteri. Il loro bellissimo neutrone che faceva bella mostra di sé accanto al protone era sbandierato pubblicamente ed era diventato il segno della loro superiorità. Mai e poi mai i piccoli deuteri si sarebbero uniti alla massa dei più umili e anzi facevano gran fatica anche a stare insieme tra loro. Ognuno viveva nel suo mondo ovattato, in grande solitudine, passando il tempo ad oziare o a bearsi dei vantaggi che la casta gli permetteva. Ma era una vita di noia e solitudine, ed essenzialmente molto triste.
Ancora peggiore, dal punto di vista dei contatti sociali, era la vita dei pochi appartenenti alla classe del “trizio”. A loro spettavano le cariche più importanti del pianeta ed erano sempre in tensione uno con l’altro per paura di vedersi portar via i privilegi acquisiti. Non una vera guerra, ma una guerra fredda fatta di odio e convenzioni da rispettare. Ed i bambini erano ancora più duri, scostanti e noiosi. I contatti con i propri simili erano rarissimi: meglio non dare confidenza a chi di nascosto può portarti via quello che hai ottenuto con la minima fatica. E poi erano così belli con i loro due splendidi neutroni, che spesso passavano il tempo a contemplarsi per ore davanti allo specchio. Le scuole esistevano solo per i deuteri ed i trizi (gli idrogeni “normali” non avevano bisogno di imparare qualcosa, anzi…). Normalmente erano scuole separate ed i bambini seguivano le lezioni da casa, davanti ad un computer per non avere pericolosi contatti. Solo molto raramente c’erano riunioni delle due classi più importanti, ma il clima era sempre freddo e anonimo e non si vedeva l’ora di tornarsene nelle proprie splendide case.
Per una tradizione millenaria gli insegnanti venivano selezionati nel pianeta “Elio”. Probabilmente c’era paura di scegliere insegnanti nella classe del trizio perché questi avrebbero sicuramente favorito solo i propri simili e anzi forse solo loro stessi. Gli eli erano persone di diversa caratura morale, per loro le classi sociali praticamente non esistevano, ed erano rispettati da tutti a causa dei loro due stupendi elettroni, che si vedevano già da lontano, e dai loro due potenti protoni accompagnati da due giganteschi neutroni. Erano veramente imponenti e, in fondo, facevano un po’ invidia a tutti gli abitanti del pianeta Idrogeno. Cosa avrebbero dato in cuor loro per diventare simili agli eli.
Fu proprio un insegnante particolarmente vivace e lungimirante a proporre qualcosa di veramente straordinario. Perché non fare un viaggio scolastico mettendo insieme sia i deuteri che i trizi? Chissà se lontano da casa e dovendo vivere tutti assieme per qualche giorno non si sarebbe ottenuto un miglioramento del clima apatico che dominava i rampolli delle migliori famiglie?
Dopo un primo momento di stupore ed anche di rabbia di fronte ad un’idea così rivoluzionaria, il miracolo accadde. Sarà stata la voglia di mettersi ancora più in mostra rispetto ai vicini o la capacità dialettica dell’insegnante, fatto sta che alla fine il viaggio venne organizzato. La meta era un bellissimo pianeta ricco di attrattive turistiche e di divertimenti tecnologici eccezionali. I bambini delle due classi sociali, appena a bordo dell’astronave, si guardarono subito in cagnesco: come era stretto lo spazio a disposizione e come dovevano stare vicini gli uni agli altri.
