Categorie: Comunicazioni
Tags: Circolo Fabrizio Lagrangiana Umberto
Scritto da: Vincenzo Zappalà
Commenti:11
Il Circolo si allarga: benvenuto Fabrizio!
Cari amici,
In un momento in cui il nostro grande administrator “SMA” è ultra occupato con le feste natalizie e con mille ragazzini alla ricerca del regalo più tecnologico che ci sia, mi permetto di inserire una rapida presentazione di un nuovo brillante acquisto del Circolo, Fabrizio, che già conoscete per i commenti più che puntuali e per aver partecipato alla soluzione della Papalterra. Con l’aiuto di Umberto pubblicherà tra poco un articolo fondamentale che si occuperà nientemeno che della “lagrangiana”. Non anticipo niente, ma l’argomento, anche se abbastanza “tosto”, merita di essere trattato per la sua fondamentale importanza nella soluzione di tantissimi problemi di Meccanica Celeste, ma non solo. Un benvenuto a lui e un grazie a Umberto che lo sta aiutando nella parte tecnica di scrittura del testo.
Ecco la sua presentazione, in attesa che ritorni tra noi SMA e aggiorni il CHI SIAMO.
“Mi piace leggere di fisica e scienze fin dalle prime letture. Questa passione mi ha orientato verso studi tecnico-scientifici, portandomi alla laurea in ingegneria. Il lavoro ed altri interessi avevano attenuato la mia frequentazione dei testi scientifici. Qualche anno fa, con l'arrivo dei primi capelli bianchi, mi è tornata la voglia di conoscere questo universo del quale faccio parte. Sarà forse stato il senso del tempo che trascorre inesorabilmente. Ai testi divulgativi ho cercato di affiancare anche lo studio di materiale più impegnativo. Lo sviluppo del Web è stato essenziale mettendo a disposizione informazioni praticamente impossibili da reperire in altro modo per un autodidatta. Sul Web ho incontrato questo circolo nel quale ho trovato l'approccio alla divulgazione che cercavo. Confesso, senza pentimento però, di avere passato parecchie notti estive armeggiando intorno ad un telescopio. D'accordo non c'è nulla di scientifico, però pensare che quei fotoni che colpiscono la mia retina o il sensore della mia macchina vengono direttamente da quegli oggetti così lontani ed interessanti mi emoziona”.
Aggiunta personale di Enzo: “Guardare al telescopio pensando a cosa siano realmente quegli oggetto così distanti e emozionandosi al viaggio dei fotoni è la molla giusta per capire l’Universo”. Non tutti gli astrofili sono uguali! E poi un “astrofilo” (o -meglio- amante del Cielo) che ci spiega la lagrangiana... vale tanto oro quanto pesa!
La serie completa degli articoli sulla Lagrangiana la trovate QUI
11 commenti
Benvenuto Fabrizio! Non mancherò di leggere con grande interesse il lavoro che stai preparando per noi. Condivido la tua emozione davanti allo spettacolo del cielo stellato (piaceva anche a Kant). In quanto ai capelli bianchi non preoccuparti, ti posso assicurare per esperienza diretta che poi cadono e non si vedono più...
caro Maumau, sii sincero, vieni anche tu da Papalla.... tutti pelatissimi!!!!!!!!!
Ovviamente qualunque riferimento alla mia capoccia NON è del tutto casuale...
Benvenuto Fabrizio, ho letto il tuo primo articolo e , da buon capisco-poco ma ammiro tanto l'Universo e spremo le meningi per capire, ti posso dire che scorre bene e si fa capire in modo chiaro; se te lo dice uno come me (che appunto nel capire si rende conto finalmente dove è la materia oscura...nelle proprie celluline che appunto sono...scure) ci puoi credere. Aspetto il seguito e tanto altro e nuovamente benvenuto.
Maurizio e Mario,
vi ringrazio per il benvenuto e per l'interesse per l'articolo.
Maurizio,
aspetterei eventuali altre risposte per mettere a confronto anche la mia risposta.
Tanto per continuare a ragionare sull'argomento dico che vedo almeno due modi per ricavare questa lagrangiana. Uno più semplice e credo comunque legittimo, ed uno leggermente più complesso. Quello più complesso mi sembra più vicino a quello che dice Lagrange nelle avvertenze al lettore viste sopra. Per non mettere fuori strada dico che non riguarda la scelta delle coordinate cartesiane, né l'approssimazione dell'energia potenziale vicina alla superficie terrestre.
Intanto ti ringrazio per il benvenuto che mi hai dato nel post di Enzo. Li non riesco a far apparire la mia risposta, vediamo se qui va meglio.
Mario,
girovagando per il web in cerca di informazioni sulla lagrangiana mi ero imbattuto in questa conversazione messa nella pagina web introduttiva di un corso di fisica che mi è tornata in mente leggendo nel tuo commento "da buon capisco-poco".
- ... Lo sa qual è la dote più importante per un matematico?
- Non saprei. L'intelligenza, forse.
- No. È importante, ma non da sola.
No, la dote fondamentale per fare il matematico è l'umiltà.
L'umiltà di riconoscere quando non hai capito una cosa,
e di non tentare di prenderti in giro.
Se non hai capito una cosa, o non ne sei convinto,
non puoi prenderla per buona.
Se fai così ti farai solo del male.
Devi essere assolutamente sincero con te stesso. ...
(Marco Malvaldi, Il gioco delle tre carte)
perfetto Fabricius, perfetto!!! Sei proprio uno dei nostri!!!!
Benvenuto Fabrizio!
Lagrange (anzi De La Grangia prima che si 'francesizzasse') mi ha sempre affascinato. E' incredibile pensare quanto degli studi che poco più di due secoli fa erano un puro esercizio teorico, siano così attuali e ricchi di applicazioni pratiche.
Brillante esempio della potenza della mente umana quando è lasciata libera di usare intelligenza, intuito e fantasia!
Benvenuto Fabrizio!
Anch'io ogni tanto amo osservare lo spettacolo del cosmo e cerco di immortalare queste naturali opere d'arte con qualche foto...
Uno spettacolo che suscita curiosità sugli attori..
Bellissima la conversazione che hai citato... sono convinto che quello descritto è il giusto approccio per la scienza in generale (e non solo).
D'altronde prendere in giro se stessi non porta nulla di buono e se si descrivono cose che non si è compreso si finisce solo per confondersi e confondere le idee..
Paolo
Grazie Fabrizio è proprio così che si deve fare.