Categorie: Relatività
Tags: curvatura relatività generale relatività ristretta spaziotempo
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:7
Un bel ripasso è necessario... **
Cari amici,
le ultimi discussioni avute sul paradosso dei gemelli e di conseguenza sulla Relatività Ristretta (RR) mi fanno pensare che prima di proseguire verso la Relatività Generale (RG) sia meglio lasciare passare un po’ di tempo per permettere, a chi ne ha bisogno, di rinfrescarsi la memoria attraverso i tre “articoloni” dedicati alla RR (QUI, QUI e QUI) e a quello sulla curvatura (QUI), compendiato dagli ultimi due articoli apparsi da poco (QUI e QUI).
I più preparati mi perdonino, ma se non si hanno le idee molto chiare sulla RR e sulla curvatura, la RG diventa un ostacolo molto duro e sarà sempre poco compreso con il rischio di conoscerla solo attraverso poche “frasi fatte” e non attraverso i suoi concetti fondamentali.
Ricordiamo, fin d’adesso, che, in fondo in fondo, la RG non fa altro (?) che riscrivere la celebre formula di Newton F = ma, sostituendola con un legame tra curvatura dello spaziotempo e i risvolti energetici legati alla massa. Tutto ciò in un ambito non euclideo, in cui oltretutto la stessa relazione tra spazio e tempo segue una legge non proprio euclidea, ma legata alla formula di Lorentz, ossia alla RR.
L’equazione finale di tipo tensoriale è ben più complessa di quello che sembra a prima vista e le sue soluzioni particolari sono state trovate, un po’ alla volta, da diversi scienziati, portando alla scoperta dei buchi neri e a cento altri effetti continuamente confermati. Insomma, la RG nasce come espressione puramente teorica che si apre piano piano in tutta la sua veste estremamente concreta.
Non potremo certo apprezzarne le meraviglie più profondamente matematiche e geometriche, ma i suo concetti fondamentali hanno una necessità estrema di quelli della curvatura e della RR.
Forza... un bel ripasso e domande mirate a punti particolari.
7 commenti
Perdindirindina! Tutta quella "roba" lì devo rileggere?!
Ma io l'ho già studiata tutta, sono prontissimo per la RG! Su, mettimi alla prova... spara qualche domanda!!
perché non rispondi alla domanda del quiz sul fotone...? E' proprio un esempio illuminante che fa capire se hai capito... la RR
Ok, ok... comincio il ripasso
Scagli la prima pietra e poi vorresti ritirare il braccio
Ovvio... sono solo un po' idiota, mica incosciente!!
Facevo una riflessione a proposito di Flatlandia e quello che vede CE.Lui vede un mondo di linee che si allargano e si stringono anche il colore gli dà informazioni.È quella linea il segmento di contatto tra le sue dimensioni e la terza.Mi vengono in mente gli sforzi per rendere comprensibili gli ipercubi in maniera grafica per farci capire la quarta dimensione.Eppure il tempo mi sembra abbia analogie con la linea o il punto di CE.Penso al NOW dell’omonimo libro,ma soprattutto seguendo l’analogia di cui sopra la dimensione tempo seguendo il concetto di Flatlandia,coinciderebbe dove noi incontriamo l’evanescente presente.Passato e futuro ci sono preclusi perché gli eventi come li conosciamo devono esistere,in questo nostro acquario,senza di essi.Noi, come CE, abbiamo esperienza di un tempo che si accorcia e si allunga come la sfera o il cono in 2D,mi chiedo se il tempo finisce nel “presente”,e se no,come la fisica insegna,e soprattutto la meccanica quantistica che non gli dà direzionalità,allora prima ancora di immaginare un paesaggio sterminato con un faro che illumina gli eventi già predisposti nello spazio,dobbiamo rivoluzionare il nostro modo di pensare,visto che la logica umana non sarebbe adeguata.Per dare volume al tempo dovremmo imparare a concepire una nuova fisica che usa il tempo come lo spazio e lo spazio come il tempo?
Lo fa già, Gianni... prova a entrare in un buco nero e dovrebbe succedere proprio quello (nessuno ha mai potuto avere prove sicure, però... )