Al terzo giorno di viaggio accadde l’imponderabile. Il motore principale dell’astronave esplose danneggiando tutti i circuiti radio e di comunicazione, il carburante andò perso e fu solo la grande esperienza che permise al pilota (anch’egli un elio) di fare un atterraggio di fortuna su un piccolo asteroide, fuori da tutte le rotte commerciali e turistiche. Erano dei naufraghi, senza alcuna speranza di essere ritrovati, su un oggetto sperduto tra milioni e milioni di asteroidi simili al loro. E poi nel mondo dell’idrogeno non vi era un vero interesse verso i bambini: quello che importava era il potere e le classi sociali. I bambini si potevano fare facilmente… Fortunatamente l’asteroide aveva una natura rigogliosa e molta acqua. l’insegnante elio prese in mano la situazione e impartì i primi ordini. Bisognava costruire delle capanne, procurarsi il cibo, raccogliere l’acqua e tante altre cose di prima necessità. Ma questo voleva dire “lavoro”! Non fu facile convincere gli oziosi rampolli a sporcarsi l’elettrone e soprattutto i neutroni, segno principale delle loro casta. Ma più che l’apatia congenita poté la fame, la sete ed il freddo.
Dopo pochi mesi fu costruito un villaggio, si incanalò l’acqua (purtroppo solo pesante, ma pur sempre bevibile), ed i bambini furono anche in grado di cacciare da soli. Il vero problema rimaneva comunque quello della solitudine. Ogni bambino aveva voluto una capanna separata ed eseguiva il proprio lavoro diurno sempre da solo, escludendo qualsiasi contatto con gli altri. Si riusciva a sopravvivere, ma in un clima di grande freddezza, dominato dalla repulsione reciproca. Il saggio elio tentò di tutto per cambiare quello stato di cose, per lui insopportabile. Organizzò cacce di gruppo con risultati più che deludenti. Costruì enormi tavoli per mangiare tutti assieme, ma questi rimasero sempre tristemente vuoti. Non sapeva più cosa fare e pensò a lungo, molto a lungo. Poi ebbe l’idea. Ma si!! Era così semplice. Anche se in piena notte si mise all’opera.
Recuperò parti dell’astronave, si ingegnò al massimo ed in grande fretta. Al mattino la sua opera era completata. Aveva soprattutto usato quello strano materiale che era presente un po’ ovunque nelle rocce circostanti e che si poteva sagomare abbastanza bene una volta riscaldato. Era di un grigio lucente e lo volle chiamare subito “palladio”, per ricordare il nome dell’asteroide dove erano naufragati. I bambini si svegliarono e si trovarono di fronte a qualcosa mai visto prima e del tutto incomprensibile. Tuttavia qualcosa sembrò scattare in loro e lentamente si avvicinarono allo strano manufatto luccicante. Riuscirono anche a superare la forza innata che cercava di respingerli reciprocamente. Si sedettero uno accanto all’altro sui piccoli sedili, con i protoni e addirittura con i loro “preziosi” neutroni a contatto. Poi il trenino “palladio” cominciò a muoversi sbuffando fragorosamente e si inoltrò lungo i binari che entravano nella foresta e tra le rocce.
Un istinto nuovo nacque improvvisamente in tutti i bambini, senza più guardare chi era deuterio o chi era trizio. Stavano giocando!! Il trenino aveva definitivamente rotto la repulsione reciproca e ora tutti ridevano assieme (che parola nuova per loro!) In breve dal gruppo di bambini che saltavano e urlavano di gioia si irradiò un calore ed una “energia” nuova, limpida ed incontenibile.
Non passarono molti anni che dai fanciulli, ormai grandi, nacquero i primi eli. In fondo era quello che il saggio insegnante, ormai molto vecchio, si aspettava. Era estasiato a guardare il suo miracolo. In fondo era stato così semplice...
Potete trovare tutti i racconti di Vin-Census nella rubrica ad essi dedicata
22 commenti
Un bel racconto,se avessi nipotini glielo leggerei(comunque lo scarico su Facebook),ne vale la pena.Partendo da questa favola,ma solo come scusa,mi viene in mente l'entropia che c'è nel nostro grande "Vecchio",lo sparpagliamento egualitario e causale del gas e quant'altro dove anche gli umani vengono risucchiati.Mentre localmente (al prezzo di altra entropia ovviamente)sembra essere altrettanto naturale e vitale per il conosciuto, la specializzazione,la diversità,chi fa le cose meglio,chi arriva primo.Vince sempre il più forte,che non significa sempre il più arrogante.Forse un alieno che ci vede da vattelapesca a un miliardo di anni luce,non vede ne litigi ne amore ma solo cambiamenti,spostamenti di energia,in una parola "eventi".
