Cari amici, stamattina -forse- mi sento un po' troppo filosofo da strapazzo. Non so, ma -quantomeno- non riesco a non pensare a fatti generali e a tendenze globali.
Continuo nelle mie analisi “personali” sull’intelligenza, allacciandomi agli animali, e scopro sempre più che molti comportamenti sono spesso trascurati, non so se volontariamente o solo per mancanza di voglia di scoprire. In fondo un circolo scientifico, come il nostro, è anche un luogo dove condividere pensieri e riflessioni, non solo Scienza pura. Siamo o non siamo Universo anche noi?
Il principio di induzione matematica consente di risolvere in modo molto semplice delle dimostrazioni nell'ambito dell'insieme dei numeri naturali. Mi è sembrato perciò necessario introdurlo in questi articoli, in quanto ci servirà per dimostrare delle proprietà importanti sugli infiniti numerabili.
Iniziamo un discorso estremamente importante: partendo dalla legge di Newton vogliamo arrivare alle leggi di Keplero. Può sembrare strano, ma è un argomento trattato raramente, anche se è veramente fondamentale, riferendosi al moto di due corpi. In questo primo articolo ricordiamo le coordinate polari, descriviamo un’ellisse e introduciamo un nuovo tipo di equazione, in modo estremamente semplificato.
Abbiamo lottato duro con la dinamica relativistica e direi che abbiamo onorato sufficientemente il grande Einstein e i cento anni della relatività generale (RG) (anche attraverso la scoperta delle onde gravitazionali). Direi che si può soprassedere un po’ prima di affrontare la RG e dedicarsi a qualche altro argomento trattato frettolosamente o lasciato un po’ da parte. Dietro i suggerimenti di Paolo e Daniela, ho stilato un piccolo programma per i mesi (o settimane ?) futuri. Ve lo prospetto, aspettandomi anche ulteriori suggerimenti e/o commenti.
Seguo da anni il prof. Zappalà, da ancor prima che lui, grazie allo studio dinamico della perturbazione del moto delle comete nella nube di Oort, scoprisse il magico pianeta di Papalla e riuscisse a decodificare la stele di papalRosetta, trasformandosi così nel mio carissimo amico PapalEnzo. Ho subito apprezzato il suo modo di comunicare che, nonostante sia semplice e immediato, non rinuncia mai al rigore scientifico e alla correttezza formale. Una cosa, però, mi ha sempre lasciato perplesso... la presentazione che fa di sé nella home page di questo Circolo: troppo sintetica, troppo avara di notizie sulla sua carriera professionale! Visto che la curiosità non mi dava pace, con il pretesto di un invito a cena, gli ho rivolto un po' di domande per conoscerlo meglio. Ecco a voi il risultato... vi presento Vincenzo Zappalà, simpatico e affabile astrofisico in pensione, con una parlantina dirompente e un'adorabile erre moscia!
Chi legge un recente articolo pubblicato su Media INAF, e che conosce qualcosina delle orbite e degli asteroidi, non può che saltare sulla sedia: eccezionale scoperta scientifica riguardante un terzo satellite dell’asteroide Elektra! Molte cose andranno cambiate d’ora in poi. Chi, però, va a leggere l’articolo originale, ripiomba con i piedi per terra e non può che non pensare a una divulgazione squallida che nemmeno si cura di rileggere ciò che è stato pubblicato. E la dice anche lunga sulla preparazione astronomica del traduttore.
La soluzione della seconda parte del quiz potrebbe essere data velocemente, ricordando alcune formule fondamentali della caduta di un corpo per effetto della gravità. Tuttavia, ho cercato di richiamare questo moto così importante, partendo praticamente da zero e mostrando come la sola caduta possa farci capire che l’intero esercizio può essere risolto sfruttando quasi solamente il puro ragionamento, utilizzando poche formule in modo ripetitivo. La trattazione potrebbe sembrare lunga e strabordante, ma leggendola attentamente ci si accorge di essere in grado, alla fine, di estendere i risultati a molti casi particolari. Una soluzione, perciò, costruita soprattutto per i meno preparati che abbiano voglia di ragionare…
Niente cervello, niente sistema nervoso, eppure sanno imparare e ricordare se qualcosa è innocuo oppure no. Alieni? Animali superiori? No, solo e soltanto delle muffe del fango!
Se volete misurare distanze troppo piccole nel Cosmo, potete sempre provare a sentine la eco...
Quando c'è bisogno di un mediatore tutti su Papalla si rivolgono a PapalMediatore..
Siamo ormai abituati a scoprire satelliti negli oggetti della Kuiper Belt. Non possiamo, perciò, meravigliarci che anche il pianeta nano Makemake ne possegga uno. Anzi, sembrava strano non averlo ancora scoperto. Ci ha pensato Hubble, come al solito…
Siamo abituati ai giochi di prestigio dei satelliti e degli anelli di Saturno, ma quello che mostriamo questa volta sembra veramente assurdo...
Stiamo parlando di urti e mi sembra più che giusto parlare di un "quasi" urto che riguarda la sonda New Horizons. Essa si sta dirigendo a grande velocità verso il prossimo bersaglio (il KBO 2014 MU69), sperando che lo sfiori soltanto...
Abbiamo parlato spesso di urti completamente elastici e anche un po’ di quelli completamente anelastici (nella dinamica relativistica). Vale la pena, però, descrivere gli urti in modo più generale, partendo dagli urti anelastici, proprio il caso che ci serve per il quiz sul papallo-canguro.
Ed eccoci a Dione, un corpo celeste di poco superiore a 1000 km, capace di rendere attivo ed esuberante il fratellino Encelado, attraverso la risonanza 2/1. Ma Dione ha sicuramente avuto una vita avventurosa e non certo monotona, forse capace addirittura di ribaltarsi di 180°. Ne approfittiamo per proporre un piccolo problemino di meccanica celeste e per mostrare come sia facile imitare rapidamente e facilmente le “meraviglie” da pappa-pronta di stellarium & co., con molta più soddisfazione.