Ne avevamo parlato a lungo, ma giustamente si può anche tornare “a bomba” e vedere come sia le leggi del moto di Newton che lo sviluppo in serie possano risolvere il paradosso di Zenone, senza troppe parole.
Calma, ragazzi. Non voglio assolutamente aprire un nuovo tema, di complessità tale che meriterebbe un’ampia serie di articoli e cognizioni di base ancora da affrontare convenientemente. Voglio solo fare un po’ di scienza fantastica o di fantasia scientifica (non veramente fantascienza, però), riguardo alla visione più classica della struttura a grande scala dell’Universo conosciuto e a come, ancora una volta, la Natura riproponga i suoi schemi e le sue immagini ricorrenti. Niente di più che una “preghiera” lanciata verso l’armonia dell’Universo. "Semel in anno licet insanire" (una volta all’anno si può impazzire): anch’io butto lì un’ipotesi campata in aria… da prendere per quello che è, ovviamente.
No, non sobbalzate sulla sedia. Non è ancora tempo per la dinamica relativistica. Umberto, però, è stato molto gentile nella sua richiesta e io mi sono reso conto che ho ancora un po’ di strada da fare per terminare gli integrali. Ho deciso, allora, di regalare a lui (ma non solo a lui, ovviamente) un piccolo assaggio sotto forma di quiz puramente matematico (per adesso, almeno). La soluzione è molto divertente e alla portata di tutti coloro che hanno seguito le derivate. Permette, tuttavia, di superare uno dei passaggi fondamentali per arrivare alla più celebre formula di Einstein. In questo modo non abbandoniamo gli integrali, ma possiamo dire di aver toccato E = mc2 molto da vicino…
Il petrolio è decisamente più abbondante di quanto si poteva pensare e sarà disponibile probabilmente per secoli. Facilmente, un po’ alla volta, sparirà l’incubo del GW (non interesserà più). Dovrei essere contento? Purtroppo no. La ricerca scientifica verso VERE fonti energetiche alternative continuerà a essere boicottata, così come gli studi seri sul clima. Come conseguenza, sarà nascosto, ancora una volta, il problema del VERO inquinamento delle nostre città e non solo. Per non parlare, poi, della rottura degli equilibri tra Occidente e Oriente, basati finora su alleanze e su contrapposizioni, legate fortemente alle variazioni controllate del prezzo del petrolio.
Ritorniamo sull’integrale indefinito, definendolo ancora meglio. Ne approfittiamo per dimostrare formalmente il teorema fondamentale (facoltativo…).
Questo è forse l'oggetto più spettacolare del nostro cielo, ogni volta che prendo il telescopio non posso fare a meno di ammirarla e di fotografarla... La bellissima Nebulosa di Orione spicca tra le stelle della spada del cacciatore ed ogni volta rapisce il mio sguardo. Come disse il grande Camille Flammarion, che amo sempre citare […]
Approfittiamo di un’altra bellissima immagine di Cassini per un piccolo gioco di abilità … visiva. Io avrei avuto problemi…
Gli ammassi globulari sono personaggi alquanto strani dell’inifinito teatro del Cosmo. Essi rappresentano gruppi numerosissimi di stelle che non hanno voluto abbandonare il luogo di origine. Inoltre, sono tra gli oggetti più vecchi che hanno avuto la fortuna di osservare direttamente la nascita della galassia che li ospita, anche se solitamente in periferia. Vivere su di essi darebbe enormi emozioni. E se fossero anche le zone più adatte alla crescita di civiltà estremamente progredite?
Potevo, forse, farne anche a meno… ma ho sentito il dovere morale di presentarvi i due papallicoli che hanno iniziato da ieri la loro attività. Userò due presentazioni: quella ufficiale e quella ufficiosa. Quale delle due sia la più importante lo capite benissimo da soli.
Gli astrofili devono brindare! Finalmente, possono abbandonare i soliti crateri lunari e le galassie più o meno inventate e dedicarsi alla scoperta e all’osservazione dei buchi neri stellari. Fantastico! Uno degli oggetti che li ha sempre più emozionati è lì, davanti a loro, pronto per essere analizzato e commentato solo attraverso i loro piccoli “gioielli”! Il loro mondo è destinato a cambiare?
Iniziano oggi una serie di avventure dal pianeta Papalla.
I nostri simpatici amici ci condurranno con la loro irresistibile simpatia in un viaggio dove il gioco e la fisica camminano insieme, dove il racconto dei fenomeni naturali si mischia volentieri con le storie papalliane.
Per rendere tutto ancora più semplice i racconti sono corredati da figure e animazioni... Cos'altro si può pretendere da nostri amici papalliani?
Che rispondano a qualunque domanda?
Non chiediamogli l'impossibile.... e poi non è questo lo scopo, semmai il loro intento è quello di suscitare domande e stimolare curiosità.
La curiosità, questa si che è un bene prezioso: senza porsi domande non si trovano risposte e senza curiosità non si cercano nuove risposte....
I papalliani, con il loro carico di domande, sono dei veri segugi e non si fanno ingannare dalle apparenze, c'è sempre qualche “perchè, perchè?” da sollevare.
Sarebbe bello poter viaggiare tra le stelle e attraversare la nostra galassia. Quante cose scopriremmo… Purtroppo le astronavi stellari rimangono ancora un sogno e non ci rimane che vedere il mare galattico solcato in lungo e in largo da un altro tipo, ben più concreto, di navi stellari.
Non voglio assolutamente scrivere qualcosa che vada contro la Fede o la Spiritualità, qualsiasi esse siano. Vorrei solo proporre una personale visione che in pratica annullerebbe (o risolverebbe) il problema più grande dell’uomo. Niente di ateo o di blasfemo, solo uno spunto che si collega direttamente all’autodistruzione dell’articolo di Peppe. Non è la prima volta che ne parlo, ma questo può essere il momento giusto per discuterne coralmente, senza fraintendimenti di sorta.
Plutone ci sta deliziano con le sue caratteristiche così diversificate e inattese. Un corpo planetario che sembra ancora vivo e vegeto, in cui i vari ghiacci presenti sembrano fare di tutto meno che restare fermi e congelati… E, probabilmente, il bello deve ancora venire. Tuttavia, la vita di Plutone non è stata e non è facile: deve utilizzare tutta la sua “intelligenza” dinamica per evitare di scontrarsi con il padrone della zona, il gigante Nettuno.
Oggi più che un articolo, vi voglio proporre una breve ma profonda riflessione. Tempo fa seguì un piccolo seminario alla mia università e ciò che mi ha fatto davvero riflettere è stato un passaggio, molto significativo, in cui si affermava che il mondo che ci è stato dato non è un atto dovuto, non va […]
Una semplice ed accattivante presentazione per far comprendere la "magia" dell'effetto lente gravitazionale anche ai bambini: provare per credere!
(E poi raccontateci come è andata...)