Se avessi nipotini, Gianni, faresti bene a leggerglielo: loro ne capirebbero al volo ogni significato, non solo quello, pur importante, della produzione di elio, neutroni liberi ed energia...
facciamo un ebook "i racconti di Vin-census e proponiamolo su amazon :-)
troppo belli
In attesa che Vin-Census decida di pubblicare i suoi racconti su Amazon, i libri del suo alter ego Vincenzo hanno "conquistato" quella prestigiosa vetrina che è la Biblioteca Nazionale di Firenze! E giuro che non sto scherzando...
bene, sono contento per il prof. e per gli amanti di astronomia
D'altra parte questa (il riferimento è alla cosidetta Fusione Fredda) sarebbe una fonte di energia non solo molto pulita, ma anche molto economica, quindi potrebbero non esserci sufficienti motivazioni per portarne avanti la ricerca.
Salve,
ho sempre seguito questo Blog condividendone anche la linea editoriale ma sinceramente la frase sopracitata mi sembra una visione un po' "complottistica".
Quali sono le prove a supporto di questa Vs ipotesi?
La cosidetta Fusione Fredda o CF (energia pulita, illimitata, praticamente inesauribile, ecc.) è da trent'anni che viene "raccontata" da taluni come fosse una realtà conclamata, già appurata cosa che a me non risulta, o persino una nuova tecnologia energetica rivoluzionaria pronta per la commercializzazione, ma fin'ora (in un senso o nell'altro) tale non si è mai dimostrata.
A proposito della CF (da alcuni anni anche denominata LENR) ho letto molte parole ma le prove scientifiche latitano, però se avete una differente percezione dei fatti mi farebbe piacere che in un Post dedicato all'argomento se ne discutesse a fondo.
Saluti
Ciao FM,
quella frase nell'introduzione al racconto l'ho scritta io (che ho il piacere di riproporre racconti scritti da Enzo anni fa aggiungendo una breve introduzione e qualche immagine) e ti garantisco che non nasconde alcuna visione complottista, anche perchè non ho sufficienti conoscenze per sostenerla.
Infatti mi limito ad esprimere un mio personale dubbio legato al fatto che, dopo tanto clamore, è sceso il silenzio totale su quel filone di ricerca che, se avesse successo, potrebbe davvero risolvere i problemi energetici e di inquinamento che affliggono il nostro pianeta.
Insomma, nessuna polemica nè complotto, solo il dubbio di una non addetta ai lavori a far da contorno ad un racconto di fantasia... tutto qui!
grazie Dany e confermo quanto ha detto. Ovviamente non ho prove certe a riguardo (altrimenti si potrebbe denunciare, senza alcuna speranza, però...), ma so per certo che parecchi anni fa un gruppo di colleghi del CNR di Frascati aveva ottenuto risultati promettenti, ma, improvvisamente, gli sono stati tagliati i fondi. L'unico motivo che era stato dato era che si dovevano accentrare tutte le ricerche presso un centro francese tutto da costruire. Oggi, non è ancora pronto a causa di varia burocrazia. Nel frattempo, in Inghilterra, un'industria privata (non le Istituzioni ufficiali) è quasi pronta per il prototipo di reattore a fusione calda controllata (ho scritto un articolo a riguardo).
Un'inutile e veramente complottistica manovra continua, però, a puntare sul solare, dopo che moltissime aziende costruttrici di pannelli sono fallite. Senza di noi che lo paghiamo sulla bolletta, gli incentivi smetterebbero e tutto crollerebbe. Cosa che capiterà sicuramente nel prossimo minimo solare... quando l'energia sarà molto urgente...
