Questo è un racconto di fantascienza (?) che è nato durante la stesura del quiz sulle ombre. Prendetelo per quello che è e, se volete avere qualche formula che dia un fondamento scientifico al suo inizio, divertitevi con la soluzione del quiz. Lo dedichiamo a Paolo, soprattutto perché è stato il primo a provare a scrivere le formule nel suo … diario (capirete presto il significato di questa parola) e a divertirsi da tempo con le "sue" particelle. Forse, molti capiranno che il tutto è solo una metafora che si collega perfettamente al nostro modo di pensare l’Universo e le sue leggi. La prima parte è il racconto di Vin-census; la seconda la sintesi poetica, tra luce e ombra, di Daniela.
Questo è il primo di una miniserie di (tre) articoli dedicati unicamente al lemma di Zorn. Per poter enunciare il lemma di Zorn, è necessario conoscere certe definizioni e certi risultati sugli insiemi ben ordinati. Sfrutteremo poi il concetto di catena per esplorare gli insiemi parzialmente ordinati.
Le soluzioni sono state molteplici, ma devo ammettere che il metodo utilizzato da Arturo è decisamente il migliore. Può darsi che si possa risolvere più velocemente, ma non riesco a trovare niente di meglio. Se qualcuno ci riesce, tanti complimenti! Come soluzione riporto, quindi, pari pari quella scritta nel commento di Arturo… Bravi tutti, comunque!
Cos'è la normalità? Una situazione oggettiva o una percezione soggettiva? Riuscirà Oscar a sentirsi normale nonostante la sua anormalità? E perché mai dovrebbe credersi anormale un tipo normale come lui? Caro Vin-Census, questa volta credo proprio che ti sia superato... forza Oscar, vediamo come riuscirai a cavartela!
Ella, Tony e Neutro giocando insieme hanno costruito un Atomo di Idrogeno, ma come se la caveranno con atomi più complessi?
Beh… Gianni ha dato la risposta esatta alla parte “facile” e SMA ha subito confermato, facendo un esempio apparentemente azzeccato. L’ombra di qualcosa si allunga in modo rapidissimo, nettamente e apparentemente ben più di quanto non possa fare la luce. Tutto risolto? NO! Il vero QUIZ comincia adesso!
Si sa che devono essere tanti, ma il vederli è tutta un’altra cosa. Stiamo parlando dei buchi neri di massa stellare. Quanti se ne sono formati a partire dalla nascita delle prime stelle? Essi sono ancora lì ad aspettare che qualcuno li osservi. Senza una compagna che li sfami in diretta, però, la faccenda rimane problematica. Tuttavia, gli ammassi globulari potrebbero averli conservati e mostrarceli dinamicamente. In fondo la loro massa non scompare…
Beh… questo quiz è decisamente più difficile di tutti gli altri e lo lascerò per molto tempo in evidenza. Non scervellatevi troppo con fenomeni esotici o con illusioni ottiche. Esiste realmente un qualcosa che possiamo vedere tutti giorni, che si può muovere con un velocità anche nettamente superiore a quella della luce.
Cari amici rieccomi tra di voi dopo parecchie settimane di assenza, mi scuserete ma ho avuto impegni lavorativi, imprevisti e cambi di vita piuttosto importanti. Enzo e Barbara giustamente mi hanno dato una bella tirata d'orecchie, quando ci siamo visti a Cortina d'Ampezzo per la conferenza di Enzo al planetario dell'Associazione Astronomica. Ho deciso quindi […]
Scusate il titolo… ma ciò che sembra si possa trovare all’interno di Urano e Nettuno e, probabilmente, anche dei satelliti dei pianeti maggiori, non può che ricordare quel terribile periodo (e lo capirete in fretta…).
Basta riportare quanto scritto come introduzione nel sito di Media INAF per recuperare la barzelletta del giorno: il ritrovamento, e la fotografia relativa, del famoso lander che ha preferito nascondersi ed evitare il lavoro che avrebbe dovuto fare…
Questo è un quiz veramente semplice che, però, può essere risolto in vari modi. Inviterei i più giovani a provare senza paura, dato che -se vogliono- non hanno bisogno di nessuna formula…
Juno ha iniziato a sorvolare Giove e i suoi poli. Oltre a capire il vero meccanismo che causa le aurore di Giove, darà informazioni fondamentali sull’atmosfera e l’interno del pianeta gigante.
Questo è un quiz di pura logica, senza formule o concetti matematici o fisici. Come sempre in questi casi, può essere risolto immediatamente o può aver bisogno di ore di ragionamenti. Insomma, è anche questione di fortuna oltre che di prontezza.
Mi sono accorto da poco che sul nostro circolo non avevo ancora parlato del metodo per determinare le “mie” care famiglie asteroidali. Lo riprendo dal vecchio sito, con qualche variazione, scusandomi con quelli che l’avevano già letto.
Riportiamo la soluzione del quiz che va oltre alla semplice spiegazione e che apre interessanti sviluppi sia per la fisica newtoniana che per l’ottica geometrica applicata ai telescopi. Un articolo da leggere… e con un nuova proposta di quiz.