Attenzione: ho allargato un po' il quiz per non avere nessuna polmonite sulla coscienza. Potete fare a meno di andare al mare e bagnarvi i piedi... Questo più che un quiz è l’occasione per ricordare un’altra grande intuizione di Keplero, molto più terra-terra rispetto alle orbite planetarie, ma di grande interesse … militare (e non solo). Pensate che la sua intuizione è stata dimostrata solo pochi anni fa. La domanda sembra fatta apposta per Arturo e per il suo metodo empirico-sperimentale che ci ha regalato il famoso palloncino legato alla macchina… Un vero classico del nostro Circolo! Il quiz è comunque aperto a tutti… (figuriamoci se Mauritius non si scatenerà!).
Normalmente si cercano, con un po’ di paura (e forse anche un po’ di piacere da parte dei media), gli asteroidi abbastanza grandi che potrebbero impattare la Terra, causando danni non trascurabili. Per essere sicuri che arrivino veramente al suolo vanno trovati quelli superiori ad almeno un centinaio di metri e forse anche un po’ di più… Non è un granché, ma la nostra atmosfera qualcosa riesce a fare! Ogni tanto si grida “Al lupo, al lupo” e poi, senza ancora aver capito perché, alla fine si dà la colpa agli scienziati, ovviamente… Sembrerebbe, perciò, del tutto assurdo fare tanto clamore (scientifico) sulla scoperta e le osservazioni di un asteroide di soli due metri che mai e poi mai potrebbe arrivare fino a terra.
Una soluzione numerica del problema del missile, preparato da Pippo con l'aiuto di Umberto...
Proprio oggi ho avuto l’occasione di mettere alla prova logica e intuito per risolvere un “serio problema” tra compagni di classe… come utilizzare ben due euro avanzati da una raccolta di soldi effettuata per un’uscita didattica!
Potrebbe essere una scoperta eccezionale e quindi andiamo avanti con molta cautela. Si parla sempre più spesso di vuoto-non vuoto, il regno della Meccanica Quantistica e della Elettrodinamica Quantistica, in particolare (QED). Ebbene, la luce di una stella di neutroni potrebbe avercelo mostrato. Cosa non trascurabile: il gruppo che ha osservato l’effetto è in gran parte italiano!
Sì, le stelle dell'Universo sono tante così come quelle che si possono costruire senza mai staccare la matita dal foglio. Tra le tante, però, ne voglio una in particolare...
Dopo tante contrazioni e spari andati a vuoto, non è male cercare di divertirsi un po’, scherzando su cosa si intende veramente per logica e per esatta definizione di un problema. E’ veramente necessaria l’esperienza o basta avere una mente libera da preconcetti? E tante altre belle riflessioni… Potete poi applicare le conclusioni alla matematica, alla fisica e ai loro risvolti più complessi e intricati. Alla fine capirete perché questo “scherzo” è stato dedicato alla “nostra” Valentina.
Il problema che abbiamo posto è uno dei tanti che sembrano portare a un paradosso della relatività ristretta. Il punto chiave è che tutto è perfettamente simmetrico, tranne il fatto che una certa azione viene eseguita, a un certo istante, da una sola delle due astronavi (ossia da uno solo dei due sistemi di riferimento). Ancora una volta, ci scontriamo con il concetto fondamentale della relatività della simultaneità. L’astronave A spara quando succede qualcosa (simultaneità), ma la stessa simultaneità non viene vista dall’altro sistema, dove non avviene l’evento “sparo”. Per questo articolo mi sono avvalso della fattiva collaborazione di Daniela, Paolo, Pippo e Umberto. Speriamo di aver raggiunto una chiarezza divulgativa sufficiente. Chi avesse ancora dubbi, lo dica subito. La Relatività Ristretta sa essere molto subdola…
Da domani, Cassini inizierà l'ultima fase della sua lunga avventura. Portatosi lontano dal piano equatoriale del pianeta, inizierà a descrivere orbite che lo porteranno a sfiorare l'anello F. Ne vedremo delle belle!
Potremmo partire con la parola “alieni” stellari per attirare un po’ di pubblico. Direi, però di evitarla (l’abbiamo usata da poco) e fare una similitudine più culturale e sicuramente azzeccata. Più si va verso il centro della galassia e più si va indietro nel tempo. Più si scava nei ruderi di antiche città e più si trovano i resti delle popolazioni primitive… Chissà che non si possa riuscire a trovare i resti della prima civiltà stellare?
Non illudiamoci o non disperiamoci se il 2016 è stato così caldo... Molti l'avevano detto, ma se lo sono presto dimenticato. E' stato l'anno di un super El Nino (le TV e gli esperti tuttologi lo hanno dimenticato, pensando al nuovo congresso milionario del Marocco, a cui sperano prima o poi di essere invitati a […]
Il mio tentativo di “incastrare” i più bravi, proponendo uno studio di funzione, quando il tutto è risolvibile con semplici considerazioni geometriche, è fallito miseramente e … ne sono contento! Sono, inoltre, particolarmente grato ad Arturo che, pur capendo l’inghippo, si è cimentato, comunque, nello studio analitico (in due modi), ottenendo, ovviamente, la soluzione geometrica. Propongo direttamente i suoi manoscritti come ottimo esempio di trattazione matematica (anche se praticamente inutile). Lo so, faccio troppi complimenti ad Arturo… ma quando ci vuole, ci vuole… Complimenti anche a Gimar e Leandro, ovviamente…
Lungi da me entrare nei dettagli di una recente conquista della biotecnologia. Quello che mi ha colpito è il risvolto più o meno etico dell’intera faccenda e le informazioni che potrebbe realmente darci sulla vita nell’Universo.
Per una volta, questa volta soltanto, scriverò un'introduzione seria perché provo un affetto particolare per questo racconto e non posso scherzarci sopra. Quando Vin-Census lo scrisse, la più piccola delle mie figlie frequentava la terza elementare e, ascoltando i discorsi di alcuni compagni di classe, cominciava a dubitare dell'esistenza di Babbo Natale. Allora stampai questo racconto, glielo lessi e glielo spiegai accuratamente...
Grazie ai suggerimenti di Umberto, riesco finalmente a pubblicare la soluzione della seconda puntata, nella quale abbiamo giocato a riconoscere se un numero è divisibile per 11 solo guardandolo ed eseguendo a mente somme e sottrazioni con le cifre che lo compongono.
Diciamoci la verità, fuori dai denti: cosa sia successo realmente nel periodo della grande nebbia, successiva alla brevissima luce del Rumore Cosmico di Fondo, non lo sappiamo ancora. Un po’ si parla di gigantesche galassie già formate, un po’ di piccole galassie che si uniscono come un puzzle.