No, caro FM (Franco, Marco, o che cosa? a noi piace chiamarci per nome...), la bufala del clima finirà presto e i complottisti mafiosi, arrivisti e corrotti, si sposteranno sull'altro versante (cosa già fatta dopo il freddo della fine degli anni sessanta, quando si gridava al raffreddamento globale... abbiamo la memoria corta...).
Ovviamente, ognuno la pensi come vuole, ma dare del complottista a una persona che usa ancora il proprio cervello, in un mondo pieno di complotti contro la poca gente ancora lucida, è una vera barzelletta. Vedi le armi chimiche dell'Iraq, tanto per dirne una....
Ciao Daniela,
"quel filone di ricerca che, se avesse successo, potrebbe davvero risolvere i problemi energetici e di inquinamento che affliggono il nostro pianeta"
Ho letto tante volete questo genere di considerazioni (un classico di chi ripone le proprie speranze in qualcosa che almeno sin'ora si è dimostrato al limite "dell'illusione") ma il silenzio totale, dopo il clamore di allora, ha molto probabilmente altre motivazioni molto più semplici e che prescindono dal pensare che ci sia qualcuno (tipo i "poteri forti") che lavora nell'ombra per affossare quel filone di ricerca.
Come sai per la Scienza i "SE" contano poco o niente, sono buoni solo a perpetuare racconti e leggende e la ricerca in ambito energetico (soprattutto alternativo al fossile) è uno dei settori maggiormente in fermento.
Se ci fosse stato qualcosa di scientificamente solido e valido dietro le affermazioni di F&P di 30 anni fa, a quest'ora si sarebbe giunti perlomeno ad averne conferma certa.
Se ti interessa formarti una opinione concreta e davvero consapevole ti suggerisco di cominciare cercando delle evidenze scientifiche verificabili ma soprattutto indipendenti della presunta Fusione Fredda, troverai che solo alcuni (appartenenenti ad un ristretto ambito "fusionista") sostengono di aver ottenuto dei risultati senza però essere mai stati in grado di mostrare qualcosa di funzionante, qualcosa che potesse essere verificato dalla comunità scientifica internazionale.
Colgo l'occasione per un saluto anche al prof. Zappalà.
Buongiorno Prof. Zappalà,
se ciò a cui fa riferimento è il cosidetto Rapporto 41 pubblicato da un gruppo di ricercatori di Frascati nel 2002 (DeNinno, Frattolino, Rizzo), a dimostrazione di quanto sopra, le suggerico cortesemente di leggere anche il lavoro di critica scientifica svolto, prima di saltare a conclusioni tipo:
"ma so per certo che parecchi anni fa un gruppo di colleghi del CNR di Frascati aveva ottenuto risultati promettenti, ma, improvvisamente, gli sono stati tagliati i fondi. L'unico motivo che era stato dato era che si dovevano accentrare tutte le ricerche presso un centro francese tutto da costruire."
Il link è il seguente: https://gsvit.wordpress.com/2017/01/03/enea-rapporto-41-analisi-e-critica-tecnica-del-contenuto/
Se vuole poi mi faccia sapere cosa ne pensa.
"No, caro FM (Franco, Marco, o che cosa? a noi piace chiamarci per nome...)"
Il mio nome è Franco.
Chiedo venia: Frattolillo non Frattolino.
Ho dato un'occhiata, Franco, al rapporto che hai linkato: non ho competenza per comprendere gli aspetti tecnici, ma mi sono soffermata su introduzione e conclusione e ho compreso che si tratta di un'analisi che dimostrerebbe la debolezza del lavoro fatto dall'ENEA di Frascati nel 2002 (quello a cui accennava Enzo). Dando per scontato che l'analisi sia ben fatta e che quell'esperimento sia stato un fallimento, non credo che sia sufficiente per dimostrare in modo inoppugnabile che la ricerca sulla fusione fredda sia "roba da visionari".
