E’ più che normale cavalcare l’onda della moda. Vestendosi secondo certi canoni prestabiliti, si è convinti di essere al top e apprezzati da tutti, anche se dentro ci si sente, forse, un po’ burattini. Analogamente, nella Scienza, molti, se non moltissimi, preferiscono seguire ricerche che portano fama con poca fatica (magari barando anche un po’). Tuttavia, alcuni preferiscono lavorare nell’ombra, con pochi fondi, ma fieri di fare ciò che Galileo ha insegnato tanti anni fa. Purtroppo -temo- quando la scoperta rende il re nudo, non è facile prendersi la responsabilità molto pericolosa di urlarlo subito a tutti i sudditi (e convincerli a farsi convincere…).
Una foto molto... strana e inaspettata...
Un piccolo quiz adatto veramente a tutti. Forza, vorrei dei nomi nuovi…
Questo quiz potrebbe apparire semplice. In effetti, per risolverlo, sono necessari pochi rudimenti di matematica elementare. Tuttavia, può dare luogo a varie possibilità, che possono cambiare da caso a caso. Via, quindi, con la soluzione più semplice, ma via anche con alcune considerazioni meno immediate…
E' uscita da poco una relazione su un evento legato a una tempesta solare decisamente imponente, capitata proprio durante l'ultima guerra mondiale, nel 1941. Le interpretazioni di allora erano molto varie, ma si sono avuti effetti molto pratici, tra cui l'illuminazione, per effetto di anomale aurore boreali, di un campo di battaglia navale, drasticamente e pericolosamente male interpretati.
In questo articolo diamo le soluzioni ai vari quiz sulla velocità dell’ombra. Tuttavia, facciamo molto di più… Innanzitutto, l’argomento innesca una serie di ragionamenti e di fenomeni del massimo interesse sia per comprendere il meccanismo in sé, sia per una visione ben più generale dell’ottica geometrica. Un fenomeno, apparentemente assurdo, stimola considerazioni estremamente logiche e spesso non comprese pienamente o affrontate raramente. Inoltre, la serie di commenti giunti dai lettori più preparati, che non hanno avuto paura di mettersi in gioco pubblicamente (non dico intelligenti, ma preparati, dato che i lettori che seguono con costanza questo “circolo” devono essere per definizione intelligenti!), ha permesso di elaborare e di aggiungere considerazioni sempre più raffinate e complete. Non ultima la splendida animazione di Fabrizio. Questo articolo diventa perciò la quintessenza del nostro circolo: un lavoro di collaborazione mentale tra tutti (silenti e non silenti) che io devo solo cercare di descrivere con ordine e con la massima semplicità possibile. Grazie di cuore!
Questo articolo sarà completamente dedicato alla dimostrazione di un importante teorema sugli isomorfismi, essenziale per la comprensione del lemma di Zorn: la Tricotomia degli insiemi bene ordinati.
E' naturale voler difendere un'opera d'arte di stupefacente bellezza dall'assalto di esseri sporchi e chiassosi. Eliminarli potrebbe sembrare la soluzione più semplice, ma, se sono troppi, invadenti e prolifici, è praticamente impossibile sterminarli tutti perché ne arriverebbero sempre di nuovi! Era inevitabile, perciò, che venisse presa una decisione ben più drastica per risolvere definitivamente il problema. Niente paura, cari amici animalisti, potete stare tranquilli e leggere fino in fondo questo racconto... Vin-Census non vi deluderà!
Non è solo la gravità che unisce strettamente Plutone e il suo satellite–fratello Caronte. La loro intesa è perfetta: tutti e tre i periodi (rotazioni intorno agli assi e rivoluzione) sono uguali. Essi fanno, però, qualcosa di più: Plutone utilizza il suo satellite (o -meglio- compagno di avventura) per mostrare le sue capacità artistiche, con l’insostituibile aiuto del lontano Sole.
Uno spettacolare fenomeno dovuto a cristalli di ghiaccio è senza dubbio quello dei "cani solari", di cui abbiamo parlato nell'approfondimento sull'ottica geometrica. Il nostro amico Mik lo ha fotografato e mi ha mandato la sua opera, decisamente affascinante. Reputo più che giusto metterla a disposizione di tutti...
" ...mi par che nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie" (Galileo Galilei)
Il nostro instancabile Curiosità, dopo aver fatto conoscere ai nostri piccoli amici personaggi come Copernico, Keplero e Galileo, si è messo in coda per poter parlare con l'impegnatissimo Newton e, per ingannare l'attesa, ha scritto questa appendice dedicata ai curiosoni che desiderino approfondire gli argomenti affrontati nel racconto.
Bene… (anzi male...), le ferie stanno per finire (per molti, almeno) ed è ora di riprendere a … lavorare seriamente.
Se ne conoscevano solo una sessantina con un’età inferiore a circa un miliardi di anni d’età. In un solo colpo si è raddoppiato il numero. Anche senza teorie fantasmagoriche, le osservazioni condotte con metodo e perseveranza possono fornire dati fondamentali per il miglioramento della nostra conoscenza dei primi “anni” dell’Universo.
Presentiamo concetti estremamente semplici, sicuramente conosciuti da tutti. Tuttavia, dato che diventeranno i punti di riferimento dei vari sistemi usati per individuare gli astri e gli altri oggetti celesti, cerchiamo di definirli in linea con quanto detto finora sulla geometria sferica.
Stiamo affrontando la velocità dell’ombra in modo piuttosto complicato. Qualcuno si sentirà un po’ escluso. Ecco, allora, una versione più semplice, risolvibile da tutti…