Il dubbio, forse puerile ed ingiustificato, che possano non esserci sufficienti motivazioni economiche verso quel tipo di ricerca mi resta, alimentato dal fatto che il rapporto che ci hai fatto conoscere è frutto del lodevole lavoro di un gruppo di ricercatori indipendenti, pubblicato pochi mesi fa, ovvero quindici anni dopo l'esperimento di Frascati. Sembra (e sottolineo sembra) che non esista un analogo documento redatto poco dopo l'esperimento per valutarne l'efficacia e, quindi, la meritevolezza o meno di ricevere finanziamenti.
Anche il fatto, riportato nelle conclusioni del gruppo di ricerca, che il prof. Rubbia si sia defilato dal progetto perché resosi conto delle sue debolezze, è una libera interpretazione del gruppo stesso e non è detto che corrisponda a verità (bisognerebbe chiedere a Rubbia)... non sarebbe la prima volta che un eminente scienziato compie scelte "politiche".
Probabilmente quel particolare esperimento (come, del resto, quello ben più famoso di Fleischmann e Pons) non dimostrava la possibilità di creare energia con la fusione fredda, ma non credo che ciò sia sufficiente ad archiviare definitivamente quel filone di ricerca.
Non dimentichiamoci che se, nel 1914, la delegazione di scienziati che in Crimea era pronta a misurare la deviazione della luce proveniente dalle stelle poste dietro al Sole durante l'eclisse totale, non fosse stata fermata dallo scoppio della Grande Guerra, la Relatività Generale avrebbe probabilmente subito un colpo mortale perchè i calcoli di Einstein erano errati e la deviazione misurata sarebbe stata diversa da quella prevista. Per fortuna il Nostro se ne accorse ed ebbe il tempo, prima della successiva eclisse totale del 1919, di metterli a posto.
Con questo, non voglio certo confrontare la RG, che trova riscontri da cento anni, con la fusione fredda ancora tutta da dimostrare (sempre che esista...), ma voglio solo dire che uno o due esperimenti che non vanno a buon fine non sono sufficienti a dimostrare la non validità di una teoria.
E il fatto che gli interessi economici mondiali vadano in direzione opposta (specialmente da quando abbiamo capito che gli idrocarburi non stanno per esaurirsi come ci dicevano fino a pochi anni fa, ma che il nostro pianeta ne è stracolmo), mi sembra abbastanza evidente.
Daniela,
ho fatto cenno a quell'esperimento e alla sua critica scientifica in quanto colpito (devo dire in negativo) dall'affermazione del prof. Zappalà secondo il quale c'è stato una sorta di "sabotaggio" mirato a quella specifica ricerca, arrivando persino a scrivere:
"so per certo che parecchi anni fa un gruppo di colleghi del CNR di Frascati aveva ottenuto risultati promettenti, ma, improvvisamente, gli sono stati tagliati i fondi. L'unico motivo che era stato dato era che si dovevano accentrare tutte le ricerche presso un centro francese tutto da costruire. Oggi, non è ancora pronto a causa di varia burocrazia."
Se si entra nel merito dell'analisi tecnica sarà ancor più chiaro che quell'esperimento non dimostra (o dimostrava) assolutamente nulla e su questa base non si possono chiedere, né tanto meno reclamare, investimenti pubblici ancor prima di aver dimostrato almeno un minimo di fondamento. Probabilmente questo è stata anche la valutazione di Rubbia come scienziato più che come politico.
Inoltre l'analisi pubblicata quindici anni dopo è scaturita dal fatto che quell'esperimento, che ricordiamo non era un esperimento qualsiasi (è stato citato in vari ambiti, almeno in Italia, come "prova regina" dell'esistenza di un presunto fenomeno di CF), in realtà non dimostrava alcunché e soprattutto perché qualcuno degli autori del Rapporto 41 ha continuato per anni ad affermare di non aver capito dove l'esperimento eventualmente era sbagliato e se c'erano errori dove essi erano presenti.
Per quanto mi risulta in ambito ricerca scientifica se un lavoro non viene ritenuto valido spesso lo si ignora, difficilmente si spende tempo (e preziose risorse) per dimostrare che un esperimento non sta in piedi ma (più comodamente) si preferisce continuare per la propria strada. credo che per questo motivo semplicemente nessuno ha ripreso seriamente quei risultati nell'immediato.
"non voglio certo confrontare la RG, che trova riscontri da cento anni, con la fusione fredda ancora tutta da dimostrare (sempre che esista...), ma voglio solo dire che uno o due esperimenti che non vanno a buon fine non sono sufficienti a dimostrare la non validità di una teoria."
Concordo che qualsiasi paragone con il caso della RG non è nemmeno pensabile, ad oggi la Fusione Fredda manca assolutamente di una teoria GA (negli anni ne sono state avanzate tante, spesso in totale contrasto fra loro) e manca di riscontri scientifici verificabili da parte della comunità scientifica internazionale, nonostante i fiumi di parole spesi da chi propugna la Fusione Fredda come soluzione (viene definita a disruptive technology) di tutti i problemi energetici dell'umanità.
"se un lavoro non viene ritenuto valido spesso lo si ignora, difficilmente si spende tempo (e preziose risorse) per dimostrare che non sta in piedi"
A prescindere dal caso specifico dell'esperimento di cui stiamo parlando e della esistenza o meno della fusione fredda, non trovi, Franco che questa tua affermazione contenga la conferma del fatto che le scelte sui filoni di ricerca da finanziare vengano effettuate più su basi politiche che scientifiche?
Come si fa a scegliere quali sono i lavori validi e quali no, se non sottoponendoli tutti ad ulteriori verifiche sperimentali?
Purtroppo verificare tutto è un'utopia e il problema della limitatezza delle risorse disponibili impone delle scelte preventive. Il problema è CHI compie certe scelte e per quali motivi lo fa...
A proposito di Rubbia...
https://m.youtube.com/watch?v=4_T1QNRtToc
emblematica la domanda che pone ai politici nell'ultimo minuto di questo video (e la sua esclamazione dopo la loro risposta).
"Franco che questa tua affermazione contenga la conferma del fatto che le scelte sui filoni di ricerca da finanziare vengano effettuate più su basi politiche che scientifiche?"
Come si fa a scegliere quali sono i lavori validi e quali no, se non sottoponendoli tutti ad ulteriori verifiche sperimentali?
Daniela, ad esempio il peer-review evita spesso uno spreco di preziose risorse senza per questo necessitare di ulteriori verifiche sperimentali.
Cosi come oggi nessuno si mette a verificare il presunto funzionamento dei "motori magnetici" (che come noto non possono funzionare) quando un lavoro mostra delle gravi ed evidenti lacune sperimentali (lasciamo perdere anche quelle teoriche) non viene più preso in considerazione perché viene meno il minimo presupposto scientifico per poterlo fare.
caro Franco,
sono vissuto a contatto con gruppi sorti improvvisamente che dovevano valutare qualcosa o qualcuno. Ben poche volte ho visto un'analisi corretta e non frutto di interessi nascosti, sia di tipo accademico che economico. Poi, due parole sul dubbio... Come diceva Feynman, non si può fare ricerca se non esiste un evidente dubbio sulla sua validità. Solo con il dubbio la Scienza vera si arricchisce e stimola rivoluzioni prima impensate. Se il dubbio, più o meno amplificato, a seconda delle condizioni al contorno, volesse dire sospensione di una ricerca... cadremmo nella pseudo scienza attuale che comanda il GW e i suoi programmi più o meno falsificati che sono presi come Bibbia.
No, i fondi erano stati tagliati senza alcuna analisi critica.. costruita solo a posteriori. Non parliamo, poi, di Rubbia, sostenitore (forse anche a ragione) della fusione calda: i chimici contro i nucleari... una vecchia storia che può anche fare Scienza se libera di agire e di confrontarsi... come sarebbe la climatologia se non fosse una tavola imbandita per i poteri forti e per il terrorismo mediatico.
Caro professore, nel caso specifico credo che (opinioni politiche a parte) Rubbia abbia dato modo a quei ricercatori di portare delle evidenze di quanto sostenuto da Del Giudice e Preparata con le loro teorie (teorie che ricordo sono in assoluto contrasto con tutte le conoscenze nucleari consolidate e riconosciute dalla comunità scientifica) ma i risultati sono stati molto deludenti.
Altri (si veda Focardi rip/Piantelli) hanno continuato per molti decenni e continuano tutt'oggi (senza mai però mai mostrare chessó almeno un prototipo funzionante) a sostenere analoghi "miracoli energetici" ma ad oggi non esiste alcuna prova incontrovertibile che la CF sia reale.
Si continua ad utilizzare il beneficio del dubbio come chiave per sostenere che il fenomeno potrebbe esistere ma di questo passo potremo allora sostenere che anche l'esistenza dei raggi N (immagino che conosca la storia) potrebbe un giorno essere provata e continuare a spingere in quella direzione.
Neanche la peer review, caro Franco, è scevra da difetti...
...Infine, la questione più importante e discussa verte sull'affidabilità: quanto è attendibile la revisione paritaria? Questo sistema si fonda di fatto sull'integrità della comunità scientifica ed è ciò che ha permesso l'affermarsi di un consenso nel tempo sulle varie teorie scientifiche grazie anche alla verifica sperimentale, ma la soggettività dei recensori non è completamente eliminabile. Questi vengono influenzati positivamente e negativamente da diversi fattori estranei alla qualità del materiale da esaminare, come prova uno studio del Journal of the American Medical Association. La discriminazione nella revisione paritaria esiste nella sopravvalutazione di autori noti o "protetti" da istituzioni prestigiose, ma anche nelle differenze geografiche o di sesso, oppure può essere causata da un conflitto di interesse. (https://it.wikipedia.org/wiki/Revisione_paritaria#Problemi_aperti_e_critiche)
Comunque, per chiarezza nei confronti di altri lettori che stanno leggendo questi commenti: non stiamo affermando che sicuramente la fusione fredda esiste e che sicuramente è in atto un boicottaggio contro di essa. Stiamo solo esprimendo il dubbio che, se anche esistesse, non si stia facendo abbastanza per cercarla.
Le tue argomentazioni, Franco, per quanto interessanti (dico sul serio, e ti ringrazio di averle sollevate) non scalfiscono tale dubbio e continuerò a tenermelo. Come, del resto, mi terrò il dubbio che la fusione fredda non esista affatto.
caro Franco,
sono pienamente d'accordo con Daniela. Al giorno d'oggi (e i lavori scettici sul GW insegnano, ma non solo loro, vedi ad esempio la materia oscura e cose simili), anche la scienza è soggetta a forzature e a deformazioni in modo simile all'informazione mediatica. A volte si tratta di fondi, altre volte di carriera più facile, altre volte, purtroppo, anche di falsificazione effettiva dei dati. E' in corso una grande disputa riguardo alla caduta etica della scienza...
Io sollevo il dubbio, dato che conosco quanto sia aleatoria la visione "pura" della scienza (non siamo più ai tempi di Heisenberg e di Einstein...), ma ho idee piuttosto negative sulla fusione fredda, che reputo oltremodo difficile. Tuttavia, vi è ancora molto da provare e senza fondi non si può avanzare. Da qui il vero dubbio, dato che fondi enormi vengono dati a ricerche del tutto inutili e chiaramente fallimentari (li hanno dati al WWF che ci ha ingannato sui ghiacciai dell'Himalaya, i coralli e le foreste mondiali) e a scienziati che specialisti non sono (come i tuttologi televisivi...). Io stesso pensavo più difficile da gestire la fusione calda, ma i nuovi serbatoi magnetici, che permettono temperature altissime senza contatto con le pareti, hanno aperto strade enormi che si stanno concretizzando in Inghilterra da parte di privati (le istituzioni non davano soldi...).
In questo contesto, in cui la criminalità organizzata, la corruzione, gli interessi finanziari che non hanno la minima remora a distruggere l'economia di un intero paese per i guadagni di pochi ultraricchi e ultraprotetti, fa sorgere dubbi sempre più alti. E' appena stato dimostrato scientificamente che le foreste crescono a dismisura e si allargano verso il Sahara, ma poi sentiamo come una cantilena che il mondo va disertificandosi.
Tutti piangono sui poveri orsi bianchi, mentre l'istituzione ufficiale canadese, che studia scientificamente le varie popolazioni, conferma un aumento più che notevole e decisamente positivo.
In questo mondo di bugie, a cui nessuno si ribella per paura di rovinare quel che resta del suo povero cervellino e perché ormai rincretinito dalle verità false e catastrofiche che i media propongono come atti di fede, possiamo non avere dubbi? Penso proprio di no... Il dubbio è segno di pensiero attivo, la certezza è figlia dell'ignoranza apatica e ipercontrollata (Orwell insegna)...
Un tempo pensavo che la disponibilitá di grandi quantità di energia a basso costo potesse avere risvolti negativi per la conseguente spinta a consumi senza freni.
Pensavo che anche se produrre energia pulita e senza rischi di catastrofi non causa danni all'ambiente e alla sicurezza, i danni arrivano dal suo utilizzo per produrre beni effimeri in quantità illimitate. Non solo danni materiali, ma anche per una filosofia di vita orientata alla noncuranza e alla svalutazione di tutto ciò che si ha gratis.
A distanza di tanti anni e vedendo con i miei occhi come funziona il mondo, sono convinto che il rischio sia limitato. Ogni fonte di energia a basso costo sará a beneficio solo di pochi. Non avremo bollette irrisorie e beni a basso costo, perchè ogni beneficio sarà intercettato alla fonte. Non è complottismo ma la semplice constatazione di fatto , una evidenza che troviamo in ogni settore, medico farmaceutico ,manifatturiero, finanziario etc.
Ovunque ci porti la disputa sulle tecnologie, al casello troviamo gli esattori che muovono il pianeta e pretendono il pedaggio.
Non è per caso che il miliardario Warren Buffet ogni anno veda crescere il suo capitale al ritmo di percentuali "two digits" è voi, invece, no.
Daniela,
"Neanche la peer review, caro Franco, è scevra da difetti..."
penso anch'io che in assoluto non lo sia ma è un metodo che i ricercatori si sono dati e che comunque va utilizzato perché altrimenti si alimenterebbero le ipotesi più inverosimili, anche quelle al limite del patologico.
Professore, penso che la Fusione Calda sia tutt'altro argomento rispetto alla CF, in quel caso esiste una teoria consolidata (nel bene o nel male pure provata sperimentalmente), una teoria che da decenni supporta lo sviluppo tecnologico ed inoltre la natura ci ha mostrato che essa esiste (basta guardarsi intorno a noi, chi meglio di Lei, studioso degli astri, può confermarlo).
Che poi intorno alla ricerca ruotino interessi e speculazioni di ogni tipo non lo metto in dubbio ma questo non giustifica il mettere tutto sullo stesso piano di merito scientifico. Prima vediamo almeno dei risultati sperimentali di questa CF perlomeno di stampo galileiano e (secondo me) soltanto dopo si può iniziare a discutere su cosa eventualmente fare di questa "nuova rivoluzione", non invertiamo la logica delle cose solo perché ipoteticamente la CF potrebbe essere... assecondando solo dei nostri desideri.
Dico solo che chi afferma di avere ottenuto dei risultati certi, cioè in grado di provare oltre ogni dubbio che la CF esiste, mostri al mondo scientifico un prototipo funzionante, verificabile in modo indipendente, altrimenti da almeno 30 anni stiamo parlando solo di "SE".